domenica 4 aprile 2010

L'atomo nelle diocesi

[da Altraeconomia marzo 2010] Il titolo è innocente: Energia per il futuro. Il contenuto, invece, ha il sapore della propaganda. Basta leggere l'introduzione di questa brochure di 52 pagine, distribuita con i settimanali diocesani (nota: Eco del Chisone compreso) per promuovere il ritorno al nucleare, per rendersene conto. "Recentemente anche Benedetto XVI nella sua enciclica Caritas in veritate ha fatto riferimento a questa energia del futuro, esalatando le capacità dell'uomo di progredire". E sotto: "La Santa sede è favorevole e sostiene l'uso pacifico di energia nulceare". L'opuscolo realizzato da Mabq (http://www.mabq.com/ agenzia di comunicazione "legata al mondo della chiesa") con la collaborazione anche di un docente del Politecnico di Milano, esalta i pregi dei reattori di terza generazione cercando di convincere il lettore della necessità e dell'efficacia del ritorno all'atomo. "La sicurezza degli impianti - si legge- è testimoniata dal fatto che una centrale giapponese ha resistito 2 anni fa a scosse del settimo grado della scala Ricther, di molto superiori al terremoto dell'Aquila". E rassicura i fedeli anche in merito alle radiazioni subite da chi vive vicino a una centrale: secondo i devoti dell'atomo equivarrebbero a quelle subite "in un solo volo aereo continentale". Il giornaletto intima di dimenticare l'incubo di Cernobyl "caso non assimilabile alla realtà occidentale" e a considerare invece che "le bollette dell'enegia elettrica saranno più leggere del 30% in meno di adesso". Segue poi il grande finale: anche Obama ha scelto di finanziare il nucleare per la green economy. Perchè l'Italia dovrebbe essere da meno? Il pamphlet non è piaciuto però a molti fedeli, che si sono ribellati, protestando con alcuni parroci delle diocesi in questione. Ne è nato un acceso dibattito che ha lasciato le sue tracce anche in rete. [omissis]

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