giovedì 31 dicembre 2009

2010 Anno Internazionale della Biodiversità

Nel dicembre del 1993 molti governi hanno approvato a livello mondiale la Convenzione per la Diversità Biologica (CBD), un protocollo per la difesa e salvaguardia delle specie viventi e dei loro habitat. Nel 2002 gli stati aderenti si sono posti come obiettivo di ridurre drasticamente entro il 2010 l'estinzione delle specie, che procede con ritmo allarmante: le stime più pessimistiche riferiscono che ogni venti minuti una specie si estingue. Tre ogni ora. Domani saranno 74! Le cause principali di estinzione sono molteplici, come la distruzione di habitat, che va dal disboscamento alla bonifica di paludi, ma anche l'inquinamento, la caccia e l'urbanizzazione fanno la loro parte.
Innanzitutto è necessario capire cosa si intende per biodiversità e perchè è così importante.
Per biodiversità si intende l'insieme di forme viventi e gli habitat ad esse correlate. La loro salvaguardia si ritiene fondamentale in quanto sul nostro pianeta si osserva un equilibrio dinamico e mutevole di organismi che interagiscono tra loro. L'avvento delle attività umane ha scosso continuamente questo equilibrio in modo incontrollato, con conseguenze devastanti in quanto va ad intaccare i rapporti naturali che vi sono tra le specie, siano essi di natura simbiontica, di predazione o altro.
Sia ben chiaro che l'estinzione non è un meccanismo creato dall'uomo, sappiamo bene che in natura esistono diverse cause di estinzione (basti pensare ai dinosauri, anche se la causa della loro scomparsa è ancora oggetto di studi), però, con la sua comparsa e il conseguente sfruttamento dell'ambiente, l'uomo ha provocato un'accellerazione del ritmo di estinzione delle specie, si parla di un tasso mille volte superiore negli ultimi cinquecento anni rispetto a prima.
Le stime sono approssimative, in quanto noi conosciamo solo una piccola parte delle specie viventi nella nostra biosfera: parlando del solo regno animale, ne sono state classificate 1,5 milioni, ma il loro ammontare potrebbe essere il doppio, ma anche 10-20 volte quelle conosciute; un numero medio e ragionevole è stato valutato in 15 milioni. Per un maggiore approfondimento in merito a questo tema vi invito a leggere questo articolo.
Abbiamo già parlato dell'importanza di preservare le specie esistenti, in quanto potremmo sconvolgere questo equilibrio naturale già precario. Non solo, provate a pensare a quali e quante invenzioni o scoperte sono state ispirate dai meccanismi che l'evoluzione ha messo a punto; esistono una serie innumerevole di studi che puntano a capire come riprodurre artificialmente certi accorgimenti naturali, come è stato per il volo degli uccelli, che rientrano in quella branca della scienza denominata bionica.

L'obiettivo di ridurre significativamente il tasso di estinzione delle specie entro il 2010 è valso a quest'anno la proclamazione di Anno Internazionale della Biodiversità e, come obbiettivo, è stato ritenuto così importante che è stato inserito tra i Millenium Development Goals dall'ONU
Articolo tratto dal sito : http://www.vocifuoridalcoro.net/




mercoledì 30 dicembre 2009

Nasce il primo motore di ricerca Ecologico ECOSIA

E' stato lanciato ufficialmente in dicembre  Ecosia, il primo di motore di ricerca ecologico. Quasi l'80% dei profitti ricavati da Ecosia finanzieranno un progetto del WWF in Amazzonia e ogni ricerca effettuata salverà in media due metri quadri di foresta pluviale.
Inoltre i server di Ecosia saranno alimentati a energia verde. Secondo il WWF la situazione delle foreste pluviali è critica. Negli ultimi 50 anni più della metà delle foreste pluviali del mondo sono state distrutte.

Ogni ricerca in rete gratuita effettuata con il nuovo motore salva due mq di foresta pluviale. Insomma, i motivi per cercare da Ecosia non mancano, aggiungiamolo tra i nostri siti preferiti!

lunedì 28 dicembre 2009

Carrello spesa con timone

La Coop. Sociale C.R.M. s.c.s.  di Barco Bibbiano (RE) terminata la fase sperimentale, ci presenta un bel carrello porta spesa con timone.
Il carrello deriva da un'idea/progetto originale sorta all'intero della coop stessa. Il carrello spesa  viene costruito completamente all’interno della cooperativa, compreso il montaggio delle ruote, in modo tale da impiegare, nel tempo, il maggior numero di addetti possibile. Il carrello con timone, si compone di una vasca/contenitore in poliuretano, di vari colori, saldamente fissata su un telaio in acciaio con ruote che può essere trainato sia da una bicicletta che a mano.



Il contenitore in poliuretano, è stagno sia all'acqua che alla polvere, ha una capacità di 60 litri , una portata max di 40-70 Kg  ed è stato studiato nei minimi particolari: ha freni particolari ed un sistema illuminante a led per poterlo utilizzare anche di notte.



Il carrello bici per la spesa si inserisce a buon diritto in quel contesto di iniziative a carattere ecologico pratico di cui tanto si sente il bisogno. La coop. CRM (Centro Reggiano Multifunzionale)  è la stessa che ci aiuta nella fornitura del parmigiano per cui al prossimo ordine di parmigiano potremo vedere e provare il carrello di loro costruzione. Intanto chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può scrivere una mail con le proprie richieste al GAS gaspinerolostranamore@gmail.com oppure contattare direttamente la cooperativa (all'indirizzo sotto riportato).



La cooperativa inoltre è attiva anche nei seguenti settori:
-Falegnameria: bancali legno rigenerati e nuovi, casse e gabbie in legno anche su misura
-Assemblaggi: di vario genere a richiesta
-Logistica e trasporti
-Alimentare: vendita al dettaglio di prodotti di nicchia, servizio ai gruppi di acquisto, realizzazione cesti personalizzati
-Sartoria: realizzazioni sartoriali per la casa, gadget e confezioni




 CRM Soc. Coop. Soc. Via Falcone, 12 -  42021 Barco di Bibbiano (RE).

sabato 26 dicembre 2009

Cape & Trade - Interessi e cambiamenti climatici




L'ambientalista Annie Leonard, in collaborazione con il Climate Justice Now! e il Durban Group for Climate Justice, presenta un nuovo video di animazione “ The Story of Cap & Trade” dove spiega la storia e il funzionamento del "Cap & Trade".
Cap & Trade, letteralmente «tetto e commercio», è una delle principali disposizioni del progetto di legge sul clima, approvato dalla Camera americana. Si tratta di una tassa sull' inquinamento che concede alle imprese il «diritto» ad emettere anidride carbonica.
In pratica, il sistema prevede che questi diritti siano venduti oppure concessi gratuitamente alle industrie più vulnerabili. Gli utili del cap & trade finanzieranno il passaggio all' energia verde: tra il 2012 e il 2025, il ricavo della vendita del 55% dei permessi di emettere gas serra sarà utilizzato per proteggere i consumi contro il prevedibile aumento dei prezzi dell' energia, il 19% in aiuti per le industrie, il 13% in sostegno agli investimenti per le fonti rinnovabili.
Il disegno di legge americano prevede, inoltre, la creazione della Clean Energy Deployment Administration (CEDA), una vera e propria «banca verde» dotata di 7,5 miliardi di dollari che saranno impiegati per lo sviluppo delle energie pulite.
Il breve video “The story of cap & trade” spiega con linguaggio chiaro e diretto la soluzione che i governi propongono per risolvere il problema del cambiamento climatico (consultare la conferenza sul clima di Copenhagen e il contenuto del trattato). In lingua inglese, troverete anche altre informazioni sul sito Cap & Trade.
La soluzione non convince e sembra destinata a fallire sul nascere in quanto si profila come l'ennesima e probabile occasione che i soliti speculatori sfrutteranno per fare business, dando vita ad un mercato di scambio, dei permessi di emissione di CO2, tra le industrie più ambientaliste che ridurranno le emissioni di inquinanti e le altre che continueranno indisturbate.
Il video spiega molto bene i problemi ed i rischi legati al "Cap & Trade".
Testo tratto dal sito:
http://scientificando.splinder.com/post/21849352/The+Story+Of++Cap+&+Trade+-+St

giovedì 24 dicembre 2009

Azioni contro la privatizzazione dell'acqua intervista ad Alex Zanotelli


L'ultima legislazione del governo sulla privatizzazione dell'acqua non obbliga i comuni a privatizzare la  gestione dell'acqua se questa viene dichiarata un bene pubblico di non rilevanza economica. Per mantenere pubblica la gestione dell'acqua è sufficiente che il Comune dichiari nel suo statuto:
1- di assicurare il diritto universale all'acqua potabile attraverso la garanzia dell'accesso individuale e collettivo dei cittadini alla risorsa
2- che il servizio idrico integrato è un servizio pubblico locale senza fini di lucro e privo di rilevanza economica
3- che in osservanza della legge, la proprietà della rete di acquedotto e distribuzione è pubblica ed inalienabile; la gestione della rete e l'erogazione del servizio idrico, tra loro indivisibili, sono attuate esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubblici
Si invitano i cittadini e le varie forze a proporre un cambiamento dello statuto del comune di Pinerolo e dei comuni del comprensorio ACEA affinchè la gestione dell'acqua rimanga/ritorni pubblica.  Nel caso si può anche ricorrere ad una raccolta firme per una proposta di delibera popolare di modifica dello statuto comunale come già è in atto per la provincia ed il comune di Torino.
Vedasi qui sotto il video di una manifestazione sull'acqua con intervista a Padre Alex Zanotelli sulla proposta di acqua pubblica (tratto dal blog di Susanna Ambivero).


mercoledì 23 dicembre 2009

Consumo critico 2

martedì 22 dicembre 2009

Nulla di concreto alla conferenza ONU di Copenhagen sui cambiamenti climatici

Si è conclusa lo scorso 18 dicembre la conferenza ONU sui cambiamenti climatici. Erano circa 20.000 i delegati al Bella Center di Copenhagen in rappresentanza di 192 Paesi, centinaia di migliaia i manifestanti all'esterno, per 12 giorni di discussioni e trattative su come combattere i cambiamenti climatici.  Risultato finale deludente: nessun protocollo, nessun trattato, solo un accordo non vincolante, politicamente e legalmente. L’accordo prevede:

  • che tutti gli Stati si impegnino a prendere le misure necessarie a mantenere l’aumento di temperatura del Pianeta al di sotto dei 2 °C. Ci si impegna ad attuare azioni che conducano al raggiungimento di questo obiettivo rispettando il principio di equità. Non si specificano assolutamente queste azioni...


  • che venga istituito dai paesi industrializzati un fondo di cento miliardi di dollari all’anno intorno all'anno 2020 (30 miliardi di dollari per il periodo 2010-2012) da destinare ai Paesi in via di sviluppo per la riconversione energetica e la riduzione delle emissioni. Purtroppo però non si specifica nel trattato da chi dovranno essere sborsati questi soldi. Inoltre la cifra sembra fuori portata, visto che la pur virtuosa Europa si è impegnata a dare soltanto 2,4 miliardi di euro all’anno nei prossimi tre anni


  • che la responsabilità dell’effetto serra venga ripartita in maniera diseguale tra stati di prima e seconda industrializzazione e stati in via di sviluppo, secondo principi simili a quelli alla base del protocollo di Kyoto


  • che a partire da gennaio ciascuno stato renda pubblico il proprio obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra (base volontaria)


  • che si raggiunga un vero e proprio trattato sul clima, condiviso e sottoscritto da tutti, entro la fine del 2010


  • che la prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima avvenga a novembre 2010 in Messico.


Sulla lotta ai cambiamenti climatici, quindi, è tutto rimandato a prossimi negoziati, nella più totale incertezza. Certamente rispetto alle emergenze del pianeta e alle aspettative dei cittadini del pianeta e dei movimenti ambientalisti la delusione provocata dalle “conclusioni” della conferenza (sopra riportate) è alta. La responsabilità dei governi è alta soprattutto rispetto alle nuove generazioni che saranno probabilmente le prime a subire le conseguenze dei cambiamenti climatici. Occorre però anche dire che è forse anche la prima che volta che gli Stati si pongono il problema di come intervenire e non se si deve intervenire per evitare i cambiamenti climatici. L'impegno che noi possiamo assumerci oltre a quello che ricade nelle pratiche personali di rispetto dell'ambiente e del vivere umano (stili di vita sotenibili) è quello di seguire il dibattito che si sta sviluppando sulle conclusioni del vertice, dare e possibilmente ricevere, una serie di riferimenti utili per coloro che sono interessati all'argomento.

    sabato 19 dicembre 2009

    Vestiriciclo a Pinerolo


    Conosci? E’ un’idea semplice e originale per un consumo intelligente. In collaborazione con l’Associazione Volontari Oratorio di San Domenico, nel 2005 è stato aperto uno spazio dove trovare abiti, accessori, calzature usati, all’insegna di un vintage di tendenza. Le offerte a Vestiriciclo concorrono a sostenere le ospiti di Casa Betania: consumo sostenibile fa rima con solidarietà. Vestiriciclo è in via Silvio Pellico 23 a Pinerolo, aperto dal martedì al venerdì dalle 15.30 alle 19.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00.

    venerdì 18 dicembre 2009

    Vivere il Natale


    martedì 15 dicembre 2009

    RITIRO SCARPE ASTORFLEX

    Per chi aveva ordinato le scarpe Astorflex sarà possibile ritirarle
    al Circolo STRANAMORE
    GIOVEDI’ 17 DICEMBRE
    dalle 18:30 alle 20:00


    o in alternativa, se proprio potete passare solo più tardi…

    in Via Buozzi 9 – Pinerolo
    citofonare Solazzo
    dalle 20:00 alle 21:00 (sempre giovedì)


    Cari saluti
    Paolo

    domenica 13 dicembre 2009

    Albero di natale Eugea

    Chi vuol conoscre meglio il progetto Eugea di cui abbiamo parlato in un precedente post può guardarsi questo video.

    venerdì 11 dicembre 2009

    Villa Turati 4

    Il consiglio comunale  ha deciso di stralciare Villa Turati dalle vendite previste nella delibera della giunta comunale. L'obiettivo di salvare la villa dalla vendita è stato raggiunto, di seguito pubblichiamo il comunicato della Associazione ecologista sulla vicenda.


    GRAZIE ai 1300 concittadini che hanno firmato la proposta di delibera con cui chiedevamo di fermare la vendita di villa Turati e del suo parco. Grazie alla famiglia Turati, grazie agli amici dell’Associazione Stranamore, grazie ai Comitati di Base, grazie alle decine di volontari che hanno raccolto le firme tra i cittadini. Grazie ai ragazzi e al personale dell’Istituto Corelli, grazie al Consiglio Comunale che ha accettato la nostra richiesta.  In piazza abbiamo fatto un solo banchetto dove sono state raccolte trecento firme, le altre sono state raccolte tutte con il passaparola. La villa e il suo parco sono salvi, adesso sono necessari due passaggi :

    • Reperire idee e denari per rivalutare la struttura e rilanciarla come polo aggregativo pubblico.
    • Limitare comunque lo sviluppo urbanistico della nostra città
    Abbiamo fermato l’ennesima speculazione urbanistica ma non dobbiamo fermarci, la strada è ancora lunga e la cementificazione e’ un rischio ancora presente.
    La collina, i terreni vergini, i terreni agricoli, le aree di pregio vanno tutelate e oggi la nostra città è ai primi posti per urbanizzazione e per numero di abitanti al kmq.
    Noi non molliamo l’ASSOCIAZIONE ECOLOGISTA PER LA SOSTENIBILITA’ continuerà il proprio impegno per vigilare sulle delibere che rappresentano impoverimento del nostro territorio.
    Il Parco e la Villa Turati sono salvi……….. UN OBBIETTIVO REALE RAGGIUNTO SENZA SPECULAZIONI E DEMAGOGIA

    giovedì 10 dicembre 2009

    Il pasto inquinato



    Il gruppo di lavoro “Fitofarmaci” delle Agenzie Ambientali dal 2005 sta portando avanti il progetto” Residui nel pranzo pronto”. E i risultati non sono tranquillizzanti.


    Il progetto si prefigge di verificare e quantificare la presenza di fitofarmaci negli alimenti consumati durante un pranzo. Il Progetto Residui nel Pranzo Pronto permette di quantificare l’ingestione dei residui di fitofarmaci attraverso la dieta. Lo studio ha evidenziato che in un pranzo tipico italiano composto da primo piatto, contorno vegetale, frutta, pane e vino, in media sono presenti dai 2 ai 4 residui di fitofarmaci. La frutta rappresenta la portata che percentualmente determina il maggior apporto dei residui di fitofarmaci con la dieta (in seconda posizione il vino). Ciò evidenzia l’importanza di ridurre al minimo i trattamenti fitosanitari: non vanno però dimenticati gli aspetti positivi sulla salute dovuti alla presenza della frutta e degli ortaggi nella dieta. Le quantità di fitofarmaci ingerite, rapportate al valore dell’ADI (Acceptable daily intake), sono basse ed il valore medio non supera il 10%. Il Progetto Residui nel Pranzo Pronto continua anche nel 2009 con l’obiettivo di analizzare i pranzi preparati per i bambini delle scuole materne.
    Articolo tratto da da  http://www.aamterranuova.it/

    domenica 6 dicembre 2009

    Giu' le mani da villa Turati 3 (istituto Corelli)



    Mercoledì 9 dicembre alle ore 19,30 il consiglio comunale di Pinerolo su proposta del Sindaco e della Giunta proporrà la vendita di Villa Turati. Invitiamo tutti i cittadini di Pinerolo, che intendono opporsi a tale scelta, a firmare la PROPOSTA DI DELIBERA COMUNALE  che riportiamo qui sotto e li invitiamo ad essere presenti al presidio di MERCOLEDI' 9 DICEMBRE ALLE ORE 19 DAVANTI AL COMUNE DI PINEROLO in Piazza V.Veneto 1 - Pinerolo.

    Testo della proposta popolare di delibera comunale su Villa Turati.

    Il consiglio comunale considerato che:
    • VILLA TURATI fu donata alla città a prezzo simbolico al fine di ospitare servizi socio-assistenziali
    • oggi la Villa ospita il CIVICO ISTITUTO MUSICALE "CORELLI" che ospita centinaia di giovani di tutto il pinerolese
    • attorno alla Villa è presente un bellissimo parco dove si svolgono in estate manifestazioni culturali aperte a tutti i cittadini
    Delibera di escludere
    dalle opere inserite nel piano di alienazione e valorizzazione immobiliare VILLA TURATI.
    Contestualmente si impegna la Giunta Comunale nel produrre urgentemente un piano di ristrutturazione e rilancio della Villa finalizzato ad un utilizzo pubblico continuativo dello stabile e del suo parco. Si presenti al Ministero Competente, alla Comunità Europea e al mondo delle fondazioni bancarie tale progetto al fine di recuperare le risorse economiche necessarie.


    La raccolta delle firme è già iniziata se ne sono incaricati vari soggetti. Chiunque desideri raccogliere firme o per informazioni contattare il Gas via mail all'indirizzo gaspinerolostranamore@gmail.com oppure l'associazione ecologista http://www.assoeco.it/ sono necessarie 500 firme di cittadini di Pinerolo entro mercoledì mattina ore 9.

    Chi desidera informazioni più dettagliate e precise sulla vicenda proponiamo i  seguenti due testi :
    Testo della delibera della giunta comunale di alienazione di vari immobli compresa Villa Turati

    Tabelle varie costruzioni


    sabato 5 dicembre 2009

    giovedì 3 dicembre 2009

    Giu' le mani da Villa Turati 2 (istituto Corelli)

    Con una delibera della giunta comunale (di centro sinistra comprendente anche rifondazione comunista) è stato deciso di mettere in vendita varie aree ed edifici del patrimonio comunale trasformando le stesse da aree di interesse comune (comprese le aree verdi) in aree residenziali edificabili. Tra queste aree spicca in particolare la vendita di Villa Turati (sede dell’istituto musicale Corelli) e del giardino ad essa annesso. Ricordiamo che Villa Turati, attualmente di proprietà del comune di Pinerolo, e’ stata donata alla Città dall’Ing. Ambrogio Turati nel 1964, alla morte della moglie, ad un prezzo simbolico al fine di ospitare un’opera assistenziale. La villa, secondo le intenzioni dell’amministrazione comunale, verrà venduta con licenza di costruire. Al posto della villa e del giardino (piccolo parco con alberi secolari) dove questa estate si è tenuta la manifestazione Arcipelago Estate che ha coinvolto adulti e bambini attraverso spettacoli e cinema all’aperto,sarà (secondo quanto prevede la licenza di costruzione), costruito  un condominio di 4 piani fuori terra, la villa diventerà sede di (4) alloggi privati, completa l'opera la creazione di una zona garage e un parcheggio pubblico.
    La motivazione che guida le scelte comunali al consumo territorio è sempre la stessa: si motiva la privazione di un bene comune con la necessità economica e la positiva ricaduta sul benessere dei cittadini. Si distrugge il territorio ma alla base vi sono sempre dei buoni propositi: i centri commerciali per creazione di posti di lavoro, l’area edificabile in una nuova zona per una scuola più grande o un nuovo palasport, il nuovo insediamento periferico che porterà maggior sicurezza ai cittadini, ecc.. Nel caso di villa Turati essa verrebbe venduta, insieme a svariate altre proprietà comunali, per finanziare una nuova caserma dei Carabinieri (quella esistente è ormai vetusta) che garantirebbe maggior sicurezza alla città.
    In realtà poi gli interessi che si mettono in moto non vanno nel senso di un miglioramento dell’interesse generale della collettività ma bensì ci si consegna nelle mani dei grandi operatori immobiliari che, naturalmente legittimamente, perseguono i loro interessi privati (anche se l’art. 41 della costituzione dice che “l’iniziativa economica privata è libera” ma poi aggiunge che “non puo’ svolgersi in contrasto con l’utilità sociale”).
    “La rendita immobiliare continua a spostare risorse dei profitti e dai salari verso la speculazione sulla città e sul territorio, continua a pesare sulle condizioni della vita (il prezzo dell’abitare, lo stato dei servizi, il caos del traffico, lo spreco di territorio, la salute degli abitanti), ma nessuno la condanna e combatte. Anzi, è considerata un “motore dello sviluppo”, sia a destra che a sinistra.”
    Le scelte in tema di costruzioni che fa l’amministrazione comunale di Pinerolo sono tra le più scontate e in voga in questi ultimi anni: anziché puntare sul recupero dell’esistente riqualificando ed abbellendo il patrimonio immobiliare abbattendone magari anche i consumi energetici essa invece punta sulla costruzione e lo sviluppo di nuove costruzioni.
    Promuovere il recupero dell’esistente significherebbe dare lavoro ai medi e piccoli artigiani locali (lavoro assicurato per almeno 50 anni) ma dall’altra parte scatenerebbe l’avversità dei grandi imprenditori del mattone. “Salvaguardare i parchi e i boschi rende felici i bambini ma rende ancora più ostili coloro che pensano che i vincoli di parchi e aree protette siano solo un intralcio”.
    "L’opposizione a questo disegno (non solo pinerolese) è ancora debole, non perché sia quantitativamente marginale, ma perché è divisa, frammentata, minacciata dall’egemonia dei potenti e dei prepotenti."
    E’ necessario superare queste debolezze far sentire la contrarietà dei pinerolesi a questa politica dissennata che non porta alcun beneficio ma solo nuove problematiche, ambientali, economiche e sociali  sopratutto per le future generazioni.
    Occorre battersi perché il patrimonio della villa rimanga pubblico, venga valorizzato (mantenuto e abbellito) creando nuovi e maggiori spazi per gli studenti del Corelli e spazi di socialità per il quartiere e la città (le iniziative estive per i bambini e gli adulti devono rimanere ed essere ampliate). Non è pensabile  che l'unico modo per reperire le risorse per la costruzione della caserma dei carbinieri sia il consumo incontrollato del territorio e dei beni comuni, dato poi il difficile momento  economico sarebbe auspicabile ripensare alcune scelte passate in un'ottica di risparmio.  Valutando ad esempio l'utilizzo di strutture esistenti (caserme inutilizzate) invece che la crezione di un nuovo edificio (nuovo consumo di territorio libero) per la costruzione della caserma.

    mercoledì 2 dicembre 2009

    Giu' le mani da villa Turati (istituto Corelli)

    VNERDI'  4 DICEMBRE  ore 17,30 - in Viale della Rimembranza 77- PINEROLO

    ASSEMBLEA PUBBLICA APERTA A TUTTI COLORO CHE VOGLIONO DARE UN CONTRIBUTO PER IMPEDIRE UN NUOVO SCEMPIO EDILIZIO


    3.107 sono gli alloggi sfitti nel Comune di Pinerolo. Nonostante ciò la Giunta del Sindaco Covato continua l’opera di distruzione selvaggia di aree agricole e verdi per una cementificazione che non trova pari in nessun altro comune della nostra Provincia .
    La nostra amministrazione comunale sta dando il via all’ennesima colata di cemento sulla città, trasformando aree verdi in edificabili, alienando (vendendo) immobili storici come VILLA TURATI con relativo GIARDINO per edificare in quella zona condomini di quattro piani fuori terra.
    Villa Turati, attualmente di proprietà del comune di Pinerolo, e’ stata donata alla Città dall’Ing. Ambrogio Turati nel 1964, alla morte della moglie, ad un prezzo simbolico al fine di ospitare un’opera assistenziale.
    Lunedi scorso c’e’ stato il primo presidio spontaneo a cui hanno partecipato decine di cittadini. E’ nata la proposta di una raccolta firme (ne occorrono 500) a sostegno di una delibera comunale di iniziativa popolare con la quale si chiede al Comune lo stralcio della vendita di VILLA TURATI dal piano strategico delle opere comunali Pinerolo non merita quest’ulteriore scempio. Facciamo sentire la nostra voce di cittadini stufi della colata di cemento e di questa continua razzia della storia e delle nostre radici.