sabato 2 aprile 2011

Autorità per l'Energia, bolletta più cara +3,9%: colpa del petrolio e delle rinnovabili (ancora?)

[articolo tratto da ecoblog] Arieccola una nuova stoccata dell’Autorità per l’Energia alle rinnovabili. Che colpa hanno le energie verdi, ossia secondo l’Authority fotovoltaico e eolico? In base al comunicato stampa emesso ieri sono una delle fonti responsabili dei prossimi aumenti in bolletta, già dal 1° aprile (e non è uno scherzo!) valutati del +3,9%, ossia pari a un incremento di euro 16,5 su base annua per la famiglia. Che cosa vuol dire? Secondo quanto vorrebbe far intendere l’Autorità, poiché stiamo vivendo un boom dell’espansione del fotovoltaico e dell’eolico e che queste due energie rinnovabili sono incentivate dallo Stato attraverso costi in bolletta elettrica, a causa della loro crescita, ci toccherà pagare di più a famiglia.
Dunque, se i costi in bolletta aumentano, sembra insinuare l’Authority, non credete che le rinnovabili non siano poi così convenienti come si dice? Non credete perciò che sia necessario avere centrali nucleari che ci dice il Governo, forniranno energia elettrica a più basso costo?
Il messaggio è sottile, ma si insinua come un worm nel portafoglio degli italiani. Ecco cosa scrive l’Autorità:
Le prolungate e forti tensioni dell’ultimo anno sulle materie prime energetiche hanno spinto al rialzo i prezzi di riferimento del gas che, dal prossimo aprile, aumenteranno del 2%. Per l’energia elettrica, l’incremento sarà del 3,9%: un + 0,9% è determinato dagli andamenti dei mercati, cui si aggiunge un +3% per l’incentivazione delle rinnovabili, finanziate attraverso la bolletta elettrica. Sugli aggiornamenti trimestrali delle bollette dell’energia elettrica e del gas, stabiliti dall’Autorità per l’energia, pesa quindi un duplice effetto: da un lato, la crescita ininterrotta delle quotazioni petrolifere dal gennaio 2009 (+ 45% negli ultimi 12 mesi e + 145% in due anni), con picchi di oltre 116 dollari al barile per il Brent, il greggio di riferimento nei mercati europei; dall’altro, sui prezzi dell’energia elettrica incide, in particolare, il finanziamento delle rinnovabili per complessivi 4,9 miliardi di euro, tra cui 1,4 miliardi di euro per i certificati verdi e 2,4 miliardi di euro per il fotovoltaico.
Facciamo i conti della serva? E facciamoli: se il finanziamento complessivo è di 4,9 miliardi di euro, perché: se sommo il finanziamento al fotovoltaico stimato in 1,4 miliardi di euro al finanziamento dei certificati verdi di 2,4miliardi di euro, ottengo come totale 3,8 miliardi di euro e non 4,9 miliardi di euro? Mi mancano 1,1miliardo di euro che non sono bruscolini e che finanziano le assimilate ossia gli inceneritori e il decomissioning del nucleare che di rinnovabile non hanno proprio niente.
Le stime non è noto dove Aeeg le abbia ricavate: i conti non tornano neanche a Aper che dichiara a Ecoblog:
L’Aeeg ha annunciato che la bolletta elettrica degli italiani aumenterà del 3,9%, imputando ben il 3% di questo totale ai maggiori costi di incentivazione del fotovoltaico. Riteniamo che questa valutazione, oltre a sottovalutare l’incidenza degli effetti della crisi nordafricana, sia il frutto di un calcolo basato su dati ancora presunti. Ricordiamo infatti che il GSE a tutt’oggi non ha ancora pubblicato dei dati certi e verificati sul numero di impianti fv entrati effettivamente in esercizio. Risulta quindi impossibile fare delle valutazioni puntuali prima del 30 giungo, termine entro il quale tutti gli impianti che vorranno usufruire del 2° conto energia dovranno essere connessi alla rete. Del resto APER sta lavorando duramente ai principali tavoli di trattativa del Governo per la ridefinizione degli incentivi, anche per evitare che una poco lungimirante gestione delle procedure del transitorio tra un sistema di incentivazione e quello successivo provochi nuovamente una distorsione di mercato come quella cui abbiamo appena assistito.
Conferma i dati anche Assosolare che scrive a Ecoblog:
Ad oggi incentivati 3.725.610 MW1 (I, II e III conto energia. Mancano i dati relativi alla legge 129/10 (Salva Alcoa) per cui il GSE sta facendo i controlli. Il costo per la bolletta “tipo” (450 €/anno) del fotovoltaico nel 2010 è stato di circa 0,6 €/mese per un totale di circa 800.000.000 di euro coperti dalla relativa quota di componente A3 per il fotovoltaico.
Perciò perché aumenta la bolletta elettrica? Cosa stiamo pagando realmente?


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