venerdì 19 aprile 2013

25 aprile – Festa della liberazione dal nazifascismo

Intervista al partigiano novarese Mario Franchini su fascismo e resistenza

martedì 9 aprile 2013

Gli ospedali piemontesi sono nostri e non sono sono in vendita


Sollecitati dagli appartenenti al nostro Gas pubblichiamo questo articolo sulla grave situazione della sanità in Piemonte scritto da Andrea Dotti e pubblicato sul sito dell'ANAAO Piemonte
  Parola d’ordine: vendere. Anzi: svendere. Per ripianare il buco mostruoso delle casse regionali – più di 6 miliardi secondo la corte dei conti, nel 2011, debito che per stessa ammissione di Cota sarebbe sottostimato – la giunta regionale ha deciso di svendere il patrimonio immobiliare del sistema sanitario piemontese. E’ scritto nero su bianco e ribadito dalla determina dell’8 agosto 2012.

A nulla sono servite le dimissioni dell’assessore Paolo Monferino. Il piano è deciso: a Ferruccio Luppi il compito di risanare le casse regionali. Ecco, dunque, che la giunta guidata da Roberto Cota si affida nuovamente a un ex uomo di casa Agnelli per gestire i conti pubblici. Con due consulenze – una nel 2012 e l’altra del 2013 – da più di 100 mila euro ciascuna, Luppi avrà il compito di gestire i nuovi Fondi immobiliari regionali.
Cosa accadrà? Verranno creati due fondi. Il primo riguarderebbe il patrimonio immobiliare della Regione, nel quale rientra lo stesso palazzo in costruzione. Agli investitori privati andrebbe il 66%, mentre il 33% rimarrebbe a gestione pubblica. Nel secondo, invece, entrerebbero i beni immobili della rete sanitaria. In altri termini: si cede parte del patrimonio di Asl e reti ospedaliere a investitori privati. In questo caso il 33%.
Si tratta di un’operazione finanziaria, nella quale i fondi immobiliari verrebbero affidati a una società esterna di gestione del risparmio (Sgr), con il compito di massimizzare il valore delle proprietà attraverso speculazioni. L’eventuale reddito, dovrebbe essere ripartito successivamente tra gli investitori, Regione compresa.
La società di risparmio, inoltre, potrà anticipare alla Regione la cifra investita per la partecipazione. Si tratterebbe di una sorta di prestito. In sostanza, il Piemonte si indebita per coprire i debiti. In poche parole, gli ospedali saranno usati per fare cassa, rischiando, di fatto, la privatizzazione del sistema sanitario regionale.
Chi è Ferruccio Luppi? ex manager FIAT, con diversi incarichi in società come Ferrari e CnH, finanziarie della galassia della multinazionale torinese, e membro del direttivo del Generale de Santè, società con 110 strutture di cura private e 23 mila dipendenti in Francia. È anche membro del CDA del più grande Ente di gestione di fondi immobiliari (IDEA-Fimit). La IDEA-Fimit è una SGR con 10 miliardi di masse in gestione e 31 fondi immobiliari di cui 5 quotati nel segmento MIV, Mercato Telematico degli Investment Vehicles, di Borsa Italiana.
Le perplessità intorno a questa manovra sono molte. Nonostante sia rimasta nascosta e sonnecchiante per mesi, la volontà di distruggere il servizio pubblico da parte di Cota è venuta alla luce subito. Anaao Assomed Piemonte, anche in occasione della manifestazione contro la politica sanitaria regionale, dello scorso 15 febbraio, ha ricordato che “Operazioni di questo genere sono già state attuate e sono fallite miseramente. Ma, guarda caso, sono state un affare per le locuste dei fondi immobiliari, abituate a succhiare la polpa del patrimonio immobiliare pubblico per fare affari”(QUI IL POST DOVE SI PARLA DEI FONDI IMMOBILIARI)



Non solo sindacati e associazioni sanitarie, però, hanno manifestato il loro disappunto. Anche Carlo Manacorda, economista dell’Università di Torino, infatti, non ha esitato, l’inverno scorso, a bollare le scelte della giunta regionale come“finanza creativa”. Secondo Manacorda, infatti, la conseguenza delle manovre di Cota potrebbe essere l’allargamento del debito e la creazione di una nuova voragine nelle casse della Regione.
“C’è da pensare che la Regione si troverà a dover pagare un affitto alla società di gestione. E poi c’è la questione della quota anticipata, che dovrà prima o poi essere restituita”.
Senza contare, infine, il contesto economico in cui vive il mercato immobiliare. “Il meccanismo del fondo immobiliare è strettamente collegato al mercato. In periodi floridi questo si traduce nella suddivisione dei guadagni tra i partecipanti, ma in momenti di crisi non bisogna sottovalutare il rischio di eventuali perdite”.

lunedì 8 aprile 2013

Domenica 21 Aprile 2013 - Marcia Per la Terra in Piemonte


In cammino per la difesa dei suoli fertili e per fermare il consumo di suolo


La continua erosione di suoli fertili causata dal dilatarsi di nuovi insediamenti edilizi residenziali e produttivi è, per l’intero Piemonte e per la provincia di Cuneo, una evidente realtà corroborata da dati scientifici che testimoniano il punto attuale di consumo del suolo.
Questo esagerato consumo pregiudica ormai la qualità della nostra vita e constatiamo ogni giorno di più che“perdere il Paesaggio” è come perdere una parte di noi stessi.
Il suolo libero e fertile è un bene comune prezioso, come l’acqua: ne abbiamo bisogno per produrre cibo e degradare i rifiuti, per filtrare le acque e mitigare le alluvioni, per mantenere la biodiversità e assorbire il carbonio, per produrre biomassa e materie prime.
Il paesaggio ci fa respirare: è il nostro stesso respiro.
Per sollecitare l’attenzione di tutti sulla necessaria salvaguardia di questo “respiro” di tutti, Domenica 21 aprile la rete delle 894 organizzazioni che compongono il Forum nazionale Salviamo il Paesaggio (www.salviamoilpaesaggio.it) organizza una festosa Marcia per la Terra, che si è deciso di tenere in tutto il Piemonte in concomitanza con l’Earth Day mondiale (Giornata Mondiale per la Terra).
L'iniziativa avrà come sottotitolo: “In cammino per la difesa dei suoli fertili e per fermare il consumo di suolo”.
Marciare per la terra è un piccolo ma importante gesto: un gesto di speranza. Un gesto che vuole essere come un abbraccio collettivo, attraverso cui tutti possiamo manifestare il nostro amore per la terra: da persone semplici, persone normali.
Con la consapevolezza che difendendo con determinazione quella sempre più fragile parte del nostro territorio non ancora compromessa, conserveremo il capitale ereditato e garantiremo ai nostri figli una possibilità di futuro.

M A T T I N O
Si organizzeranno marce o presidi davanti ai municipi in molti comuni del Piemonte (quelli in cui la presenza di nostri sostenitori lo renderà possibile). In ogni piazza è prevista una tappa dinanzi al Municipio dove incontreremo i Sindaci e a cui consegneremo simbolicamente la scheda censimento elaborata dal Forum nazionale Salviamo il Paesaggio per registrare con esattezza l’ammontare del patrimonio edilizio esistentema vuoto, sfitto, non utilizzato in ogni Comune.

A Pinerolo riunione martedì 9 Aprile 2013 ore 21,00 presso sede di Pensieri in Piazza Via Brignone,9 - Pinerolo per discutere iniziative locali (al mattino del 21) e per organizzare la partecipazione alla Marcia.

P O M E R I G G I O

Manifestazione regionale a CUNEO a partire dalle ore 15.00

Infohttp://www.salviamoilpaesaggio.it/blog/marcia-per-la-terra-in-piemonte/



venerdì 5 aprile 2013

24-26 Maggio 2013 a Pinerolo - II° Edizione manifestazione Dire Fare Eco Solidale: sono aperte le iscrizioni


Sono iniziati gli incontri che ci accompagneranno verso la seconda edizione di Dire Fare Eco Solidale. La manifestazione organizzata dall'associazione Pensieri in Piazza dal nostro GAS e dall'assessorato alla Cultura del Comune di Pinerolo anche quest'anno avrà luogo a Pinerolo in Piazza del Duomo nei giorni dal 24 al 26 maggio 2013.  La nona edizione di Pensieri in Piazza e la Seconda edizione di Dire Fare Eco Solidale continueranno la riflessione sulla fase di crisi e di transizione che stiamo attraversando, esaminandone alcuni aspetti economici, politici, sociali e culturali. Si ragionerà insieme non tanto su un modello per "uscire dalla crisi", ma delle possibilità di "stare nella crisi" e nella transizione in modo non passivo, rassegnato e impotente, riprendendo invece in mano l'idea del futuro e della sua costruzione.

Per questo abbiamo bisogno di voi! Come l'anno scorso agli incontri, mostre, proiezioni e concerti si affiancherà una grande esposizione con stand dedicata all'agricoltura a km zero e agricoltura sociale, energie alternative e rifiuti, economie solidali e beni comuni e innovazioni sostenibili e nuove tecnologie. Come lo scorso anno domenica 26 maggio 2013 tutto il giorno nei pressi dei portici della piazza ci sarà un Mercatino contadino con prodotti bio e a Km0; saranno inoltre presenti banchi di alcuni produttori food e non food , fornitori della rete dei Gruppi di Acquisto Solidali.
Per partecipare come espositore è sufficiente inviare tramite mail SOLO all'indirizzo inmotis@gmail.com il modulo di adesione e la scheda di partecipazione compilati entro il 19/04/2013. Vi ringraziamo e, sperando di incontrarVi a maggio.
Scarica modulo adesione

martedì 2 aprile 2013

Campagna per Legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero


E' stata depositata in Corte di Cassazione ed inizierà tra breve la raccolta firme per  la Legge di Iniziativa Popolare Rifiuti Zero. Il testo della Legge è stato depositato da 14 cittadini tra i rappresentanti delle realtà sociali promotrici e tra i coordinatori regionali della Campagna di raccolta firme. Per essere presentata la Legge di Iniziativa Popolare necessita di 50 mila firme, i promotori mirano ad almeno il doppio, potendo contare su una rete già costituita in tutta Italia: sono già 14 i coordinamenti regionali già costituiti e 6 quelli in costituzione.
La legge mira ad una riforma organica di tutto il sistema della raccolta e smaltimento rifiuti e si articola su 5 parole fondamentali enunciate già nel primo articolo: sostenibilità, ambiente, salute, partecipazione e lavoro.
Quest'ultimo punto – sottolineano i promotori – non è da sottovalutare: la diffusione della raccolta rifiuti porta a porta, che è uno degli obiettivi, sarebbe l'unica grande opera di cui il paese ha bisogno.
Le finalità generali del  disegno di legge di iniziativa popolare si fondano sulle seguenti linee direttrici:

  • far rientrare il ciclo produzione-consumo all’interno dei limiti delle risorse del pianeta
  • rispettare gli indirizzi della Carta di Ottawa, 1986
  • rafforzare la prevenzione primaria delle malattie attribuibili a inadeguate modalità di gestione dei rifiuti
  • assicurare l'informazione continua e trasparente alle comunità in materia di ambiente e rifiuti
  • riduzione della produzione dei rifiuti del 20% al 2020 e del 50% al 2050 rispetto alla produzione del 2000;
  • recepire ed applicare la Direttiva quadro 2008/98/CE
  • recepire ed applicare il risultato referendario del giugno 2011 sull’affidamento della gestione dei servizi pubblici locali
Per perseguire le suddette finalità, il presente progetto di legge contiene una serie di misure finalizzate a:

  • Promuovere e incentivare anche economicamente una corretta filiera di trattamento dei materiali post-utilizzo
  • spostare risorse dallo smaltimento e dall’incenerimento verso la riduzione, il riuso e il riciclo
  • contrastare il ricorso crescente alle pratiche di smaltimento dei rifiuti distruttive dei materiali
  • ridurre progressivamente il conferimento in discarica e l'incenerimento
  • Sancire il principio “chi inquina paga” prevedendo la responsabilità civile e penale  per il reato di danno ambientale
  • Dettare le norme che regolano l'accesso dei cittadini all'informazione e alla partecipazione in materia di rifiuti