sabato 30 marzo 2013

Obsolescenza programmata

Documentario sull'obsolescenza programmata. Per chi ha tempo, voglia e pazienza di guardarlo.

I° parte

 

II° parte


III° parte



IV° ultima parte



venerdì 29 marzo 2013

Nasce un bambino? Cresce un nuovo albero


Per augurare Buona Pasqua a tutti/e una nota positiva. Forse non tutti ne sono informati ma, dallo scorso sabato 16 febbraio, a livello nazionale, è entrato in essere l'obbligo, per ogni Comune sopra i 15.000 abitanti (quindi anche Pinerolo), di piantare un albero, in occasione della nascita di ogni bambino, dei propri concittadini.
Una norma sancita dalla legge n.10 del 14 gennaio 2013, che intende far rispettare una vecchia normativa ancora della legge Cossiga – Andreotti, la n.113 del 29 gennaio 1992, fino ad oggi, praticamente inutilizzata, legge che prevede per ogni bambino registrato all'anagrafe, anche se adottato, il comune avrà, al massimo di 6 mesi di tempo dalla registrazione per procedere alla piantumazione di un nuovo albero.
L’intento è quello di incentivare la cura e la crescita degli spazi verdi urbani grazie alla natalità del nostro paese.  A vigilare sul rispetto della legge sarà il Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, istituito presso il ministero dell’Ambiente, che vigilerà sull'effettivo rispetto della legge. Ai Comuni il compito di comunicare informazioni sul tipo di albero scelto e il luogo in cui è stato piantato. 

mercoledì 27 marzo 2013

Serata SOS Rosarno e ordine agrumi


Nell'ultima riunione del GAS abbiamo deciso di sostenere e collaborare all'iniziativa della cooperativa produttori arance di Rosarno e del comitato antirazzista di Saluzzo. E' quindi aperto fino al 3 aprile 2013 un ordine di agrumi biologici della campagna SOS Rosarno che saranno distribuiti ai gasisti la sera di domenica 7 aprile 2013 (ore 20,30) presso l'associazione  Stranamore  in via Bignone,89 a Pinerolo. Nella stessa serata  ci sarà la presentazione e proiezione del documentario INVISIBILI di Andrea Fenoglio sulle storie dei braccianti africani a Saluzzo cui seguirà dibattito con esponenti del COMITATO ANTIRAZZISTA DI SALUZZO e di EQUOSUD.  Una risposta al ricatto della Grande Distribuzione Organizzata che strozza i piccoli contadini imponendo prezzi bassissimi ed all'invisibilità dei lavoratori africani, le cui condizioni di sfruttamento si sono imposte all'attenzione pubblica con la rivolta di Rosarno del 2010. Essendo a fine  campagna, non si garantisce che tutti i prodotti siano disponibili. Chi volesse sostenere l'iniziativa può richiedere informazioni per l'acquisto di arance limoni e mandarini al nostro indirizzo mail: 
gaspinerolostranamore@gmail.com


giovedì 21 marzo 2013

Lettera aperta con le riflessioni e le preoccupazioni comuni, di un insieme di associazioni, sul futuro urbanistico di Pinerolo

Dove ci porterà “il ponte”? Alcune associazioni e gruppi che a Pinerolo si occupano di ambiente, cultura e legalità hanno cominciato ad incontrarsi per ricercare forme e strumenti di analisi e partecipazione in quel campo delicato che è l’urbanistica della Città. Quanto delineato nell’ultima intervista rilasciata dal Sindaco Buttiero all’Eco del Chisone, ha suscitato interesse, riflessioni… e preoccupazioni!
Anzitutto, ci preoccupa la stessa modalità di applicazione della Legge 106/2011 decisa dall’amministrazione pinerolese, che pare aver relegato in secondo piano la funzione pianificatoria pubblica in favore del principio della “deroga”, concessa e riconosciuta al singolo progetto edilizio: si accoglieranno interventi, detti “valorizzazioni, come se l’accettazione di un progetto edilizio fosse “atto dovuto” da parte dell’amministrazione e non dovesse derivare dall’analisi della realtà socio-economica ed inserirsi in una visione strategica e d’insieme del territorio.
Il concetto di “interesse pubblico” viene poi richiamato per operazioni che, a partire ad esempio dall’area PMT, permettono edificazioni “in deroga” in cambio del mantenimento di posti di lavoro da parte di una azienda. Impegno in realtà aleatorio e affatto stringente per qualsiasi azienda, come sanno bene gli stessi amministratori, nel caso in cui l’azienda stessa non potesse/volesse mantenerlo, magari proprio a causa della drammaticità della crisi in atto.
Le nuove “valorizzazioni” rischiano di divenire, “in soldoni”, nuove speculazioni immobiliari causando, per conseguenza, un’ulteriore svalutazione del patrimonio edilizio dei cittadini pinerolesi, già gravato da immobili invenduti o sfitti. Le aree dismesse, a nostro parere, potrebbero invece divenire gli ambiti sui quali ricavare servizi, luoghi ad uso della cittadinanza, aree verdi; oppure, se già edificate, quelle aree potrebbero essere ri-utilizzate per spostarvi cubature edilizie già previste altrove, in suolo agricolo o addirittura di pregio paesaggistico (leggi Monte Oliveto). L’occasione per ri-disegnare la città!
Si parla di riprendere la Variante di Qualità. Una domanda si impone: perché si è lasciato decadere uno strumento importante, per redigere il quale certo erano stati impiegati denari pubblici? Perché non adottare “interamente” la Variante di Qualità? E davvero si ritiene “atto di qualità” demolire – anche parzialmente- l’ex Merlettificio Turck, il cui valore è stato riconosciuto in primis dalla Sovrintendenza e che conserva un’area verde di valore ecologico-paesaggistico lungo il Lemina?
Sempre dal medesimo articolo apprendiamo che, anziché correggere l’attuale Piano Regolatore, l’Amministrazione intraprende la strada della cosiddetta Variante Ponte, contraddicendo forse un proprio “Atto di Indirizzo” approvato solo a fine 2012 e che recitava: “Il Consiglio comunale delibera(…) di avviare il prima possibile il percorso per la ridefinizione del P.R.G.C. vigente attuandolo anche attraverso l’attivazione di tavoli di confronto con i cittadini e le associazioni interessate(…)”. Di fatto, ad oggi, manca tuttavia una delibera che chiarisca la natura (parziale?, strutturale?), gli obiettivi e i contenuti della Variante Ponte. Si ipotizzano invece interventi puntuali, magari dettati da segnalazioni-osservazioni di privati o professionisti”: una logica che pare riconoscere preminenza al singolo interesse particolare, invece di attuare proprio quel confronto preventivo indicato nell’Atto di Indirizzo prima citato. Insomma: “Dove ci porterà “il ponte”?
Le associazioni, i gruppi, che sottoscrivono la presente chiedono quindi al Sindaco e alla sua Giunta di usare la Variante intrapresa - che finora ha avuto tempi entro il quale si sarebbe potuta adottare pure una Variante strutturale - per dare a Pinerolo una prospettiva più chiara e migliore: decenni di urbanistica di modesta qualità, non solo a Pinerolo, hanno avuto come conseguenza lo stravolgimento degli organismi urbani, piuttosto che guidarne l’evoluzione.
Una pianificazione differente avrebbe forse permesso di decongestionare il centro urbano, attuare interventi contro il dissesto idro-geologico; dotarsi di un piano di edilizia residenziale pubblica; riqualificare e riorganizzare spazi pubblici; salvaguardare le testimonianze storiche della città.
Una riflessione partecipata avrebbe forse evitato errori di un recente passato quando alla crescita della “città privata”, l’espansione edilizia-residenziale, non è corrisposto uno sviluppo analogo della “città pubblica”, servizi-spazi-luoghi offerti ai cittadini, nonostante i cospicui importi degli oneri relativi che affluivano nelle casse comunali. Oggi si chiedono, è vero, anche piste ciclabili e zone a traffico moderato, ma quel che i cittadini responsabili non possono più accettare è che a governare la città sia sempre, solamente, la logica della rendita o il vantaggio particolare di “soliti noti”.
Chiediamo quindi che, partendo dalla conoscenza dei dati di fatto esistenti, numero di alloggi invenduti e sfitti, consumo del suolo, crisi economica e trasformazioni in atto, si adottino regole e strumenti urbanistici innovativi, anche per ridurre e ridefinire capacità insediative da tutti ritenute, a parole, sovrabbondanti. Chiediamo che, tramite un processo realmente partecipato, vengano definiti i contenuti di una Variante, se non di un nuovo PRGC, che sia davvero al servizio dei cittadini e tuteli il bene comune del Territorio e del Paesaggio.
Salvaguardiamo quel che resta della Bellezza di Pinerolo!


lunedì 18 marzo 2013

Mappa Eco-Solidale del Pinerolese III° incontro Lunedì 18 marzo 2013 ore 21


Proseguono gli incontri volti alla realizzazione della Mappa Eco-Solidale del Pinerolese - Lunedì 18 marzo 2013 ore 21,00 presso la sede Pensieri in Piazza via Brignone,9 - Pinerolo (To) (la via che collega Piazza Vittorio Veneto con la Stazione) - si terrà il III° incontro Mappa partecipata Eco Solidale del Pinerolese dibattito su: Filiere, qualità, prezzo, relazioni. L'esperienza "Farina del nostro sacco", del DESTOvest. Intervengono : Rosa D'Elia (DESTOvest) e il Gruppo Promotore Mappa Pinerolese. A partire dalla singolare esperienza Farina del nostro sacco del DESTOvest si cercherà di approfondire alcune problematiche utili alla definizione della mappa Eco-Solidale
Riportiamo di seguito un breve resoconto dell'incontro dello scorso giovedì 21 febbraio 2013.
La discussione si è orientata soprattutto sui criteri di partecipazione alla mappa, cioè a quali “regole” fare riferimento per l'adesione. Non tutti erano d'accordo sul fatto che non ci fossero particolari vincoli, per timore che alla mappa partecipino anche soggetti non realmente interessati a seguire i principi: “Persone e relazioni”; “Equità e trasparenza”; “Benessere dei lavoratori”; “Tutela dell’ambiente”; “Comunicazione”.
La proposta del gruppo promotore è quella di allargare il più possibile la partecipazione alla mappa, non perchè la quantità sia l'elemento più importante, ma per offrire a tutti la possibilità di entrare in un percorso di confronto con gli altri soggetti coinvolti. Oltre alla condivisione dei principi base – che resterebbero generici proprio per permettere ad ognuno di adeguarvisi a seconda delle proprie possibilità – sarebbe la partecipazione al percorso di costruzione della mappa a determinare l'adesione o meno alla mappa.
Sicuramente occorre approfondire i principi, che a prima vista sembrano poco chiari e poco concreti.
Un'interessante modalità di definizione/condivisione dei principi sembra quella di formare dei sottogruppi in cui i vari soggetti interessati, suddivisi per categoria, individuino alcune “regole base” a cui invitare gli aderenti ad attenersi.
Sono emersi molti altri spunti, tra cui definire alcuni indicatori per misurare l'efficacia del progetto o collegarsi/chiedere suggerimenti ad altre esperienze di reti presenti sul territorio. E’ stato sottolineato che la particolarità di questa mappa non è solo quella di offrire visibilità agli aderenti, ma soprattutto dare l’opportunità di conoscere e creare prodotti e servizi favorevoli alla natura e all’uomo e cercando di instaurare nuovi rapporti sociali, in un’ottica più equa e solidale.Possono aderire non solo produttori o ristoratori, ma anche le associazioni di qualsiasi tipologia od i commercianti o liberi professionisti: anche loro possono soddisfare i criteri di rispetto per l'ambiente (adottando sistemi per il risparmio energetico, per esempio) o di equità e trasparenza (rendendo pubblici i propri bilanci, contribuendo alla diffusione della rete della cultura e dei principi dell’economia solidale), ecc.
Primo confronto sui principi: “Quali dei 5 principi ci sembrano prioritari e quali meno?” e “Quali principi ci sembra di far fatica a soddisfare?”. Curiosamente è apparso come meno prioritario il principio della comunicazione, eppure la maggior parte ha poi indicato questo come “critico”, esprimendo la difficoltà a comunicare all'esterno la propria attività. E' emerso inoltre come il rispetto dell'ambiente sia un principio molto sentito, mentre il benessere dei lavoratori è sembrato meno prioritario.
Per ora hanno manifestato il proprio interesse ad aderire circa una ventina di soggetti.
Per ulteriori informazioni scrivete a gaspinerolostranamore@gmail.com Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. oppure telefonate ai numeri 3356752257 o 3384236721, oppure visitate il sito www.gaspionerolostranamore.it la pagina FB Aspe2012.
Chiunque volesse far parte del gruppo promotore è invitato a contattarci!
Grazie per l'attenzione
Pinerolo, 10/3/2013 Il gruppo promotore Mappa

lunedì 11 marzo 2013

Riforma della PAC - Diamo un futuro all'agricoltura in Europa


Appello delle associazioni ai parlamentari e ai cittadini per produrre cibo sano, Natura e paesaggio riformando la PAC
Sottoscrivi l’appello che ha già ricevuto 60.000 adesioni sul sito: http://it.farmingfornature.eu/
“ Per salvare la riforma della Politica Agricola Comune 14 Associazioni del mondo ambientalista e dell'agricoltura biologica si sono unite e adesso rivolgono un appello agli Europarlamentari affinchè usino bene il loro voto il prossimo 12 marzo a Strasburgo. La sfida è davvero grande, riguarda il futuro di tutti noi e solo una vera riforma per un'agricoltura in grado di produrre cibo sano, salvaguardare l'ambiente e il paesaggio, potrà favorire la creazione di nuova occupazione per i giovani, la permanenza degli agricoltori nel territorio e contribuire al superamento della crisi economica" ha dichiarato Maria Grazia Mammuccini portavoce delle associazioni in occasione dell’invio di una lettera ai parlamentari europei. Anche i cittadini sono chiamati a far sentire la loro voce e a scrivere ai parlamentari europei del proprio paese, come hanno già fatto 60.000 persone utilizzando il sito http://it.farmingfornature.eu.
La lettera ricorda che “Il futuro dell’agricoltura in Europa e in Italia è un problema sociale che riguarda tutti. L’agricoltura produce benefici per l’intera collettività che giustificano il mantenimento delle risorse per questo settore nel bilancio dell’Unione Europea. Non tutti i sistemi agricoli hanno però gli stessi effetti positivi per il nostro benessere. L’agricoltura biologica e biodinamica produce evidenti maggiori vantaggi rispetto all’agricoltura industriale e convenzionale e devono per questo essere prioritarie nelle scelte dell’Europa.
Fino ad oggi la maggior parte dei sussidi della Politica Agricola Comune sono stati distribuiti tra gli agricoltori in modo diseguale a favore delle produzioni intensive ad alto impatto ambientale negativo, senza garantire la sostenibilità economica delle imprese e l’occupazione.
Serve un cambiamento reale per assicurare che con i fondi pubblici siano premiate le aziende agricole più virtuose, che producono maggiori benefici per la società, cibo sano, tutela dell’ambiente e della biodiversità, manutenzione del territorio, salvaguardia del paesaggio, mitigazione dei cambiamenti climatici e creano lavoro per i giovani dando un contributo fondamentale al superamento della crisi economica.
I cittadini europei si aspettano una vera riforma della Politica Agricola Comune in grado di favorire questo tipo di agricoltura.
Per la prima volta i deputati del Parlamento Europeo hanno ora la possibilità di votare per un reale cambiamento della Politica Agricola Comune, modificando alcune delle decisioni dannose già prese dalla Commissione Agricoltura, come il forte indebolimento delle misure agro climatico ambientali, ed evitare di continuare a sprecare fondi pubblici. I nostri soldi devono essere spesi per il bene comune.
Il 12 marzo 2013 il Parlamento Europeo si riunirà in seduta plenaria per il voto finale sulla riforma della Politica Agricola Comune. Fai sentire la tua voce per chiedere ai nostri rappresentanti nel Parlamento un voto per dare un futuro all’agricoltura in Europa e in Italia.
Chiediamo ai Parlamentari Europei di votare per un’agricoltura amica della natura, che produca cibo sano e fornisca servizi ambientali e sociali per mantenere vitali i territori rurali.”
La campagna online prosegue anche sui siti delle varie associazioni e sui Social Network.
[Articolo tratto dal sito di Federbio ]