domenica 31 ottobre 2010

100 Piazze per il clima Festa delle energie pulite

Legambiente insieme alle principali associazioni ambientaliste, forze sindacali e personalità del mondo della scienza e della cultura ha costituito un Comitato Nazionale ed elaborato un progetto di legge per invertire la rotta che sta portando l'Italia fuori dall'Europa: il Governo non sta facendo abbastanza per contrastare i cambiamenti climatici e perseguire gli obiettivi europei di riduzione dei gas a effetto serra che vincolano gli stati membri a ridurre, entro il 2020, le emissioni climalteranti del 20% realizzando, entro la stessa scadenza, un aumento sempre del 20% sia dell’efficienza energetica sia dell’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.

Le mancate risposte del Governo italiano nascondono una diversa strategia: affidare la riduzione delle emissioni climlteranti e la diversificazione dal petrolio all’avventura nucleare, cioè a una fonte non rinnovabile, che non ha risolto i problemi delle scorie radioattive e della sicurezza, che diminuirebbe le emissioni solo per una quota modesta della produzione di elettricità, e solo dopo il completamento delle centrali, ben oltre il 2020, data entro la quale gli altri paesi Europei avranno già ridotto le loro emissioni del 20% ed oltre.
Inoltre, l’attuale impianto normativo italiano non consente all’Italia di realizzare gli obiettivi assegnati dal pacchetto clima Ue, né sono state presentate proposte di recepimento della direttiva europea sulle fonti rinnovabili.
Con la proposta di legge di iniziativa popolare il Comitato vuole contribuire a colmare questo deficit e offrire un quadro normativo adeguato e in grado di recepire la direttiva.
Il 6 e 7 novembre in tutta Italia ci sarà 100 Piazze per il Clima - Festa delle energie pulite. E’ una mobilitazione promossa da numerose organizzazioni e coordinamenti, tra cui la vasta Coalizione in marcia per il clima, fatta coincidere simbolicamente con il ventitreesimo anniversario della vittoria referendaria contro il nucleare, e organizzata per ribadire l’importanza della diffusione delle fonti rinnovabili, contro il nucleare e il carbone. 
Grazie a centinaia di appuntamenti in tutta Italia, viene organizzata per le giornate di 6 e 7 novembre una raccolta straordinaria delle firme a sostegno del progetto di legge d’iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”, promossa da un Comitato composto da molte organizzazioni (http://www.oltreilnucleare.it/). Le firme (centomila), che si è iniziato a raccogliere da fine giugno scorso, saranno consegnate in Parlamento prima delle festività natalizie. E' possibile firmare per la legge in tutti i circoli e le sedi regionali di Legambiente.
Principali promotori nazionali raccolta firme : Acli, Acli Ambiente–Anni Verdi, AIAB, Ambiente e Lavoro, ARCI, Arci caccia/CSAA, Arci Servizio Civile, Arciragazzi, Associazione Ong Italiane, Auser, CGIL, Cittadinanzattiva, Comitato Fermiamo il nucleare non serve all’Italia, Comitato Sì alle Rinnovabili No al nucleare, Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile, Fa’ la cosa giusta!, FAI, Fairtrade Italia, Fair, Fare Verde, Federazione nazionale Pro Natura, FOCSIV – Volontari nel mondo, Forum Ambientalista, Greenpeace Italia, LAV, Legambiente, Lega Pesca, Libera, MDC, Medici per l’ambiente, Terra quotidiano ecologista, Terre di Mezzo, WWF. Approfondimenti:

Progetto di legge
Comunicato stampa

A Pinerolo la manifestazione (a cui il nostro GAS ha aderito) si terrà nella giornata di SABATO 6 NOVEMBRE  dalle ore 9,30 alle 17,30 in piazza Facta (in caso di maltempo sotto i portici di corso Torino) - Dalle ore 16,30 animazione teatrale in piazza - alle ore 17,30 al Teatro del Lavoro spettacolo “TURLUPINERIES” del gruppo “L’Interezza non è il mio forte”

venerdì 29 ottobre 2010

Basta bugie, l'imbottigliamento dell'acqua danneggia l'ambiente

Comunicato stampa del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
Su diverse testate oggi in edicola il presidente di Mineracqua Ettore Fortuna afferma quanto alla sua struttura stia a cuore la questione ambientale. Vale la pena ricordare alcuni dati emersi dalla ricerca "Il far west dei canoni di concessione per le acque minerali" realizzata da Legambiente e Altreconomia a marzo di quest'anno (scaricabile su www.imbrocchiamola.org).
Per prima cosa diciamo che l'acqua che arriva al rubinetto di casa è acqua buona, controllata per legge e assolutamente salutare in quanto i valori di soglia previsti dalle leggi vigenti per i metalli pesanti, colibatteri, sono più bassi per l'acqua di rubinetto piuttosto che per quella venduta in bottiglia. In Italia nel 2008, leggiamo nella ricerca, sono stati imbottigliati 12,5 miliardi di litri d'acqua per un consumo pro capite di 194 litri a testa, più del doppio della media europea e americana. A fronte del fatturato miliardario delle società imbottigliatrici, ci sono dei canoni di concessione ridicoli corrisposti alle regioni che ospitano le fonti (emblematica la situazione della Campania dove la le aziende pagano 0,30 euro la metro cubo, un decimo di quanto si paga in veneto, a fronte di un milione di litri imbottigliati). Ogni anno svendiamo alle multinazionali miliardi di litri d'acqua di sorgente, acqua buona che frutta a queste società un giro d'affari di oltre 2,3 miliardi di euro. A che prezzo? Il 79% delle bottiglie che escono dagli stabilimenti sono in plastica di cui solo il 35% viene riciclato. Solo l'imbottigliamento comporta l'uso di 365mila tonnellate di PET, 693mila tonnellate di petrolio, e 950mila tonnellate di CO2 equivalente in atmosfera.
Solo il 18% dell'acqua viaggia su ferro, il resto su gomma con un'ulteriore e assai considerevole immissione di CO2 dovuto alle decine di migliaia di TIR che scorrazzano per milioni di chilometri sulle autostrade italiane. In più c'è la questione prezzo.
Il rapporto tra quella del rubinetto e quella minerale è di 1 a 1000.
A fronte di questi dati chiediamo a Mineracqua: chi vince in rispetto dell'ambiente, le multinazionali dell'imbottigliamento o chi beve l'acqua del rubinetto di casa?

giovedì 28 ottobre 2010

4 novembre. Mai più lutti, mai più guerre.

Proposta dell'Associazione Beati i Costruttori di Pace, del Movimento Nonviolento e di PeaceLink
Esprimiamo solidarietà ai prigionieri di coscienza arrestati per il loro impegno pacifista
La prima guerra mondiale fu un orrendo massacro che costò, solo all'Italia, 650 mila morti e un milione di mutilati e feriti (molti di piu' di quanti erano gli abitanti di Trento e Trieste)
Il 4 novembre dovrebbe essere un giorno di lutto e di memoria. Non c'è nulla da festeggiare o celebrare.
Dissociamoci da ogni retorica celebrazione di eroismo.
Dissociamoci da ogni ipocrisia.
Contro la retorica militarista, il 4 novembre invitiamo i cittadini ad esporre dai loro balconi le bandiere arcobaleno, a partecipare alla manifestazioni ufficiali esprimendo una voce di dissenso (con un volantino, una bandiera che sventola, un cartello appeso al collo … la Costituzione italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero: facciamolo correttamente, con educazione e civiltà, ma facciamolo!).
Davanti al dramma della guerra in Afghanistan, nella quale siamo coinvolti come italiani, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di celebrare con una “festa” la vittoria di una guerra? C’è solo da vergognarsi, e tacere per rispetto delle vittime di tutte le guerre. L’unico vero modo per celebrare il ricordo di una guerra, è quello di impegnarsi con la nonviolenza affinchè non ci siano più guerre. Come ha detto il grande scrittore Lev Tolstoj, profeta della nonviolenza, nel capolavoro “Guerra e pace”, le guerre non si vincono, le guerre si perdono e basta.
Chi volle la prima guerra mondiale fu un mascalzone
Chi la festeggia oggi e' un ignorante
Dal 4 novembre rinasca il monito solenne: MAI PIU' LA GUERRA!
Sosteniamo l'impegno nonviolento dei disertori, degli obiettori di coscienza e di tutti coloro che sono impegnati nella Resistenza contro la guerra e il militarismo.
Ci impegniamo oggi, ricordando che coloro che si rifiutarono di combattere venivano fucilati dai carabinieri italiani.
Ricordando gli italiani pacifici che furono condotti a combattere e a morire perché costretti.
Ci impegniamo oggi contro tutte le guerre in nome dei disertori che non vollero partecipare a quella che papa Benedetto XV definì "un'inutile strage".
Associazione Beati i Costruttori di Pace
http://www.beati.org - segreteria@beati.org
Movimento Nonviolento
http://www.nonviolenti.org - an@nonviolenti.org

Associazione PeaceLink
http://www.peacelink.it - info@peacelink.it

martedì 26 ottobre 2010

il "software proprietario" e la pubblicità ingiusta

[articolo tratto da Altreconomia   autore: Silvia Vecchi] Leggiamo ogni giorno documenti in formato pdf. Quasi tutti lo facciamo utilizzando Acrobat, che è un programma “proprietario”. Non ci chiediamo nemmeno se esiste un'alternativa “libera”, open source, e alla nostra ignoranza contribuiscono anche i governi e le istituzioni, che sui propri siti invitano gli utenti a scaricare un programma proprietario per leggere i pdf, dando così -per il  tramite dei servizi on line offerti dalla pubblica amministrazione- un contributo alla diffusione dei marchi di compagnie di software proprietarie.
Per spiegare cosa il fenomeno significhi in pratica, la Free Software Foundation Europe (Fsfe, www.fsfe.org), in occasione del Linux Day 2010 di domenica 24 ottobre, ha promosso un censimento e una petizione (“Stop alla pubblicità ingiusta”) curato da migliaia di attivisti, concluso il 17 ottobre, che da 41 Paesi europei hanno segnalato ben 2.286 istituzioni coinvolte nella promozione di marchi proprietari.
Tra questi, ci sono “ben” 530 sono enti italiani che, dal sito della Gazzetta ufficiale della Repubblica al piccolo Comune di San Vito di Leguzzano (Vi), arrecano indirettamente un danno alla diffusione di software liberi (l’elenco completo per l’Italia è consultabile a questo link http://www.fsfe.org/campaigns/pdfreaders/buglist.it.html#IT).
La petizione, firmata da parte di 1.418 persone, 45 imprese e organizzazioni, sollecita gli enti “colpevoli” a rimuovere tali pubblicità  -magari sostituendole con il database pdfreaders.org che, lanciato dalla Fsfe nel febbraio 2009, presenta una lista dei lettori pdf liberi-. “Siamo sinceramente stupiti dalla quantità di risposte che abbiamo ricevuto -ha spiegato Matthias Kirschner, coordinatore della Fellowship di Fsfe-. Il numero di segnalazioni ricevute dimostra che il problema è radicato a tutti i livelli del settore pubblico”. L'obiettivo della campagna è sensibilizzare le istituzioni nei confronti di una pubblicità che, per usare le parole della presidente Fsfe Gerloff, “crea un vero e proprio disservizio al cittadino. I governi democratici, infatti, dovrebbero facilitarci le cose, e non guidarci verso la dipendenza di singoli distributori di software”.

mercoledì 20 ottobre 2010

Dal 23 al 26 Ottobre .. L’ALTRITALIA A TEANO

A) Per ritrovare le ragioni dell’Unità dopo 150 anni !!

B) Per un progetto – Paese condiviso che ci faccia uscire dalla crisi economica, sociale e morale

C) Per un nuovo Patto tra i cittadini italiani che ci permetta di costruire un’Altra Italia di cui andare orgogliosi.

Il Patto di Teano, in dieci punti, verrà letto domenica mattina, 24 ottobre alle ore 10 , accompagnato e sostenuto da dieci esperienze positive, pratiche virtuose di amministratori locali provenienti da tutta Italia.
All’incontro di Teano parteciperanno sindaci, amministratori locali, docenti e ricercatori universitari , operatori sociali e culturali e semplici cittadini che amano questo paese e vogliono impedire che cada nel baratro della guerra etnica, dello scontro tra Lega Nord e Partito del Sud. Per saperne di più conoscere il programma degli incontri  http://www.versoteano.it/

martedì 19 ottobre 2010

Sabato 23 ottobre Linux Day 2010 a Pinerolo

Anche quest'anno a Pinerolo l'associazione Software Libero Pinerolo (S.Li.P.) organizza a Pinerolo sabato 23 ottobre dalle ore 9,30 alle ore 17 (circa) il Linux Day presso i locali del Gruppo Alpini in Via Brignone n. 9.  Durante la giornata, completamente dedicata alla promozione di GNU/Linux e del software libero,  sono previste varie conferenze divulgative alla portata di tutti e conferenze più tecniche per gli addetti ai lavori, sarà inoltre anche possibile farsi installare Linux sul proprio PC, fisso o portatile. 
S.Li.P. è un gruppo di persone che promuovono l'utilizzo del Software Libero, in particolare del sistema operativo GNU/Linux. È composta da studenti, consulenti informatici, commercianti e altri appassionati di informatica e telematica. Nata nel settembre 2005, l'associazione ha sede a Pinerolo, ed organizza attività di divulgazione informatica sul territorio pinerolese. Per informazioni sul gruppo potete  consultare i seguenti indirizzi:

giovedì 14 ottobre 2010

Elettricità : Autorità sanziona 5 società. Bollette elettriche poco comprensibili e trasparenti.

Ordinata anche la cessazione del comportamento lesivo degli interessi dei consumatori.

L'Autorità per l'energia ha inflitto sanzioni per un totale di oltre 1,8 milioni di euro alle società Enel Energia, Edison Energia, Eni, Sorgenia e Hera Comm per violazione di norme a tutela dei consumatori, al termine di istruttorie che hanno accertato l'inosservanza delle disposizioni a garanzia della trasparenza e comprensibilità delle bollette. Le infrazioni accertate riguardano le bollette emesse sia nei confronti di clienti domestici, sia di clienti non domestici. In particolare, sono state irrogate sanzioni per un importo di 872.000 euro a Enel Energia; di 315.000 euro a Edison Energia; di 350.000 euro a Eni; di 240.000 euro a Sorgenia; di 80.000 euro a Hera Comm. Le violazioni riguardano soprattutto le norme dell'Autorità relative all'obbligo per gli esercenti di riportare in bolletta un Quadro sintetico, con le informazioni di immediata leggibilità da parte del cliente e un Quadro di dettaglio dei corrispettivi, redatti in modo conforme agli schemi predisposti dal regolatore. L'Autorità ha anche adottato provvedimenti prescrittivi ordinando a tutte le società coinvolte la cessazione dei comportamenti lesivi degli interessi dei consumatori.

martedì 12 ottobre 2010

Emergency: un SMS per la Sierra Leone

C'è un paese in Africa, la Sierra Leone, che ancora soffre gli effetti di una guerra combattuta oltre dieci anni fa, dove 3/4 della popolazione vivono con meno di 2 euro al giorno, la vita media è di 40 anni e un bambino su tre è denutrito.

Qui 10 anni fa EMERGENCY ha aperto un ospedale che ha offerto cure gratuite a più di 300.000 persone. I pazienti aumentano e ora l'ospedale ha bisogno di crescere con 3 nuove sale operatorie, un nuovo reparto di terapia intensiva, un nuovo pronto soccorso, una foresteria per i parenti dei pazienti lungodegenti...

Dall'11 al 31 ottobre puoi donare 2 euro a Emergency inviando un SMS al numero 45506 dal tuo telefonino personale - per i clienti TIM, VODAFONE, WIND, 3 e COOPVOCE - o chiamando allo stesso numero da rete fissa TELECOM ITALIA.

Per saperne di più, trovate tutto qui.

domenica 10 ottobre 2010

Federconsumatori: bolletta dell'acqua sempre più cara

Secondo l'indagine sul servizio idrico nazionale della Federconsumatori, nel 2010 sulle bollette dell'acqua si è registrato un aumento del 6,16% pari a 19,03 euro in più. Dallo studio condotto su 47 città italiane in base al consumo medio (200 metri cubi annui) emerge anche che dal 1998 al 2010 l'incremento totale è stato di 150,8 euro pari all'85%. Come nel 2009 anche nel 2010 la città più cara è Firenze (478,05 euro), seguita da Arezzo, Grosseto, Livorno, Pisa, Brindisi, Foggia, Lecce, Bari e Taranto. Seguono poi le città dell'Emilia Romagna. Mentre alcune delle città più economiche si confermano quelle del 2009 come Lecco e Lodi.
Potete recuperare tutti i dati dell'indagine sul sito della federconsumatori

venerdì 8 ottobre 2010

Rifiuti elettronici

Continuiamo la serie di articoli sui rifiuti con questi video dedicati ai rifiuti elettronici (vedasi anche precedente post).






giovedì 7 ottobre 2010

Caro Marchionne

Lettera/appello dei gruppi di acquisto solidali all'amministratore delegato di Fiat su auto e lavoro


Egregio dottor Marchionne
da più di venti anni nel nostro Paese è cresciuta una coscienza critica del consumatore che non guarda più solo al prezzo delle merci, ma vuole sapere come sono prodotte, con quale impatto ambientale e con quale uso della forza-lavoro. Questa nuova e diffusa presa di coscienza ha portato alla proliferazione su tutto il territorio nazionale dell’esperienza dei G.A.S. (Gruppo d’Acquisto Solidali), delle botteghe del C.E.S. (Commercio Equo e Solidale), delle reti e distretti dell’economia solidale.
Le scriviamo perché siamo preoccupati, come cittadini italiani, della crisi che attraversa il nostro Paese sul piano economico, culturale e morale. Noi pensiamo che non se ne esca guardando al passato, ma prendendo atto che questa fase storica richiede una nuova responsabilità sociale ed ambientale, dei cittadini/consumatori, dei lavoratori, delle imprese.
Lei rappresenta una grande azienda che è parte integrante della storia di questo paese. Non dimentichiamo che F.I.A.T. (Fabbrica Italiana Automobili Torino) porta nel suo DNA il binomio Torino-Italia e non possiamo dimenticare che lo Stato italiano, dalla prima guerra mondiale ad oggi, ha sempre largamente sostenuto questa azienda per la sua importanza strategica nella struttura produttiva del nostro paese. Ancora oggi oltre un terzo della domanda di auto FIAT proviene dal mercato italiano.
Consapevoli del ruolo politico sociale e ambientale che il “modello Fiat” rappresenta nel nostro paese ci stiamo interrogando con preoccupazione sui piani industriali di Fiat e sulle conseguenze che tali piani comportano da un punto di vista sociale e ambientale. Il progetto di Fiat non sembra francamente realistico. In tutto il mondo - fatta eccezione per Cina e India, dove però l’auto italiana è fuori mercato per il suo prezzo - il mercato dell’auto è in piena recessione, eppure Fiat prevede una forte ripresa della domanda, che le consentirebbe di produrre e vendere, con Chrysler, sei milioni di auto l’anno nel mondo (più del doppio di oggi) di cui 1,4 milioni in Italia. La metà di queste auto dovrebbero venire esportate in Europa, un mercato che già prima della crisi aveva un eccesso di produzione del 30-35% . Cosa succederà ai lavoratori della Fiat se le previsioni non supereranno la prova dei fatti?
Ma per la nostra analisi il problema è ancora più profondo: l’auto secondo noi è un prodotto obsoleto, che viene tenuto in vita solo perché i finanziamenti pubblici (soldi dei contribuenti) lo hanno sostenuto. Una classe dirigente politica e industriale pigra e avida ha scelto, invece di convertire la produzione verso comparti davvero in crescita dove le opportunità ci sono (fonti di energia rinnovabili, efficienza energetica, mobilità sostenibile, edilizia ecologica, ecc), di tenere in vita un modello di mobilità moribondo, avvalendosi di una serie di condizioni favorevoli: i contributi pubblici e la mancanza di alternative per i lavoratori, che, in un Paese arretrato, dove non esiste dinamismo industriale, non possono permettersi di riciclarsi in altre grandi aziende.
Secondo noi Fiat potrà riabilitare la sua immagine e la sua credibilità solo se verranno compiute drastiche scelte di compatibilità ambientale e risparmio energetico. Nel lungo periodo, in tutto l’occidente bisognerà pensare ad una riconversione verso altre produzioni rispondenti ai nuovi bisogni emergenti. Ma, come disse Keynes, nel lungo periodo saremo morti tutti, per cui dobbiamo pensare subito ad una complessa fase di transizione e riconversione. Dopo anni di sostegno statale alle produzioni e ai consumi, incluse le delocalizzazioni della sua azienda sostenute da denaro pubblico, sarebbe oggi l’ora di invertire la rotta. FIAT potrebbe finalmente utilizzare la sua influenza politica per incentivare una concezione sostenibile del rapporto tra cittadini-lavoro-ambiente. Occorre che la polis privilegi decisamente il trasporto pubblico rispetto a quello privato: avremo bisogno di treni e tram più che di automobili e FIAT nei suoi piani industriali dovrebbe tenerne conto, cosa che attualmente non fa.
Per quanto riguarda il presente di FIAT come azienda produttrice di auto, noi riteniamo che se FIAT desidera mantenere una posizione importante sul mercato italiano deve pensare ad un Patto con i lavoratori ed un Patto con i consumatori. Sul primo non è compito nostro esprimerci, sul secondo vogliamo dire con franchezza quello che pensiamo.
Noi, come rappresentanti di diverse organizzazioni di consumatori e reti di economia solidale, vorremmo acquistare auto - nella misura in cui non sia possibile rinunciare ad averne una - sempre più piccole, leggere, meno inquinanti e prodotte nel rispetto dei diritti e della qualità della vita dei lavoratori. In passato, abbiamo contribuito a boicottare con successo - in Italia e nel mondo – grandi imprese globali (dalla Nestlè alla Del Monte, per citarne solo alcune) e queste grandi imprese hanno dato spesso delle risposte positive, sia pure da monitorare nel tempo. Per questo riteniamo che Lei debba non sottovalutare le scelte dei consumatori responsabili, del mondo dell’economia solidale e auspichiamo che Lei voglia recuperare l’immagine, oggi gravemente compromessa, dell’azienda che rappresenta. Vorremmo ricordarle il dato dell’ultima ricerca condotta dal compianto Giampaolo Fabris sui consumatori italiani: il 18% è orientato nelle sue scelte da considerazioni etiche, sociali ed ambientali.
Noi sogniamo una FIAT “fabbrica modello per i lavoratori e per l’ambiente”, come in passato è stata l’Olivetti del grande Adriano. Come cittadini e consumatori italiani saremmo disposti a prendere in considerazione un’auto solo nel caso in cui avesse questo pedigree, e come noi tante italiane ed italiani.
Se, invece, pensa che il mercato italiano sia marginale per la sua azienda, allora continui nella strada intrapresa. Il tempo dirà chi aveva avuto ragione
Primi firmatari:
Camilla Lattanzi, gassista, Firenze
Lorenzo Guadagnucci, gassista, Firenze
Tiziano Cardosi, gassista, Firenze
Stefano Floris, cittadino gassista, Firenze
Silvia Arrighetti, gassista, Potenza
Roberto Licalzi, produttore e fornitore di gas, Siracusa
Per aderire scrivete a milladp@gmail.com
La raccolta di adesioni andrà avanti fino all'incontro di Teano (www.versoteano.it) dove l'iniziativa verrà lanciata a livello nazionale.
[Da Altreconomia]

domenica 3 ottobre 2010

Beati Costruttori di Pace opuscolo sul nucleare

Mentre molti paesi stanno puntando con decisione sul risparmio energetico e sulle fonti rinnovabili, il Governo Italiano ha scelto la strada del nucleare.
L’ENEL ha già cominciato la sua campagna pubblicitaria: qualche mese fa è riuscito a far distribuire su vari settimanali diocesani un opuscolo molto ben congegnato con cui vorrebbe dimostrare che le centrali nucleari sono necessarie (vedasi post precedente). Prendendo spunto da questo episodio, anche i Beati Costruttori di Pace hanno curato un libretto che, con un linguaggio semplice e alla portata anche dei ‘non esperti’, mostra come l’alternativa delle fonti rinnovabili sia praticabile e al tempo stesso desiderabile, mentre il nucleare è pericoloso e sconveniente anche da un punto di vista economico.
In prima istanza, l’opuscolo era stato pensato per essere distribuito con i settimanali diocesani (e questo spiega la citazione papale in quarta di copertina…), ma è stato scritto con spirito assolutamente laico, aconfessionale e non ideologico. Per questo pensiamo possa essere un valido strumento informativo per chiunque voglia farsi un’idea sul tema.
Dopo il successo del primo opuscolo, hanno pubblicato un numero monografico di BCP Notizie, anch’esso dedicato al tema delle energie rinnovabili. Non si tratta, però, di un doppione, bensì di un approfondimento della materia.
I BCP mettono quindi entrambi gli stampati a disposizione di tutti: ognuno se ne può servire liberamente.
Chi volesse ricevere più copie (al costo di circa 0,25€ l’una per gli opuscoletti e 0,75€ per il BCP Notizie), può ordinarle scrivendo a segreteria@beati.org.
Chi volesse ulteriormente approfondire l’argomento, può trovare informazioni più dettagliate sul sito www.martinbuber.eu.10-05 BCPnotizie Speciale Nucleare 
[da sito dei Beati Costruttori di Pace]

sabato 2 ottobre 2010

Verbale riunione GAS Pinerolo Stranamore 28/09/10

Breve resoconto della riunione gas pinerolo di ieri sera. Tre produttori hanno presentato le loro offerte:
 - La sig.ra Jourdan presenta la sua produzione di goffri, in Val Chisone, ricetta della nonna, confezionati a due, possono essere di frumento (euro2 alla coppia), integrali, grano saraceno, mais ( 2.50 alla coppia, ma solo in scatole da 12 buste). Vengono scaldati e fatti rinvenire in padella. La signora li proporrà presto con consegna al giovedì sera.
- Il sig. Rollè di Villafranca, già fornitore di carne bovina del gas Avigliana, ci ha spiegato che conduce un'azienda agricola a Villafranca. Alleva la razza piemontese ed aderisce alla Coalvi, ha circa 50 ettari di terreno e 400 capi, può garantire carne fresca, confezionata sotto vuoto, ogni 15 o 30 giorni, sta a noi valutare. Cerca di garantire al bestiame spazio ed alimentazione di produzione interna all'azienda. I vitelli sono macellati intorno ai 15 mesi e circa 6 quintali.  Al momenta confeziona in pacchi di tre, cinque, dieci chili, a composizione mista. Le tipologie di pacchi sono presentate sul loro sito: www.aziendagricolarolle.it
Il costoè euro 9.50 al chilo; è possibile avere anche tagli scelti a vario prezzo.
Paolo si offre come referente per il primo ordine. Viene mantenuta come principale produttore La Cascina Nuova, quando ha bestie disponibili.
- Il sig. Malano propone la confettura di mirtilli coltivati da lui e trasformati da Terranova Luserna.   Si tratta di vasetti da 200 grammi, euro3. Qualche vasetto da 320 grammi a 4.50 euro. Paola si offre come referente e presto ci sarà un ordine.
 
 Aggiornamenti vari:
-Patate Elva raccolte, Emma invierà termini di consegna a chi aveva fatto l'ordine al tempo della semina.
-Detersivi Officina Natura, Andrina ha le informazioni e presto lancerà l'ordine.
- Mometti offre castagne da lui coltivate, si farà sentire con offerta.
 
Per il prossimo incontro di fine ottobre, probabile martedì 26, verranno presentate offerte di uova (Calvetto Pascaretto) ed accessori simil pelletteria di gomma, incredibile, ma divertente, link al sito di  mnmur .
Saluti a tutti e ..........CERCASI REFERENTI; così si è veri gasisti!?:;,-    Emma

venerdì 1 ottobre 2010

Equopertutti 2010 a Pinerolo

 





Anche a Pinerolo arriva l'evento EQUOPERTUTTI dal 2 al 17 Ottobre 2010.. a Pinerolo inizia con un giorno di anticipo.

La manifestazione ormai attesa e riconosciuta, organizzata da Altromercato, la principale organizzazione di Fair Trade in Italia, giunta questo anno alla sua seconda edizione si avvale della collaborazione di partner autorevoli quali Slow Food Italia -Terra Madre, Legambiente, Libera Terra, Current TV, AIAB, Biodiversity International, Centostazioni, FNAC, .Eco E Altreconomia.

A Pinerolo, oltre che nella Bottega di Corso Bosio si potranno conoscere, acquistare le proposte del Commercio Equo e Solidale, ricevere in omaggio alcuni prodotti in base ai propri acquisti e partecipare a questo evento anche sotto i Portici di Pinerolo all’altezza della Libreria Volare per tutto il periodo, sabato e domenica compresi. L’evento ha avuto il patrocinio della Città di Pinerolo.