L’acqua è un diritto degli esseri viventi. È un bene comune che va difeso dall’inquinamento, dagli sprechi e dall’appropriazione privata. In Italia con la definitiva approvazione del decreto Fitto-Ronchi (dl 135/09) l’acqua potabile viene sottratta ai cittadini per consegnarla, a partire dal 2011, agli interessi delle grandi multinazionali e farne un nuovo business per i privati.
Per informare sulle possibilità di opporci alla “privatizzazione” dell’acqua si sono già svolte a Pinerolo alcune riunioni promosse sia dall’Arci (Stranamore) che da Rifondazione comunista.
Come partecipanti a questi incontri abbiamo deciso di promuovere la costituzione a Pinerolo di un Comitato per l’acqua pubblica per ottenere la «ripublicizzazione» dell’acqua a livello comunale attraverso una modifica dello Statuto comunale che affermi esplicitamente:
1. il servizio idrico integrato non ha scopo di lucro,
2. la proprietà della rete di acquedotto e distribuzione è pubblica e inalienabile,
3. la gestione è attuata esclusivamente mediante enti o aziende interamente pubbliche,
4. a ogni cittadino è assicurato gratuitamente un quantitativo minimo vitale d’acqua al giorno.
a livello nazionale attraverso la partecipazione al movimento nazionale del referendum per l’abrogazione delle disposizioni della legge 135/09 che riguardano la privatizzazione del servizio idrico integrato.
Abbiamo perciò deciso di proporre a quanti sono disposti a contribuire realizzare un argine alla possibilità di fare profitti sull’acqua una prima riunione che si terrà Giovedì 25 febbraio alle ore 21 presso la Casa della Sinistra in via Lanteri 1 a Pinerolo.
Paolo Bertolotti
Giorgio Gardiol
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