giovedì 31 dicembre 2009

2010 Anno Internazionale della Biodiversità

Nel dicembre del 1993 molti governi hanno approvato a livello mondiale la Convenzione per la Diversità Biologica (CBD), un protocollo per la difesa e salvaguardia delle specie viventi e dei loro habitat. Nel 2002 gli stati aderenti si sono posti come obiettivo di ridurre drasticamente entro il 2010 l'estinzione delle specie, che procede con ritmo allarmante: le stime più pessimistiche riferiscono che ogni venti minuti una specie si estingue. Tre ogni ora. Domani saranno 74! Le cause principali di estinzione sono molteplici, come la distruzione di habitat, che va dal disboscamento alla bonifica di paludi, ma anche l'inquinamento, la caccia e l'urbanizzazione fanno la loro parte.
Innanzitutto è necessario capire cosa si intende per biodiversità e perchè è così importante.
Per biodiversità si intende l'insieme di forme viventi e gli habitat ad esse correlate. La loro salvaguardia si ritiene fondamentale in quanto sul nostro pianeta si osserva un equilibrio dinamico e mutevole di organismi che interagiscono tra loro. L'avvento delle attività umane ha scosso continuamente questo equilibrio in modo incontrollato, con conseguenze devastanti in quanto va ad intaccare i rapporti naturali che vi sono tra le specie, siano essi di natura simbiontica, di predazione o altro.
Sia ben chiaro che l'estinzione non è un meccanismo creato dall'uomo, sappiamo bene che in natura esistono diverse cause di estinzione (basti pensare ai dinosauri, anche se la causa della loro scomparsa è ancora oggetto di studi), però, con la sua comparsa e il conseguente sfruttamento dell'ambiente, l'uomo ha provocato un'accellerazione del ritmo di estinzione delle specie, si parla di un tasso mille volte superiore negli ultimi cinquecento anni rispetto a prima.
Le stime sono approssimative, in quanto noi conosciamo solo una piccola parte delle specie viventi nella nostra biosfera: parlando del solo regno animale, ne sono state classificate 1,5 milioni, ma il loro ammontare potrebbe essere il doppio, ma anche 10-20 volte quelle conosciute; un numero medio e ragionevole è stato valutato in 15 milioni. Per un maggiore approfondimento in merito a questo tema vi invito a leggere questo articolo.
Abbiamo già parlato dell'importanza di preservare le specie esistenti, in quanto potremmo sconvolgere questo equilibrio naturale già precario. Non solo, provate a pensare a quali e quante invenzioni o scoperte sono state ispirate dai meccanismi che l'evoluzione ha messo a punto; esistono una serie innumerevole di studi che puntano a capire come riprodurre artificialmente certi accorgimenti naturali, come è stato per il volo degli uccelli, che rientrano in quella branca della scienza denominata bionica.

L'obiettivo di ridurre significativamente il tasso di estinzione delle specie entro il 2010 è valso a quest'anno la proclamazione di Anno Internazionale della Biodiversità e, come obbiettivo, è stato ritenuto così importante che è stato inserito tra i Millenium Development Goals dall'ONU
Articolo tratto dal sito : http://www.vocifuoridalcoro.net/




mercoledì 30 dicembre 2009

Nasce il primo motore di ricerca Ecologico ECOSIA

E' stato lanciato ufficialmente in dicembre  Ecosia, il primo di motore di ricerca ecologico. Quasi l'80% dei profitti ricavati da Ecosia finanzieranno un progetto del WWF in Amazzonia e ogni ricerca effettuata salverà in media due metri quadri di foresta pluviale.
Inoltre i server di Ecosia saranno alimentati a energia verde. Secondo il WWF la situazione delle foreste pluviali è critica. Negli ultimi 50 anni più della metà delle foreste pluviali del mondo sono state distrutte.

Ogni ricerca in rete gratuita effettuata con il nuovo motore salva due mq di foresta pluviale. Insomma, i motivi per cercare da Ecosia non mancano, aggiungiamolo tra i nostri siti preferiti!

lunedì 28 dicembre 2009

Carrello spesa con timone

La Coop. Sociale C.R.M. s.c.s.  di Barco Bibbiano (RE) terminata la fase sperimentale, ci presenta un bel carrello porta spesa con timone.
Il carrello deriva da un'idea/progetto originale sorta all'intero della coop stessa. Il carrello spesa  viene costruito completamente all’interno della cooperativa, compreso il montaggio delle ruote, in modo tale da impiegare, nel tempo, il maggior numero di addetti possibile. Il carrello con timone, si compone di una vasca/contenitore in poliuretano, di vari colori, saldamente fissata su un telaio in acciaio con ruote che può essere trainato sia da una bicicletta che a mano.



Il contenitore in poliuretano, è stagno sia all'acqua che alla polvere, ha una capacità di 60 litri , una portata max di 40-70 Kg  ed è stato studiato nei minimi particolari: ha freni particolari ed un sistema illuminante a led per poterlo utilizzare anche di notte.



Il carrello bici per la spesa si inserisce a buon diritto in quel contesto di iniziative a carattere ecologico pratico di cui tanto si sente il bisogno. La coop. CRM (Centro Reggiano Multifunzionale)  è la stessa che ci aiuta nella fornitura del parmigiano per cui al prossimo ordine di parmigiano potremo vedere e provare il carrello di loro costruzione. Intanto chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può scrivere una mail con le proprie richieste al GAS gaspinerolostranamore@gmail.com oppure contattare direttamente la cooperativa (all'indirizzo sotto riportato).



La cooperativa inoltre è attiva anche nei seguenti settori:
-Falegnameria: bancali legno rigenerati e nuovi, casse e gabbie in legno anche su misura
-Assemblaggi: di vario genere a richiesta
-Logistica e trasporti
-Alimentare: vendita al dettaglio di prodotti di nicchia, servizio ai gruppi di acquisto, realizzazione cesti personalizzati
-Sartoria: realizzazioni sartoriali per la casa, gadget e confezioni




 CRM Soc. Coop. Soc. Via Falcone, 12 -  42021 Barco di Bibbiano (RE).

sabato 26 dicembre 2009

Cape & Trade - Interessi e cambiamenti climatici




L'ambientalista Annie Leonard, in collaborazione con il Climate Justice Now! e il Durban Group for Climate Justice, presenta un nuovo video di animazione “ The Story of Cap & Trade” dove spiega la storia e il funzionamento del "Cap & Trade".
Cap & Trade, letteralmente «tetto e commercio», è una delle principali disposizioni del progetto di legge sul clima, approvato dalla Camera americana. Si tratta di una tassa sull' inquinamento che concede alle imprese il «diritto» ad emettere anidride carbonica.
In pratica, il sistema prevede che questi diritti siano venduti oppure concessi gratuitamente alle industrie più vulnerabili. Gli utili del cap & trade finanzieranno il passaggio all' energia verde: tra il 2012 e il 2025, il ricavo della vendita del 55% dei permessi di emettere gas serra sarà utilizzato per proteggere i consumi contro il prevedibile aumento dei prezzi dell' energia, il 19% in aiuti per le industrie, il 13% in sostegno agli investimenti per le fonti rinnovabili.
Il disegno di legge americano prevede, inoltre, la creazione della Clean Energy Deployment Administration (CEDA), una vera e propria «banca verde» dotata di 7,5 miliardi di dollari che saranno impiegati per lo sviluppo delle energie pulite.
Il breve video “The story of cap & trade” spiega con linguaggio chiaro e diretto la soluzione che i governi propongono per risolvere il problema del cambiamento climatico (consultare la conferenza sul clima di Copenhagen e il contenuto del trattato). In lingua inglese, troverete anche altre informazioni sul sito Cap & Trade.
La soluzione non convince e sembra destinata a fallire sul nascere in quanto si profila come l'ennesima e probabile occasione che i soliti speculatori sfrutteranno per fare business, dando vita ad un mercato di scambio, dei permessi di emissione di CO2, tra le industrie più ambientaliste che ridurranno le emissioni di inquinanti e le altre che continueranno indisturbate.
Il video spiega molto bene i problemi ed i rischi legati al "Cap & Trade".
Testo tratto dal sito:
http://scientificando.splinder.com/post/21849352/The+Story+Of++Cap+&+Trade+-+St

giovedì 24 dicembre 2009

Azioni contro la privatizzazione dell'acqua intervista ad Alex Zanotelli


L'ultima legislazione del governo sulla privatizzazione dell'acqua non obbliga i comuni a privatizzare la  gestione dell'acqua se questa viene dichiarata un bene pubblico di non rilevanza economica. Per mantenere pubblica la gestione dell'acqua è sufficiente che il Comune dichiari nel suo statuto:
1- di assicurare il diritto universale all'acqua potabile attraverso la garanzia dell'accesso individuale e collettivo dei cittadini alla risorsa
2- che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale senza fini di lucro e privo di rilevanza economica
3- che in osservanza della legge, la proprietà della rete di acquedotto e distribuzione è pubblica ed inalienabile; la gestione della rete e l'erogazione del servizio idrico, tra loro indivisibili, sono attuate esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubblici
Si invitano i cittadini e le varie forze a proporre un cambiamento dello statuto del comune di Pinerolo e dei comuni del comprensorio ACEA affinchè la gestione dell'acqua rimanga/ritorni pubblica.  Nel caso si può anche ricorrere ad una raccolta firme per una proposta di delibera popolare di modifica dello statuto comunale come già è in atto per la provincia ed il comune di Torino.
Vedasi qui sotto il video di una manifestazione sull'acqua con intervista a Padre Alex Zanotelli sulla proposta di acqua pubblica (tratto dal blog di Susanna Ambivero).


mercoledì 23 dicembre 2009

Consumo critico 2

martedì 22 dicembre 2009

Nulla di concreto alla conferenza ONU di Copenhagen sui cambiamenti climatici

Si è conclusa lo scorso 18 dicembre la conferenza ONU sui cambiamenti climatici. Erano circa 20.000 i delegati al Bella Center di Copenhagen in rappresentanza di 192 Paesi, centinaia di migliaia i manifestanti all'esterno, per 12 giorni di discussioni e trattative su come combattere i cambiamenti climatici.  Risultato finale deludente: nessun protocollo, nessun trattato, solo un accordo non vincolante, politicamente e legalmente. L’accordo prevede:

  • che tutti gli Stati si impegnino a prendere le misure necessarie a mantenere l’aumento di temperatura del Pianeta al di sotto dei 2 °C. Ci si impegna ad attuare azioni che conducano al raggiungimento di questo obiettivo rispettando il principio di equità. Non si specificano assolutamente queste azioni...


  • che venga istituito dai paesi industrializzati un fondo di cento miliardi di dollari all’anno intorno all'anno 2020 (30 miliardi di dollari per il periodo 2010-2012) da destinare ai Paesi in via di sviluppo per la riconversione energetica e la riduzione delle emissioni. Purtroppo però non si specifica nel trattato da chi dovranno essere sborsati questi soldi. Inoltre la cifra sembra fuori portata, visto che la pur virtuosa Europa si è impegnata a dare soltanto 2,4 miliardi di euro all’anno nei prossimi tre anni


  • che la responsabilità dell’effetto serra venga ripartita in maniera diseguale tra stati di prima e seconda industrializzazione e stati in via di sviluppo, secondo principi simili a quelli alla base del protocollo di Kyoto


  • che a partire da gennaio ciascuno stato renda pubblico il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra (base volontaria)


  • che si raggiunga un vero e proprio trattato sul clima, condiviso e sottoscritto da tutti, entro la fine del 2010


  • che la prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima avvenga a novembre 2010 in Messico.


Sulla lotta ai cambiamenti climatici, quindi, è tutto rimandato a prossimi negoziati, nella più totale incertezza. Certamente rispetto alle emergenze del pianeta e alle aspettative dei cittadini del pianeta e dei movimenti ambientalisti la delusione provocata dalle “conclusioni” della conferenza (sopra riportate) è alta. La responsabilità dei governi è alta soprattutto rispetto alle nuove generazioni che saranno probabilmente le prime a subire le conseguenze dei cambiamenti climatici. Occorre però anche dire che è forse anche la prima che volta che gli Stati si pongono il problema di come intervenire e non se si deve intervenire per evitare i cambiamenti climatici. L'impegno che noi possiamo assumerci oltre a quello che ricade nelle pratiche personali di rispetto dell'ambiente e del vivere umano (stili di vita sotenibili) è quello di seguire il dibattito che si sta sviluppando sulle conclusioni del vertice, dare e possibilmente ricevere, una serie di riferimenti utili per coloro che sono interessati all'argomento.

    sabato 19 dicembre 2009

    Vestiriciclo a Pinerolo


    Conosci? E’ un’idea semplice e originale per un consumo intelligente. In collaborazione con l’Associazione Volontari Oratorio di San Domenico, nel 2005 è stato aperto uno spazio dove trovare abiti, accessori, calzature usati, all’insegna di un vintage di tendenza. Le offerte a Vestiriciclo concorrono a sostenere le ospiti di Casa Betania: consumo sostenibile fa rima con solidarietà. Vestiriciclo è in via Silvio Pellico 23 a Pinerolo, aperto dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

    venerdì 18 dicembre 2009

    Vivere il Natale


    martedì 15 dicembre 2009

    RITIRO SCARPE ASTORFLEX

    Per chi aveva ordinato le scarpe Astorflex sarà possibile ritirarle
    al Circolo STRANAMORE
    GIOVEDI’ 17 DICEMBRE
    dalle 18:30 alle 20:00


    o in alternativa, se proprio potete passare solo più tardi…

    in Via Buozzi 9 – Pinerolo
    citofonare Solazzo
    dalle 20:00 alle 21:00 (sempre giovedì)


    Cari saluti
    Paolo

    domenica 13 dicembre 2009

    Albero di natale Eugea

    Chi vuol conoscre meglio il progetto Eugea di cui abbiamo parlato in un precedente post può guardarsi questo video.

    venerdì 11 dicembre 2009

    Villa Turati 4

    Il consiglio comunale  ha deciso di stralciare Villa Turati dalle vendite previste nella delibera della giunta comunale. L'obiettivo di salvare la villa dalla vendita è stato raggiunto, di seguito pubblichiamo il comunicato della Associazione ecologista sulla vicenda.


    GRAZIE ai 1300 concittadini che hanno firmato la proposta di delibera con cui chiedevamo di fermare la vendita di villa Turati e del suo parco. Grazie alla famiglia Turati, grazie agli amici dell’Associazione Stranamore, grazie ai Comitati di Base, grazie alle decine di volontari che hanno raccolto le firme tra i cittadini. Grazie ai ragazzi e al personale dell’Istituto Corelli, grazie al Consiglio Comunale che ha accettato la nostra richiesta.  In piazza abbiamo fatto un solo banchetto dove sono state raccolte trecento firme, le altre sono state raccolte tutte con il passaparola. La villa e il suo parco sono salvi, adesso sono necessari due passaggi :

    • Reperire idee e denari per rivalutare la struttura e rilanciarla come polo aggregativo pubblico.
    • Limitare comunque lo sviluppo urbanistico della nostra città
    Abbiamo fermato l’ennesima speculazione urbanistica ma non dobbiamo fermarci, la strada è ancora lunga e la cementificazione e’ un rischio ancora presente.
    La collina, i terreni vergini, i terreni agricoli, le aree di pregio vanno tutelate e oggi la nostra città è ai primi posti per urbanizzazione e per numero di abitanti al kmq.
    Noi non molliamo l’ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA PER LA SOSTENIBILITA’ continuerà il proprio impegno per vigilare sulle delibere che rappresentano impoverimento del nostro territorio.
    Il Parco e la Villa Turati sono salvi……….. UN OBBIETTIVO REALE RAGGIUNTO SENZA SPECULAZIONI E DEMAGOGIA

    giovedì 10 dicembre 2009

    Il pasto inquinato



    Il gruppo di lavoro “Fitofarmaci” delle Agenzie Ambientali dal 2005 sta portando avanti il progetto” Residui nel pranzo pronto”. E i risultati non sono tranquillizzanti.


    Il progetto si prefigge di verificare e quantificare la presenza di fitofarmaci negli alimenti consumati durante un pranzo. Il Progetto Residui nel Pranzo Pronto permette di quantificare l’ingestione dei residui di fitofarmaci attraverso la dieta. Lo studio ha evidenziato che in un pranzo tipico italiano composto da primo piatto, contorno vegetale, frutta, pane e vino, in media sono presenti dai 2 ai 4 residui di fitofarmaci. La frutta rappresenta la portata che percentualmente determina il maggior apporto dei residui di fitofarmaci con la dieta (in seconda posizione il vino). Ciò evidenzia l’importanza di ridurre al minimo i trattamenti fitosanitari: non vanno però dimenticati gli aspetti positivi sulla salute dovuti alla presenza della frutta e degli ortaggi nella dieta. Le quantità di fitofarmaci ingerite, rapportate al valore dell’ADI (Acceptable daily intake), sono basse ed il valore medio non supera il 10%. Il Progetto Residui nel Pranzo Pronto continua anche nel 2009 con l’obiettivo di analizzare i pranzi preparati per i bambini delle scuole materne.
    Articolo tratto da da  http://www.aamterranuova.it/

    domenica 6 dicembre 2009

    Giu' le mani da villa Turati 3 (istituto Corelli)



    Mercoledì 9 dicembre alle ore 19,30 il consiglio comunale di Pinerolo su proposta del Sindaco e della Giunta proporrà la vendita di Villa Turati. Invitiamo tutti i cittadini di Pinerolo, che intendono opporsi a tale scelta, a firmare la PROPOSTA DI DELIBERA COMUNALE  che riportiamo qui sotto e li invitiamo ad essere presenti al presidio di MERCOLEDI' 9 DICEMBRE ALLE ORE 19 DAVANTI AL COMUNE DI PINEROLO in Piazza V.Veneto 1 - Pinerolo.

    Testo della proposta popolare di delibera comunale su Villa Turati.

    Il consiglio comunale considerato che:
    • VILLA TURATI fu donata alla città a prezzo simbolico al fine di ospitare servizi socio-assistenziali
    • oggi la Villa ospita il CIVICO ISTITUTO MUSICALE "CORELLI" che ospita centinaia di giovani di tutto il pinerolese
    • attorno alla Villa è presente un bellissimo parco dove si svolgono in estate manifestazioni culturali aperte a tutti i cittadini
    Delibera di escludere
    dalle opere inserite nel piano di alienazione e valorizzazione immobiliare VILLA TURATI.
    Contestualmente si impegna la Giunta Comunale nel produrre urgentemente un piano di ristrutturazione e rilancio della Villa finalizzato ad un utilizzo pubblico continuativo dello stabile e del suo parco. Si presenti al Ministero Competente, alla Comunità Europea e al mondo delle fondazioni bancarie tale progetto al fine di recuperare le risorse economiche necessarie.


    La raccolta delle firme è già iniziata se ne sono incaricati vari soggetti. Chiunque desideri raccogliere firme o per informazioni contattare il Gas via mail all'indirizzo gaspinerolostranamore@gmail.com oppure l'associazione ecologista http://www.assoeco.it/ sono necessarie 500 firme di cittadini di Pinerolo entro mercoledì mattina ore 9.

    Chi desidera informazioni più dettagliate e precise sulla vicenda proponiamo i  seguenti due testi :
    Testo della delibera della giunta comunale di alienazione di vari immobli compresa Villa Turati

    Tabelle varie costruzioni


    sabato 5 dicembre 2009

    giovedì 3 dicembre 2009

    Giu' le mani da Villa Turati 2 (istituto Corelli)

    Con una delibera della giunta comunale (di centro sinistra comprendente anche rifondazione comunista) è stato deciso di mettere in vendita varie aree ed edifici del patrimonio comunale trasformando le stesse da aree di interesse comune (comprese le aree verdi) in aree residenziali edificabili. Tra queste aree spicca in particolare la vendita di Villa Turati (sede dell’istituto musicale Corelli) e del giardino ad essa annesso. Ricordiamo che Villa Turati, attualmente di proprietà del comune di Pinerolo, e’ stata donata alla Città dall’Ing. Ambrogio Turati nel 1964, alla morte della moglie, ad un prezzo simbolico al fine di ospitare un’opera assistenziale. La villa, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, verrà venduta con licenza di costruire. Al posto della villa e del giardino (piccolo parco con alberi secolari) dove questa estate si è tenuta la manifestazione Arcipelago Estate che ha coinvolto adulti e bambini attraverso spettacoli e cinema all’aperto,sarà (secondo quanto prevede la licenza di costruzione), costruito  un condominio di 4 piani fuori terra, la villa diventerà sede di (4) alloggi privati, completa l'opera la creazione di una zona garage e un parcheggio pubblico.
    La motivazione che guida le scelte comunali al consumo territorio è sempre la stessa: si motiva la privazione di un bene comune con la necessità economica e la positiva ricaduta sul benessere dei cittadini. Si distrugge il territorio ma alla base vi sono sempre dei buoni propositi: i centri commerciali per creazione di posti di lavoro, l’area edificabile in una nuova zona per una scuola più grande o un nuovo palasport, il nuovo insediamento periferico che porterà maggior sicurezza ai cittadini, ecc.. Nel caso di villa Turati essa verrebbe venduta, insieme a svariate altre proprietà comunali, per finanziare una nuova caserma dei Carabinieri (quella esistente è ormai vetusta) che garantirebbe maggior sicurezza alla città.
    In realtà poi gli interessi che si mettono in moto non vanno nel senso di un miglioramento dell’interesse generale della collettività ma bensì ci si consegna nelle mani dei grandi operatori immobiliari che, naturalmente legittimamente, perseguono i loro interessi privati (anche se l’art. 41 della costituzione dice che “l’iniziativa economica privata è libera” ma poi aggiunge che “non puo’ svolgersi in contrasto con l’utilità sociale”).
    “La rendita immobiliare continua a spostare risorse dei profitti e dai salari verso la speculazione sulla città e sul territorio, continua a pesare sulle condizioni della vita (il prezzo dell’abitare, lo stato dei servizi, il caos del traffico, lo spreco di territorio, la salute degli abitanti), ma nessuno la condanna e combatte. Anzi, è considerata un “motore dello sviluppo”, sia a destra che a sinistra.”
    Le scelte in tema di costruzioni che fa l’amministrazione comunale di Pinerolo sono tra le più scontate e in voga in questi ultimi anni: anziché puntare sul recupero dell’esistente riqualificando ed abbellendo il patrimonio immobiliare abbattendone magari anche i consumi energetici essa invece punta sulla costruzione e lo sviluppo di nuove costruzioni.
    Promuovere il recupero dell’esistente significherebbe dare lavoro ai medi e piccoli artigiani locali (lavoro assicurato per almeno 50 anni) ma dall’altra parte scatenerebbe l’avversità dei grandi imprenditori del mattone. “Salvaguardare i parchi e i boschi rende felici i bambini ma rende ancora più ostili coloro che pensano che i vincoli di parchi e aree protette siano solo un intralcio”.
    "L’opposizione a questo disegno (non solo pinerolese) è ancora debole, non perché sia quantitativamente marginale, ma perché è divisa, frammentata, minacciata dall’egemonia dei potenti e dei prepotenti."
    E’ necessario superare queste debolezze far sentire la contrarietà dei pinerolesi a questa politica dissennata che non porta alcun beneficio ma solo nuove problematiche, ambientali, economiche e sociali  sopratutto per le future generazioni.
    Occorre battersi perché il patrimonio della villa rimanga pubblico, venga valorizzato (mantenuto e abbellito) creando nuovi e maggiori spazi per gli studenti del Corelli e spazi di socialità per il quartiere e la città (le iniziative estive per i bambini e gli adulti devono rimanere ed essere ampliate). Non è pensabile  che l'unico modo per reperire le risorse per la costruzione della caserma dei carbinieri sia il consumo incontrollato del territorio e dei beni comuni, dato poi il difficile momento  economico sarebbe auspicabile ripensare alcune scelte passate in un'ottica di risparmio.  Valutando ad esempio l'utilizzo di strutture esistenti (caserme inutilizzate) invece che la crezione di un nuovo edificio (nuovo consumo di territorio libero) per la costruzione della caserma.

    mercoledì 2 dicembre 2009

    Giu' le mani da villa Turati (istituto Corelli)

    VNERDI'  4 DICEMBRE  ore 17,30 - in Viale della Rimembranza 77- PINEROLO

    ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA A TUTTI COLORO CHE VOGLIONO DARE UN CONTRIBUTO PER IMPEDIRE UN NUOVO SCEMPIO EDILIZIO


    3.107 sono gli alloggi sfitti nel Comune di Pinerolo. Nonostante ciò la Giunta del Sindaco Covato continua l’opera di distruzione selvaggia di aree agricole e verdi per una cementificazione che non trova pari in nessun altro comune della nostra Provincia .
    La nostra amministrazione comunale sta dando il via all’ennesima colata di cemento sulla città, trasformando aree verdi in edificabili, alienando (vendendo) immobili storici come VILLA TURATI con relativo GIARDINO per edificare in quella zona condomini di quattro piani fuori terra.
    Villa Turati, attualmente di proprietà del comune di Pinerolo, e’ stata donata alla Città dall’Ing. Ambrogio Turati nel 1964, alla morte della moglie, ad un prezzo simbolico al fine di ospitare un’opera assistenziale.
    Lunedi scorso c’e’ stato il primo presidio spontaneo a cui hanno partecipato decine di cittadini. E’ nata la proposta di una raccolta firme (ne occorrono 500) a sostegno di una delibera comunale di iniziativa popolare con la quale si chiede al Comune lo stralcio della vendita di VILLA TURATI dal piano strategico delle opere comunali Pinerolo non merita quest’ulteriore scempio. Facciamo sentire la nostra voce di cittadini stufi della colata di cemento e di questa continua razzia della storia e delle nostre radici.


    sabato 28 novembre 2009

    Paolo Rumiz: La scandalosa rapina dell’acqua pubblica



    Pubblichiamo l'intervento che Paolo Rumiz, giornalista di "Repubblica", ha tenuto alla Facoltà di scienze politiche dell'Università La Sapienza di Roma sul tema “Acqua bene comune: storia, civiltà vita”.

    di Paolo Rumiz

    È un peccato che non possa parlarvi a voce. Solo a voce avrei potuto comunicarvi l’urgenza, la rabbia e l’indignazione legate al tema primordiale dell’acqua. Sono un professionista della parola scritta, ma so che solo il racconto orale sa trasmettere sentimenti forti. Questo scritto è dunque solo un ripiegamento, dovuto a forza maggiore. E sappiate che gli uomini che avrei dovuto affiancare in quest’incontro sono i responsabili della mia passione per la questione idrica. Dunque perfetti per accendere anche la vostra.

    Mi sono occupato di molti temi nel mio mestiere. Guerre etniche e planetarie, crolli di sistemi e di alleanze politiche, esplorazione dei territori e viaggi alle periferie del mondo. All’acqua sono arrivato solo pochi mesi fa, quasi per caso, grazie a una segnalazione di Emilio Molinari. Era successo che era stata approvata una legge che rendeva inevitabile la privatizzazione dei servizi idrici. La svendita di un patrimonio comune, mascherata da rivoluzione efficentista...

    Tutto questo era avvenuto nel mese di agosto, alla chetichella, senza proteste da parte dell’opposizione. Il popolo era rimasto tagliato fuori da tutto. Gli interessi attorno all’operazione erano così trasversali che i giornali avevano taciuto, i partiti e i sindacati pure. Mi sembrava inverosimile che una simile enormità potesse passare sotto silenzio. Così ne ho scritto. E la pioggia di lettere attonite che ho ricevuto in risposta hanno confermato l’assunto.

    L’Italia non ne sapeva niente. Non entro nello specifico di questa scandalosa ruberia inflitta agli italiani. Altri lo faranno meglio di me. Dico solo che occupandomene, dopo 35 anni di mestiere, ho provato lo stesso brivido della guerra dei Balcani. Come allora, ho avuto la certezza che cadesse un sipario di bugie, e si svelasse la verità nuda di una rapina ai danni del Paese e dei suoi abitanti, l’ultimo assalto a un territorio già sfiancato dalle mafie, dalle tangenti e dalla dilapidazione del bene comune.

    Pensiamoci un attimo. I giornali pompano mille emergenze minori per non farci vedere quelle realmente importanti. La tensione etnica aumenta. Ci parlano di clandestini, di rumeni stupratori, di terroristi annidati nelle moschee. Ci infliggono ronde per tenere testa a una criminalità che – stranamente – non include la camorra, la speculazione edilizia o lo strapotere degli ultras. Televisione, telefonini, I-pod costruiscono una cortina fumogena che incoraggia il singolo ad arraffare e impedisce al gruppo di reagire.

    E così evidente. Noi non dobbiamo sapere che esiste un’altra e più grave emergenza: la distruzione del territorio. Un’ emergenza così grave che la lingua dell’economia non basta più a descriverla. Oggi serve la lingua del Pentateuco, o dell’Apocalisse di Giovanni, perché viviamo un momento biblico: “E verrà il giorno in cui le campagne si desertificheranno e la boscaglia invaderà ogni cosa, i ghiacciai entreranno in agonia e l’aria diverrà veleno. Il tempo in cui la natura sarà offesa nelle sue parti più vulnerabili”. Se i nostri padri ci avessero fatto una simile profezia non li avremmo creduti. Invece succede.

    Siamo in guerra. Una guerra contro i territori. In Italia è iniziata la guerra per l’accaparramento delle ultime risorse. Sta già avvenendo: Cementificazione dei parchi naturali, Requisizione delle sorgenti, Privatizzazione dell’acqua pubblica, Discariche e inceneritori negli spazi più incontaminati del Paese, Ritorno al nucleare, Grandi opere imposte con la militarizzazione dei territori e la distruzione di interi habitat. Fiumi già in agonia, disseminati di ulteriori centrali idroelettriche. Impianti eolici che stanno cambiando i connotati all’Appennino.

    Tutto conduce su questa strada: la ricorrente invocazione di poteri forti ai danni del parlamento, il fallimento del pubblico e l’invadenza del privato, la sottrazione delle risorse ai Comuni, lo smantellamento della democrazia diretta, la corsa a un federalismo irresponsabile che assomiglia tanto a una licenza di sperpero, la deregulation legislativa, la crisi della scuola e delle università, la visione speculativa e finanziaria dell’economia.

    È come negli anni Trenta: crisi del capitalismo, opposizione inesistente, criminalità diffusa. Ma con in più (e in peggio) la desertificazione dei territori, lo spopolamento della montagna. Il “Paese profondo” si è talmente indebolito che oggi l’atteggiamento predatorio che abbiamo rivolto prima verso la Libia o l’Etiopia e poi verso l’Est Europa, può essere rivolto verso l’Italia medesima senza il rischio di una rivoluzione. Anche noi diventiamo discarica, miniera, piantagione. E anche da noi i territori deboli sono lasciati completamente soli di fronte ai poteri forti. Come le tribù centro-africane.

    Guardate cosa succede con l’eolico. Gli emissari di una multinazionale dell’energia si presentano a un comune di cinquecento-mille abitanti. Offrono centomila euro l’anno per due o tre pale eoliche alte come grattacieli di trenta piani. Il sindaco al verde non ha alternative. Accetta. Per lui quelle pale sono il solo modo per pagare l’illuminazione pubblica e gli impiegati. La Regione e lo Stato non intervengono. In nome dell’emergenza energetica passano sopra a tutto, anche a un bene primario come il paesaggio. Risultato? Oggi la rete eolica italiana non è il risultato di un piano ma del caso. Segna come le pustole del morbillo i territori deboli, incapaci di contrattare.


    Con l’acqua la situazione è ancora più limpida. Vi racconto cose che ho visto personalmente. Qualche scena, capace di illuminare il tutto.

    Alta Val di Taro. C’è una fabbrica di acque minerali che succhia dalle falde appenniniche in modo così potente che nei momenti di siccità gli abitanti del paese – noto fino a ieri per le sue fonti terapeutiche e oggi semi abbandonato – restano senz’acqua nelle condutture pubbliche. C’è una protesta ma il sindaco tranquillizza tutti in consiglio comunale. “Non abbiate paura – dice – quando mancherà la NOSTRA acqua, la fabbrica pomperà la SUA nei nostri tubi”. L’acqua del paese è data già per persa, requisita dai padroni delle minerali. L’idea che si tratti di un bene pubblico e prioritario non sfiora né il sindaco né la popolazione rassegnata.

    Recoaro, provincia di Vicenza. Una pattuglia di “tecnici dell’acqua” (così si presentano), fanno visita a una vecchia che vive sola in una frazione di montagna. Le chiedono di poter fare delle verifiche alle falde. La donna pensa che siano del Comune. Il lavoro dura un mese. I tecnici trivellano, trovano acqua. Poi chiudono il pozzo aperto con dei sigilli. A distanza di mesi si scopre che la fabbrica di acque minerali giù in valle sta facendo un censimento delle fonti potabili in quota, in vista della grande sete prossima ventura della Terra in riscaldamento climatico. I parenti della donna si accorgono del maltolto e sporgono denuncia. Scoprono di essersi mossi appena in tempo per evitare l’usocapione del pozzo. Il sindaco tace. Gli abitanti di Recoaro pure. Ciascuno vende le sue fonti in separata sede.

    Castel Juval, in val Venosta. Qui potete fare le vostre verifiche da soli. Vi sedete al ristorante dell’agriturismo di Reinhold Messner e chiedete dell’acqua. Scoprirete di avere due opzioni. L’acqua minerale – la notissima acqua propagandata dall’alpinista sud-tirolese – e l’acqua di fonte. La fonte di Reinhold Messner. Ebbene, anche questa è a pagamento. Metà prezzo rispetto a quella in bottiglia, ma anch’essa a pagamento. E la gente beve, estasiata. Vedere per credere.

    Che dire? Come gli abitanti della Somalia o del Mali, siamo disposti a pagare ciò che ci sarebbe dovuto gratuitamente. Abbiamo rinunciato a considerare l’acqua come pubblico bene. La nostra sconfitta, prima che economica, è culturale. La grande vittoria del secolo scorso fu l’acqua nelle case. Oggi abbiamo accettato di tornare indietro. Siamo ridiventati portatori d’acqua. Come gli etiopi, arranchiamo per le strade con carichi inverosimili d’acqua e non riflettiamo che il valore reale della medesima è appena un centesimo del costo della bottiglia. Meno del costo della colla necessaria a fissare l’etichetta. Il dramma non è solo lo scempio delle risorse, ma la nostre insensibilità alla rapina in atto. Abbiamo accettato di farci derubare. Siamo un popolo rassegnato, e i signori delle risorse lo sanno perfettamente.

    Il dossier di un’azienda multinazionale finlandese descrive così una regione italiana del centro: “facilità di penetrazione, costi d’insediamento minimi, zero conflittualità sociale”. Soprattutto, “poche obiezioni ecologiche”. Sembra il Congo, invece è Italia.

    Grazie di avermi ascoltato.
    (24 novembre 2009)

    Consegna Riso date per il ritiro

    Chiara avvisa che il riso è arrivato ed è stato controllato e diviso. Opzioni per il ritiro:
    - SABATO 28 NOVEMBRE tra le 14 e le 15
    - LUNEDI' 30 NOVEMBRE tra le 18 e le 20
    - MARTEDI' 1 DICEMBRE tra le 20 e le 21.30

    venerdì 27 novembre 2009

    Polentata bio con prodotti del Gas

    Domenica 29 novembre 2009 alle ore 20 presso l'Associazione Stranamore ci sarà una cena di finanziamento per Stranamore (l'associazione ha bisogno di un aiuto economico per cambiare la cucina ed è un costo non indifferente). Cena a base di polenta e prodotti biologici, tutti di fornitori del GASpinerolo Stranamore.
    Menu
    Polenta Bio (varietà pignoletto)
    Misto di Formaggi
    Spezzatino di manzo
    Insalata
    Dolce della casa
    Caffè
    Vino rosso Bio
    prenotazione obbligatoria telefonare in ore serali al n.0121374981

    Consegna ordine pacco carne

    Gentili associati al GAS di Pinerolo,

    vi confermiamo gli orari di ritiro della carne che ci avete ordinato: venerdì 27 novembre dalle 14.30 alle 17.30 e sabato 28 dalle 9.00 alle 12.00.
    Il vitello che abbiamo macellato ha reso meno in termini quantitativi rispetto quanto ci aspettavamo, risultando in compenso carne di alta qualità, al di sopra della media dei nostri vitelli. Sono gli inconvenienti dell'allevamento con metodi naturali...
    Siamo pertanto in grado di fornirvi pacchi da 3,5/4 kg anziché 5 (che ovviamente pagherete in proporzione al peso con lo sconto GAS).
    Un saluto a tutti, vi aspettiamo
    Gli operatori della Comunità terapeutica Cascina Nuova di Roletto.

    lunedì 23 novembre 2009

    Riunione generale G.A.S.

    E' indetta per Martedì 1 dicembre 09 alle ore 21 presso i locali dell'Associazione Stranamore in via Bignone 89 - Pinerolo (To) - tel. 0121374981- la riunione mensile generale del GAS.
    Argomenti proposti all'ordine del giorno:
    - situazione acquisti
    - ricerca di referenti per nuovi acquisti
    - questionario per gasisti
    - presentazione progetto caffè tatawelo
    - degustazione vini biologici per eventuale acquisto
    - nuove proposte acquisto
    - ritrovo per festa natalizia
    - varie ed eventuali
    Chi ha delle proposte di acquisto e/o di discussione per la serata può comunicarle attraverso i commenti a questo post.

    domenica 22 novembre 2009

    Albero di Natale con idea regalo Eugea. E il Natale dura fino a primavera.

    Nella nuova sede del Comune di Bologna (in piazza Liber Paradisus), un abete rosso verrà allestito con le Coco Christmas, le decorazioni natalizie di Eugea. Pensate dagli entomologi dell’Università di Bologna per invogliare i cittadini a ricostituire la biodiversità in ambiente urbano, le Coco Christmas sono stelle e pacchetti regalo in fibra di cocco 100 % naturali, contenenti semi di zinnia, calendula e cosmos, fiori che attirano coccinelle, farfalle e insetti utili dell'agricoltura biologica.
    Quando il Natale sarà finito queste decorazioni cominceranno a rivivere grazie ai semi che custodiscono all’interno: infatti, basterà togliere il nastro e il cartoncino e deporre la fibra di cocco in un vaso, innaffiare quanto basta e aspettare che la natura faccia il suo corso. Se saranno in tanti a piantare le Coco Christmas, in primavera la città potrà colorarsi di fiori e di farfalle regalando a tutti un sorriso più sereno e la coscienza di aver fatto qualcosa per migliorare l’ecosistema urbano.
    Allo stesso modo, quando le feste saranno passate, le Coco Christmas dell’abete del Comune di Bologna saranno consegnate ad alcune scuole del quartiere Pilastro che le pianteranno nei giardini della zona.

    Le decorazioni in fibra di cocco preseminata di Eugea sono la novità più interessante in tema di gadget natalizi ecosostenibili. Grazie ai materiali interamente naturali, alla manodopera di cooperative sociali italiane e alla presenza di semi capaci di ricostituire micro habitat per farfalle, coccinelle e insetti impollinatori, le Coco Christmas rappresentano una vera alternativa all’invasione di plastica e lustrini che come ogni anno ci giungono dal lontano oriente in occasione delle feste natalizie.
    Le Coco Christmas sono quindi un’occasione per trasformare il Natale nella festa della natura che si prepara a rinascere, ma anche il modo giusto per valorizzare il lavoro di persone disabili o disagiate, combattere lo sfruttamento della manodopera straniera con prodotti 100% made in Italy ed evitare inutili sprechi e inquinamento.
    Le decorazioni natalizie di Eugea, confezionate interamente a mano, in Italia, da 4 cooperative sociali emiliane Asscoop, Marakanda, La Rupe e Nazareno Work, sono distribuite in molte librerie, erboristerie, garden center e grandi magazzini della penisola, oppure sono disponibili sul sito www.eugeastore.com a partire dal 1° dicembre.
    EUGEA (Ecologia Urbana Giardini E Ambiente), nasce in seno al gruppo di Lotta Biologica della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, e ha l’obiettivo di riportare la natura e la sua preziosa bellezza in città. Eugea è la prima proposta di “ecologia privata”.

    Per maggiori inforamazioni consultare il sito http://www.eugea.it/

    giovedì 19 novembre 2009

    La privatizzazione dell'acqua è legge


    Il decreto «salva-infrazioni comunitarie», con le contrastate norme sulla privatizzazione dell’acqua, è legge. La Camera ha approvato la conversione con 302 voti a favore e 263 contrari. Il via libera al provvedimento ha scatenato una bagarre in aula. I 25 deputati dell’Italia dei valori hanno iniziato a sventolare manifestini con il disegno di un’Italia «disidratata» e la scritta: «Giù le mani dall’Acqua». Il presidente Gianfranco Fini ha subito invitato i parlamentari a «mettere via i manifestini». Numerose le reazioni nella società civile. Per approfondire consultare i  siti:   http://www.acquabenecomune.org/

    martedì 17 novembre 2009

    Dalla critica al consumo al consumo critico

    Il primo passo da compiere è quello di prendere coscienza che il nostro consumo è un fatto che riguarda tutta l'umanità. Le nostre azioni sono le stesse di milioni de persone ed hanno conseguenze planetarie.

    Il consumo può essere inquinante; proviamo a pensare all'impatto ambientale dei nostri consumi. Pensiamo all'utilizzo in agricoltura di pesticidi e fertilizzanti che avvelenano le falde acquifere, all'uso quotidiano di prodotti chimici per la pulizia della casa che avvelenano le zone di produzione con sostanze tossiche, o allo spreco di carta per tutti gli usi che provoca un impoverimento di boschi e foreste a livello planetario. Pensiamo agli imballaggi dei prodotti che intasano le nostre discariche, alla quantità di inquinamento creato dal trasporto degli stessi prodotti da un luogo all'altro del globo terrestre.

    Il consumo può essere insostenibile, anzi già lo è. I danni ambientali provocati dal nostro tenore di vita (le piogge acide, il disboscamento, l'effetto serra, il buco dell'ozono, la desertificazione, ecc.) vengono pagati soprattutto dai popoli del Sud del Mondo.
    Il consumo può essere opprimente per milioni di persone, perché contribuisce al loro sfruttamento.

    Dietro ogni prodotto c’è una storia



    Ecco allora che consumare consapevolmente significa porsi tante domande; chiedersi qual è la storia che c’è dietro al prodotto; verificare se è positiva o negativa. I prodotti hanno un’anima perché dietro di loro ci sono le persone che forse hanno sofferto per produrre quei beni, c’è un ambiente che è stato inquinato, ci sono dei diritti che sono stati calpestati, ci sono dei bambini che invece di stare in una classe sono stati costretti a lavorare, magari in situazione inumani. E non c’è demagogia in queste parole, non c’è esagerazione: ci sono tante storie vere, storie di sofferenza ed ingiustizia.
    Consumare criticamente significa andare a fare la spesa con la consapevolezza che un prodotto può avere anche una storia pulita alle spalle, ma l’impresa che lo ha prodotto spazia anche in altri settori e produce altri prodotti la cui storia invece non è così accettabile. E’ necessario, quindi, oltre a fare un’analisi della storia del prodotto, fare anche un’analisi dell’impresa prima di comprare qualsiasi cosa.

    In concreto il consumo critico consiste nella scelta dei prodotti non solo in base al prezzo e alla qualità, ma anche in base alla storia dei prodotti stessi e al comportamento delle imprese che ce li offrono. Scartando i prodotti che non rispettano l’uomo e l’ambiente, invio alle imprese un messaggio chiaro: comunico loro che non sono d’accordo con quello che stanno facendo e lo faccio utilizzando le loro stesse regole economiche e la loro stessa lingua, cioè i soldi.

    Padre Alex Zanotelli, parlando di consumo, ci dice che chi va al supermercato "esprime un voto per ogni prodotto che sceglie e segnala alle imprese i comportamenti che approva e quelli che condanna. L'acquisto può trasformarsi in un sostegno alle forme produttive corrette o in uno ostacolo alle altre"

    E' una scelta alla portata di tutti che può veramente condizionare le imprese ad una logica diversa, quella dell'etica e di un'economia al servizio dell'uomo.

    Testo tratto dal sito:
    http://www.volint.it/scuolevis/consumo%20critico/consumo%20critico.htm

    martedì 10 novembre 2009

    La fabbrica degli animali

    A proposito del dibattito di mercoledì 11 vi consigliamo se avete tempo di guardare questo film un po datato ma sempre attuale trovate il film in un unico file su arcoiris Tv).







    venerdì 6 novembre 2009

    Consegna pasta Venerdi' 13 novembre 09

    Chi ha ordinato la pasta (e prodotti affini) potrà ritirala Venerdì 13 novembre dalle 17:30 alle 18:30 alla Coop. Aliseo - Cascina Nuova - Via Santa Brigida 63 - Roletto (TO)
    Se non potete venire vi invitiamo a mettervi d'accordo con qualche collega "gasista" per il ritiro e il pagamento. In caso di difficoltà ulteriori telefonateci!
    Arrivederci a tutti/e
    I referenti della pasta
    Francesca e Francesco

    mercoledì 4 novembre 2009

    Servizio di Report (RAI3) sul calzaturificio Astorflex

    Pubblichiamo 2 video di un servizio sulle scarpe del calzaturificio Astorflex
    di Fabio Travenzoli, dal quale effettueremo a breve un ordine, assieme al GAS Val Pellice.
    Il servizio è stato mandato in onda durante la puntata di Report (RAI3) del 1 novembre 2009, nella sezione "GoodNews" (buone notizie).



    martedì 27 ottobre 2009

    Prossima riunione GAS martedì 3 novembre 09 ore 21

    Come deciso in assemblea la prossima riunione del gas si terrà presso l'Associzione Stranamore in via Bignone,89 a Pinerolo martedì 3 novembre 09 alle ore 21. Ordine del giorno:
    1- situazione ordini
    2- nuovi ordini
    3- carne quali risposte?
    4- iniziative
    potete utilizzare i commenti al blog (scritta commenti qui sotto) per postare idee, consigli e integrazioni dell'ordine del giorno della riunione.

    lunedì 26 ottobre 2009

    Video sui gruppi di acquisto

    Pubblichiamo un video un po' generico sui gruppi di acquisto ma serve a provare l'inserimento di video sul blog.

    sabato 24 ottobre 2009

    Da consumatore a Cittadino - Torino Cascina Roccafranca

    Cascina Roccafranca propone la seconda edizione del progetto Da Consumatore a Cittadino 2: un’occasione per formarsi, informarsi e per scoprire come cambiamenti, anche piccoli, nelle nostre scelte quotidiane possono migliorare la nostra vita e insieme fare bene all’ambiente. Partendo dalle scelte di tutti i giorni, dall’alimentazione all’uso delle risorse, dalla mobilità al risparmio energetico, è possibile sperimentare pratiche alternative di consumo e misurare i cambiamenti ottenuti, sia in termini di qualità dei consumi che di risparmio economico.


    E' aperto a tutti i cittadini e si svolgerà da novembre 2009 a giugno 2010. Dando la vostra adesione parteciperete a momenti mensili di confronto, laboratori pratici di autoproduzione, incontri di approfondimento con esperti.

    Per informazioni e iscrizioni fino al 20 novembre 2009:
    Cascina Roccafranca, via Rubino 45 – Torino www.cascinaroccafranca.it
    Tel. 0114436250
    email: progetto.consumi@libero.it

    sabato 17 ottobre 2009

    Ritiro parmigiano

    La consegna del  parmigiano avverrà  a Stranamore - via Bignone,89 - Pinerolo tel. 0121374981 nei seguenti giorni:
    - Mercoledì 21 ottobre sera dalle ore 19 alle 21
    - Giovedì 22 ottobre dalle ore 18,30 alle 19,30
    Arrivederci a tutti

    giovedì 15 ottobre 2009

    Campagna diritto al cibo

    La campagna "Diritto al cibo" di Altromercato che raccoglie tra l'altro  il sostegno dell' Aiab e Legambiente vuole informare i cittadini sulle cause della nuova fame nel mondo, cercando di fare luce sui meccanismi economici e sulle scelte politiche che limitano l'accesso al cibo di milioni di persone e porta sulle nostre tavole un cibo sempre più costoso, meno sicuro e ingiusto.
    Il diritto al cibo è il diritto umano fondamentale: senza la possibilità di alimentarsi adeguatamente viene meno lo stesso diritto alla vita. Ognuno di noi può usare queste 10 "buone pratiche" che Ctm altromercato consiglia per combattere la fame nel mondo nel proprio piccolo:

    1. Comprare equo e solidale
    2. Scegliere biologico
    3. Acquistare locale
    4. Tutelare la biodiversità
    5. Consumare meno carne
    6. Evitare gli sprechi
    7. Investire in finanza solidale
    8. Risparmiare energia
    9. Scegliere prodotti stagionali
    10. Usare l'acqua con responsabilità

    per saperne di più potete consultare il sito: http://www.altromercato.it/it/campagne

    martedì 13 ottobre 2009

    Verbale riunione 06/10/09

    La riunione è stata preceduta dalla cena conviviale alla quale hanno partecipato una quindicina di gasisti.

    [Riso] Chiara come referente si impegna a far partire a breve un ordine di riso alla cascina Orsine (azienda con metodo di coltivazione biodinamica con marchio Demeter) . Chi è interessato ad approfondire ecco i riferimenti: Azienda agricola CASCINE ORSINE Via Cascina Orsine, 5 - 27021 Bereguardo (PV) - Sito web: http://www.cascinaorsine.it/ - ( in genere la cascina fa tutti gli anni in primavera una giornata aperta ai gas, non essendo molto lontana si potrebbe poi pensare di programmare una gita per visitare la cascina).

    [Carne] Franco per conto della Cascina Nuova di Roletto ci informa che faranno una macellazione ad inizio novembre; inoltre visto che l’Aliseo è intenzionata a ridurre il numero di capi di bestiame nell’allevamento, molto probabilmente ci saranno altre due macellazioni a breve: una a fine novembre e una a dicembre, prima di Natale. Le confezioni saranno in vaschette miste del peso di 5 Kg il cui contenuto sarà specificato nella mail relativa a questo ordine insieme al prezzo e alle scadenze precise.

    [Carne] Silvia conosce un’allevatrice di Prarostino (non bio, ma “eticamente corretta”), che sarebbe disposta a presentare prima di una riunione del gas la sua azienda agricola ed eventualmente proporsi in futuro per la carne.

    [Formaggio pecora] Emma propone di ripartire con gli ordini di formaggio di pecora di Galfione, organizzato con le stesse modalità di prima delle ferie. E’ già partita la mail a tutti i gasisti.

    [Formaggio capra] Non abbiamo più notizie di Davide fornitore dei formaggi di capra. Dobbiamo risentirlo per vedere se è disponibile a farci le forniture degli ordini il giovedì sera con la verdura e la frutta.

    [Abbigliamento] Francesca ha già preso contatto con i “rappresentanti” che promuovono magliette e biancheria intima in cotone e abbigliamento invernale in lana e canapa, si cercherà di fissare con loro una data in cui possano venire a presentare il campionario. Per quanto riguarda la biancheria intima per maggiori informazioni potete consultare il sito: http://www.made-in-no.com/ . Per l’abbigliamento invernale chiedere a Francesca.

    [Scarpe] Per vedere se riesce a far da referente anche per il nostro gas verrà contattato il referente del gas Valpellice che propone l’acquisto di scarpe tipo Clark prodotte da un laboratorio calzaturiero della provincia di Mantova (scarpe in pelle e suola in gomma naturale proposte ad un prezzo equo). Le scarpe in questione sono del calzaturificio AstorFlex di Castel D’Ario (Mantova), a chi è interessato consigliamo di visitare il sito di AstorFlex (http://www.astorflex.it/) per vedere i diversi modelli disponibili. Per chi voglia capire/approfondire la storia del calzaturificio consigliano anche di consultare la seguente pagina del gas “inGasati” di Forlì http://www.ingasati.net/2009/04/26/novita-scarpe/

    [GAC] Ci si confronta con Luca (che rappresenta il Gruppo di Acquisto Collettivo) sulla possibilità di collaborare per l’acquisto di alcuni prodotti come ad esempio i detersivi di Officina Naturae, presenti nel loro listino.
    Altre opportunità di confronto con il G.A.C. potranno riguardare la possibilità di organizzare insieme (sede e periodo da definirsi) alcune serate di incontro/dibattito sul consumo critico.

    [Serata cult] Per parlare di allevamento/produzione di carne biologica, Gloria (come promesso nella riunione) ha contattato un docente di veterinaria presso l’Università di Torino che dedicherà una serata per parlarci di alcuni aspetti importanti di questo argomento. Questo incontro si svolgerà nel mese di novembre.

    [Miele] sono arrivate diverse mail che chiedono in merito ad un ordine di miele. In questi giorni è giunta anche la nuova offerta del produttore Fulvio Corna di S. Secondo (col quale avevamo già collaborato per l’ordine precedente) che conferma il prezziario ed amplia l’offerta con nuovi prodotti. A breve partirà un ordine.

    [Orti urbani condivisi] non abbiamo avuto tempo di affrontare l’argomento è stato solo comunicato oltre che nel gas anche all’interno dell’associazione Stranamore ci sono persone interessate che intendono ritrovarsi per discutere del progetto

    [Prossima Riunione] viene fissata indicativamente la data di martedì 3 novembre 2009 seguirà comunque comunicazione

    sempre ben accetti commenti e integrazioni
    saluti dario e paolo

    domenica 11 ottobre 2009

    Pasta cooperativa Iris

    Nei prossimi giorni verrà comunicato il giorno di consegna della pasta che avverrà presso la cascina della cooperativa “Aliseo” di Roletto. Referenti Francesco e Francesca

    sabato 10 ottobre 2009

    Parmigiano

    A tutti i gasisti - data prevista consegna parmigiano
    21 ottobre 2009 presso associazione stranamore
    referente paolo

    Cena autogestita!!!

    Martedì 6 ottobre 2009
    Si è svolta la cena autogestita e la riunione generale Gas!!!

    martedì 24 marzo 2009

    Si inaugura il blog di GAS pinerolo !!!!!

    Benvenuti-e a TUTTI-E!!!!!
    Diamo inizio alle danze...

    mercoledì 25 febbraio 2009

    Prova modulo per ordini

    Questa è per adesso una zona di prova di un modulo per ordini

    Ordine generico referente paolo
    per eseguire l'odine cliccare qui sotto
    prova


    per verificare l'ordine  appena fatto cliccare qui

    Verifica ordine