In dieci anni diminuisce il numero delle aziende agricole, ma cresce
la dimensione media. È quanto emerge dai dati Istat relativi al sesto
censimento generale dell’agricoltura. Nel 2010 sono, infatti, 1.620.844 le aziende agricole e zootecniche attive in Italia (meno 32,4% rispetto al 2000).
La dimensione media è di 7,9 ettari di Superficie agricola utilizzata
(più 44,2%). La Sau complessiva è pari al 42,8% del territorio nazionale
(12,9 milioni di ettari totali), in diminuzione del 2,5% rispetto al
2000.
Negli ultimi dieci anni si è assistito in tutte le regioni di Italia a
una diminuzione del numero di aziende, fenomeno questo che ha
interessato prevalentemente quelle di piccola e media dimensione
(inferiori a 30 ettari), mentre quelle con 30 ettari e oltre di
superficie sono aumentate sia in numero che in superficie. Allo stesso
tempo si è riscontrata una crescita della dimensione media delle
aziende, in particolar modo nell’Italia insulare (+79,8%) e nel Centro
(+51,1%). Nonostante ciò, le aziende del Nord continuano ad avere le
maggiori dimensioni medie.
Su un totale di 217.449 aziende con allevamenti sono 124 mila le
aziende che praticano l’allevamento bovino, pari al 57,1% di quelle
zootecniche. Questo tipo di allevamento è particolarmente diffuso nel
Nord del paese. In controtendenza rispetto agli altri tipi di
allevamento, il settore bufalino registra un incremento sia di aziende
allevatrici sia di capi allevati rispetto al 2000. Il numero di aziende
passa da 2.246 a 2.435 (+8,4%), mentre i capi raddoppiano, passando da
182 mila a 360 mila. Gli allevamenti sono concentrati in Campania e
Lazio (che insieme detengono l’82,2% delle aziende e il 90% dei capi).
Più in generale le regioni del Nord si confermano essere quelle a
maggiore vocazione bovina, suina ed avi-cunicola, mentre quelle del
Centro-Sud e delle Isole continuano ad essere tradizionalmente legate
all’allevamento ovi-caprino e bufalino.
Sono 233mila i lavoratori stranieri impiegati nelle aziende agricole
italiane e rappresentano il 24,8% della manodopera aziendale non
familiare e il 6,4% di quella complessiva (sullo sfruttamento dei
lavoratori migranti nelle piantagioni leggete questo articolo). Il 57,7% della forza lavoro straniera proviene da paesi dell’Unione europea. Il 71,5% dei capi azienda ha un livello d’istruzione pari o inferiore alla terza media
(70,8% per gli uomini e 73% per le donne). Solo il 6,2% dei capi
azienda è laureato e solo lo 0,8% risulta aver acquisito una laurea ad
indirizzo agrario.
Nel 2010 sono 44.455 le aziende biologiche nel nostro paese (il 2,7% del totale nazionale).
Particolarmente rilevante appare la loro presenza nel Mezzogiorno, dove
si trova il 63% delle aziende che praticano la produzione biologica.
Nel 2010 gli investimenti per la produzione di energia da fonte
rinnovabile interessano 21.573 aziende agricole, prevalentemente di
grandi dimensioni, localizzate soprattutto nel nord Italia (62% del
totale). La tipologia di impianto più diffuso è quella solare (80% delle
aziende hanno impianti di energia rinnovabile). (fonte AdnKronos) [tratto dal sito Comune Info]
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