Torna anche quest'anno la Settimana Nazionale Porta la Sporta -giunta
alla sua terza edizione- che promuoviamo in collaborazione con le
associazioni partner della campagna: WWF, Italia Nostra, Touring Club
Italiano e Adiconsum e con il Patrocinio del Ministero dell'Ambiente. Scopo di questo evento annuale è portare ad un pubblico
sempre più vasto i temi e il progetto di Porta la Sporta che dal marzo
del 2009 si è assunto il compito di far crescere nell'opinione pubblica
una maggiore consapevolezza ambientale. Attraverso un'informazione
mirata su quali siano le conseguenze dei nostri stili di vita e di
consumo sullo stato attuale del pianeta e la proposta di alternative di
consumo più sostenibili si è cercato di accelerare un cambiamento non
più rimandabile. Ciascuno di noi deve essere consapevole che in ogni
gesto quotidiano è possibile fare molto per diminuire la pressione sulle
risorse naturali e senza provare alcun fastidio o fatica, anzi,
traendone persino soddisfazione! Perché allora non passare dalle intenzioni ai fatti e trasmettere il messaggio?
La
settimana “Porta la Sporta” si propone di coinvolgere durante la sua
durata quanti più soggetti possibili a partecipare con iniziative che
abbiano come obiettivo la prevenzione e la riduzione degli imballaggi e
di altri articoli usa e getta che fanno crescere la nostra pattumiera
aggravando il consumo di risorse. A scelta, i partecipanti alla
settimana potranno promuovere nella loro comunità azioni come l'adozione
della sporta così come di altre soluzioni che eliminino o sostituiscano
il monouso con soluzioni riutilizzabili o prodotti adatti all'uso
multiplo. Vengono qui in aiuto le specifiche iniziative all'interno
della campagna come Meno plastica per tutti, Mettila in rete e Sfida all'ultima sporta per scuole e negozi.
L'invito a partecipare è rivolto a ogni tipologia di azienda e impresa, al settore del retail (alimentare e non), associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali, siti/blog, e, ovviamente, cittadini tutti.
I materiali di comunicazione correlati dell'evento come la locandina, il comunicato stampa e le istruzioni e suggerimenti su come partecipare si possono consultare o scaricare dalla griglia Allegati informativi sull'homepage del sito.
Altri suggerimenti si possono trovare visionando la sezione Entra in azione del sito.
Tra i 19 gruppi della Grande Distribuzione Organizzata che hanno partecipato alla scorsa edizione hanno già dato la loro adesione preventiva: Auchan, Coop Liguria, Coop Lombardia, Coop Piemonte (Novacoop), Coop Centro Italia, Despar Nordest, Esselunga, Maxi Tigre e Oasi, Nordiconad, Simply Sma e Unes Supermercati.
L'invito a partecipare è rivolto a ogni tipologia di azienda e impresa, al settore del retail (alimentare e non), associazioni e organizzazioni no profit, istituti scolastici di ogni grado, enti e istituzioni nazionali e locali, siti/blog, e, ovviamente, cittadini tutti.
I materiali di comunicazione correlati dell'evento come la locandina, il comunicato stampa e le istruzioni e suggerimenti su come partecipare si possono consultare o scaricare dalla griglia Allegati informativi sull'homepage del sito.
Altri suggerimenti si possono trovare visionando la sezione Entra in azione del sito.
Tra i 19 gruppi della Grande Distribuzione Organizzata che hanno partecipato alla scorsa edizione hanno già dato la loro adesione preventiva: Auchan, Coop Liguria, Coop Lombardia, Coop Piemonte (Novacoop), Coop Centro Italia, Despar Nordest, Esselunga, Maxi Tigre e Oasi, Nordiconad, Simply Sma e Unes Supermercati.
Perché dobbiamo cambiare modelli di consumo
Consumiamo troppo e da troppo tempo preleviamo in maniera eccessiva e incontrollata ogni genere di risorse restituendo scarti solidi, liquidi e gassosi in quantità tali da non poter più essere metabolizzate dai sistemi naturali. Anche quando utilizziamo risorse rinnovabili, come le foreste, i prodotti agricoli o i pesci degli oceani dobbiamo renderci conto che tali risorse sono rinnovabili solo a patto che le preleviamo in una percentuale che sia rispettosa dei loro tempi di rigenerazione.
Sarà impossibile uscire dall'attuale crisi economica ed ambientale se non riusciremo a vivere nei limiti ecologici dell'unico pianeta che abbiamo a disposizione. Ma possiamo trasformare questa crisi in un'incredibile opportunità di miglioramento se saremo capaci di uscire dagli schemi attuali rispondendo con grande capacità di adattamento, con nuovi progetti economici e sociali, con nuovi comportamenti consapevoli capaci di dare una possibilità di futuro sulla terra anche alle prossime generazioni. Anche l'amara constatazione sulla lentezza delle risposte dei governi rispetto alla velocità dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale ci deve spingere a metterci in gioco tutti, individualmente, come decisori politici, aziendali, cittadini. Dobbiamo tenere conto che i cambiamenti dall’alto avvengono, per lo più, quando ci sono governi rappresentativi di società mature dove la grande consapevolezza dei cittadini preme la politica ad agire. Quindi l’obiettivo è perseguibile agendo insieme: un'accresciuta consapevolezza dei singoli che adottano comportamenti più sostenibili spingerà automaticamente anche la politica di alto livello a fare le scelte giuste nei consessi internazionali così come a livello nazionale.
Consumiamo troppo e da troppo tempo preleviamo in maniera eccessiva e incontrollata ogni genere di risorse restituendo scarti solidi, liquidi e gassosi in quantità tali da non poter più essere metabolizzate dai sistemi naturali. Anche quando utilizziamo risorse rinnovabili, come le foreste, i prodotti agricoli o i pesci degli oceani dobbiamo renderci conto che tali risorse sono rinnovabili solo a patto che le preleviamo in una percentuale che sia rispettosa dei loro tempi di rigenerazione.
Sarà impossibile uscire dall'attuale crisi economica ed ambientale se non riusciremo a vivere nei limiti ecologici dell'unico pianeta che abbiamo a disposizione. Ma possiamo trasformare questa crisi in un'incredibile opportunità di miglioramento se saremo capaci di uscire dagli schemi attuali rispondendo con grande capacità di adattamento, con nuovi progetti economici e sociali, con nuovi comportamenti consapevoli capaci di dare una possibilità di futuro sulla terra anche alle prossime generazioni. Anche l'amara constatazione sulla lentezza delle risposte dei governi rispetto alla velocità dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale ci deve spingere a metterci in gioco tutti, individualmente, come decisori politici, aziendali, cittadini. Dobbiamo tenere conto che i cambiamenti dall’alto avvengono, per lo più, quando ci sono governi rappresentativi di società mature dove la grande consapevolezza dei cittadini preme la politica ad agire. Quindi l’obiettivo è perseguibile agendo insieme: un'accresciuta consapevolezza dei singoli che adottano comportamenti più sostenibili spingerà automaticamente anche la politica di alto livello a fare le scelte giuste nei consessi internazionali così come a livello nazionale.
Un appuntamento internazionale per la sostenibilità
Parlando di sostenibilità in questo 2012 è impossibile non menzionare un importantissimo appuntamento internazionale: Rio+20, una nuova grande Conferenza delle Nazioni Unite che torna a Rio de Janeiro venti anni dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo nel giugno del 1992 e nota come Earth Summit.
Tra gli obiettivi: assicurare un impegno politico per uno sviluppo sostenibile, che comporti l'attuazione degli impegni già presi, finora non ottemperati, e che affronti le nuove emergenze di un pianeta che nel 2011 ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti. E che secondo le Nazioni Unite potrebbe contarne più di 9 miliardi nel 2050. E' forte la speranza nella comunità scientifica internazionale che la Conferenza di Rio possa costituire un vero punto di svolta verso una nuova economia che metta al centro lo straordinario capitale naturale che costituisce la precondizione per qualsiasi tipo di sviluppo sociale ed economico dell'umanità. (su Rio+20 vedasi articoli precdenti su questo blog)
Parlando di sostenibilità in questo 2012 è impossibile non menzionare un importantissimo appuntamento internazionale: Rio+20, una nuova grande Conferenza delle Nazioni Unite che torna a Rio de Janeiro venti anni dopo la Conferenza delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo nel giugno del 1992 e nota come Earth Summit.
Tra gli obiettivi: assicurare un impegno politico per uno sviluppo sostenibile, che comporti l'attuazione degli impegni già presi, finora non ottemperati, e che affronti le nuove emergenze di un pianeta che nel 2011 ha raggiunto i 7 miliardi di abitanti. E che secondo le Nazioni Unite potrebbe contarne più di 9 miliardi nel 2050. E' forte la speranza nella comunità scientifica internazionale che la Conferenza di Rio possa costituire un vero punto di svolta verso una nuova economia che metta al centro lo straordinario capitale naturale che costituisce la precondizione per qualsiasi tipo di sviluppo sociale ed economico dell'umanità. (su Rio+20 vedasi articoli precdenti su questo blog)
[Articolo tratto dal sito di porta la sporta]