[comunicato forum dei movimenti per l'acqua]
Tra
i primi firmatari personalità della cultura e dello
spettacolo tra cui Rodotà, Fo, Rame, Rossi, Bisio
Un
appello, quello pubblicato oggi su www.acquabenecomune.org
,
che viene lanciato da Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
in difesa dei referendum di giugno e contro il progetto della
grande multiutility del Nord. Tra i primi firmatari nomi della
cultura e dello spettacolo come Mondi Ovadia, Dario Fo,
Stefano Rodotà, Elio e Mangoni, Nando Dalla Chiesa,
Guido Cavalli, Franca Rame, Loris Mazzetti, Paolo Rossi,
Basilio Rizzo, Guido Viale, Alberto Lucarelli, Vittorio
Agnoletto, Luigi Ferraioli, Ugo Mattei, Bruno Bosco, Andrea Di
Stefano, Elio Veltri, Luca Nivarra, Gaetano Azzariti, Roberto
Biorcio, Emilio Molinari, Paolo Bisio, Daniele Silvestri,
Paolo Jannacci, Ale e Franz, Mario Agostinelli, Maso
Notarianni, Diego Parassole, Alberto Patrucco, Silvano
Piccardi, Pietro Raitano, Luca Martinelli, Renato Sarti, Bebo
Storti, Jole Garuti, Luca Koblas, Leonardo Manera, Nadia
Volpi, Rita Pelusio, Henry Zaffa, Paolo Cacciari, Gianni Tamino.
“La
proposta di creare una grande multiutility del Nord ci
ripropone l'idea di vendere servizi essenziali per coprire
buchi di bilancio e punta a superare i debiti delle aziende
attraverso economie di scala. E’ un’operazione
lobbistica e verticistica di istituzioni, manager e correnti
di partiti, estranea alle città interessate, che
espropria i consigli comunali dei loro poteri e allontana le
decisioni dal controllo democratico. Oggi serve una gestione
dell'acqua, dei rifiuti, del TPL, dell'energia prossima ai
cittadini e alle Amministrazioni locali, per garantire la
trasparenza e la partecipazione nella gestione dei servizi".
Con
l'appello si contesta il progetto della grande multiutility
sia nel metodo che nel merito. Nel metodo perché si
tratta di un'operazione che non prevede dibattito pubblico che
coinvolga le amministrazioni locali, le assemblee elettive,
coloro che hanno promosso e vinto i referendum, le
associazioni, i comitati, tutti coloro che vogliono preservare
l’universalità dei diritti fondamentali, come
l’acqua, e tutelare i diritti dei lavoratori. “Non
si può accettare – si legge nell'appello –
l'espropriazione delle condizioni minime per esercitare i
diritti di cittadinanza, per garantire la
riproducibilità della nostra vita associata in armonia
con l'ambiente”. Nel merito perché “anni di
privatizzazione lasciano aziende con miliardi di debito,
aumento dei costi dei servizi per i cittadini, peggioramento
delle condizioni dei lavoratori del settore, azzeramento degli
investimenti in nuove reti, impianti e tecnologie, spreco di
ingenti risorse naturali, finite e irriproducibili, e una
drastica riduzione degli spazi di democrazia, di
partecipazione e di trasparenza”.
“Chiediamo – conclude
l'appello – a tutte le forze politiche, sociali e
sindacali, in particolare quelle che hanno sostenuto i
referendum, di prendere una posizione chiara opponendosi con
decisione a questo progetto e portandolo alla discussione e
al pubblico dibattito. Ci impegniamo a favorire tutti i
possibili momenti informativi, di dibattito e di sensibilizzazione”.
Il Forum
Italiano dei Movimenti per l'Acqua si mobiliterà
a tutti i
livelli per contrastare qualsiasi
operazione che vada contro l'esito referendario di
giugno e riproponga, come accadrebbe con questa
enorme operazione finanziaria, la mercificazione di un bene
comune essenziale e l’espropriazione della democrazia.
Clicca qui per firmare l'appello
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