lunedì 31 ottobre 2011

FEDERCONSUMATORI - BANCHE: E' ORA DI FINIRLA CON I "FINANZIAMENTI" SOTTRATTI DALLE TASCHE DEI CITTADINI.

[Comunicato stampa Federconsumatori] Le banche italiane si lamentano di non aver ricevuto forti finanziamenti pubblici. Quello che però non dicono è che, se non hanno preso soldi dallo Stato, dai cittadini sì che ne hanno presi, e molti!
È noto, infatti, che deteniamo il record dei conti correnti più cari d’Europa, con un costo medio di ben 295 euro contro i 114 euro della media Ue a 27.
Ma anche relativamente i mutui la situazione non migliora, quelli italiani hanno tassi superiori a quelli europei dello 0,6-0,7% in più.
Tutto ciò genera  un saccheggio sistematico dalle tasche delle famiglie, pari a spese aggiuntive di 4,2 miliardi di euro l’anno.
Le banche italiane, in pratica, hanno retto la crisi a spese dei cittadini, addebitando sulle spalle delle famiglie e piccole e medie imprese costi elevatissimi, che ammontano a altre 42 miliardi di euro nell’ultimo decennio.
Inoltre, il nostro sistema bancario si distingue per scorrettezza ed originalità, potendo vantare prelievi e sovraccosti spesso inesistenti altrove e, ancora più spesso, non segnalati adeguatamente.
Solo per fare qualche esempio: l’introduzione di nuove gabelle come il “pizzo” di 3 euro per prelevare contante agli sportelli, la variazione unilaterale dei tassi e delle condizioni contrattuali, la commissione di 2 euro al giorno per chi sconfina anche per 1 centesimo dal fido con penalità da 3,5 fino a 5 euro per i senza fido, la revoca degli affidamenti con un preavviso di 24 ore, l’introduzione surrettizia di nuove voci di costo ed i continui salassi agli sportelli bancari.
Per questo ci auguriamo che il nuovo Governatore della Banca d’Italia segni una netta discontinuità con il passato, avviando le necessarie verifiche ed i dovuti controlli sul sistema bancario, per far sì che non continui a fare cassa a spese dei cittadini. 

domenica 30 ottobre 2011

Consumi. Ottobre aumentano le bollette del gas


Autunno nuova stangata su noi consumatori. Gli aumenti del gas (+5,5%) del primo ottobre 2011 rappresentano  «Una vera e propria sberla per la famiglia» che porta «la spesa per il gas ai massimi dal dopoguerra».  A dirlo sono Adusbef e Federconsuamtori in un comunicato precisando che l'aumento di spesa dal primo di ottobre che si attesterà, per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di metano all'anno, di 61 euro annui «è una vera e propria sberla per le famiglie. Aumenti che si vanno ad aggiungere a quelli di 92 euro già registrati nei trimestri del 2010 e di 78 euro nei tre trimestri del 2011».
Dal 1 gennaio 2011 ad oggi, rilevano le due associazioni dei consumatori, «gli aumenti ammonteranno così a ben 139 euro annui e, dal 1 gennaio 2010 ad oggi di ben 231 euro. Cifre elevatissime, che faranno segnare un nuovo record alla spesa annua delle famiglie per il gas, che nel 2011 rischia di superare 1.167 euro. Tali aumenti si abbatteranno sulle famiglie soprattutto da ottobre in poi, vale a dire nei mesi invernali». Di fronte ai continui aumenti delle fonti energetiche è sempre più impellente verificare le possibilità di risparmio energetico delle abitazioni.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, è l'organismo che su base trimestrale aggiorna i prezzi dell'energia (gas e elettricità) sul sito internet (www.autorita.energia.it) nella sezione "consumatori" si possono trovare vari menu con molte informazioni e indicazioni utili anche per confrontare i vari prezzi delle tariffe esistenti. 
Consigliamo di visitare l' “Atlante dei diritti del consumatore di energia” ed il Trova offerte” per capire i vari aspetti della bolletta energetica e confrontare le offerte dei vari fornitori.
L'autorità per l'energia ed il gas ha anche un numero verde gratuito 800-166654 di comunicazione diretto con il cittadino per avere lo stesso tipo di risposte che si possono ottenere via web.
Come gruppo di acquisto solidale vorremmo nei prossimi mesi  iniziare ad affrontare l'argomento energia per verificare le possiblità di risparmio e di eticità nella fornitura nonchè la possibilità di autoproduzione.
 


mercoledì 26 ottobre 2011

1° Novembre 2011 - Giornata mondiale "Vegan"

Il 1 novembre, viene celebrato in tutto il mondo il World Vegan Day, ovvero la Giornata Mondiale Vegan: il network animalista AgireOra propone a tutti i vegan di impegnarsi in una piccole iniziative personali di divulgazione in questa giornata.
Le iniziative proposte vanno dal preparare degli assaggi vegan e portarli in ufficio ai colleghi, o a scuola, assieme a qualche pieghevole informativo; all'organizzare una serata con alcuni amici proponendo la proiezione di un documentario sul tema della scelta vegan; al divulgare la locandina sul World Vegan Day attaccandola al finestrino posteriore dell'auto o in bacheca in ufficio, a scuola, in biblioteca, in sale d'aspetto o nei negozi, col permesso del gestore; al postare sul proprio profilo di FaceBook e di Twitter, l'1 o 2 novembre il video "Facciamo il collegamento", un recente documentario che illustra tutti i vantaggi della scelta vegan, per gli animali, l'ambiente, l'agricoltura, la nostra salute e... le nostre papille gustative!
Una scelta etica
Tutti gli animali sono esseri senzienti, capaci di provare sensazioni, emozioni, sentimenti. Che siano cani e gatti, o conigli, mucche, galline, maiali, non cambia nulla. Rispettarli significa non ucciderli e non mangiarli: il nostro senso di giustizia ci dice che causare sofferenza e morte per semplice "abitudine" non è giustificabile. Cambiamo abitudini e salviamo animali.
Una scelta per l'ambiente
Per consumo di risorse, carne, pesce, latticini e uova sono i "cibi" più dispendiosi, inefficienti e inquinanti che esistono. La scelta vegan fa risparmiare il 90% delle risorse: terreni, sostanze chimiche, acqua, vegetali, energia; evita la deforestazione, l'inquinamento da deiezioni animali, diminuisce l'effetto serra - il 18% delle emissioni di gas serra sono dovute agli allevamenti, contro il 13,5% dell'intero settore dei trasporti.
Una scelta per la nostra salute
Scegliendo di preparare i nostri pasti con ingredienti vegetali, non rinunciamo a nessun piacere della tavola, abbiamo un'alimentazione più varia e gustosa e una salute migliore, perché possiamo prevenire, e spesso anche curare, le malattie degenerative (malattie cardiovascolari, cancro, diabete, osteoporosi, sovrappeso-obesità) che sono la maggior causa di morte nei paesi industrializzati.
Per diventare vegan passo passo, in modo facile, è disponibile il sito:
Note:
E' disponibile il pdf in alta risoluzione della locandina del World Vegan Day, liberamente pubblicabile:
http://www.agireora.org/download/locandina-world-vegan-day-italia.pdf
Siamo a disposizione per reimpaginarla nel formato richiesto da ciascuna rivista/giornale.

AgireOra Network e' un "contenitore" di iniziative su varie tematiche animaliste o ad esse legate, iniziative promosse da varie entita' che aderiscono al Network o che sono "consulenti" scientifici o legislativi all'interno del Network.
[Scritto da AgireOra Network]




domenica 23 ottobre 2011

La borsa e i valori

Il 19-20 novembre 2011 la Provincia di Torino, nell'ambito del progetto RURURBAL, ha previsto una serie di seminari ed incontri tra produttori agricoli, gruppi di acquisto e cittadini. 
Rururbal, progetto di cooperazione transnazionale europea, vuole elaborare un modello innovativo per  lo sviluppo locale sostenibile ed equilibrato dei territori  mediante la valorizzazione, commercializzazione e promozione del consumo delle risorse agroalimentari locali di qualità.

Le giornate saranno strutturate come segue:


SABATO 19/11/2011 - 9-13
Casa del quartiere di San Salvario (ex Bagni Pubblici) - Via Morgari 14 - To

  • Carta della Governance alimentare: presentazione del protocollo d'intesa con il patto territoriale di Collegno e Moncalieri
  • Dall'albero al piatto: l'evoluzione dei prezzi dei prodotti agricoli fresci
  • Dignità del lavoro (bilancio sociale) e sovranità o democrazia alimentare nelle filiere agricole. Progetti e speranze.
  • Bilancio energetico ed uso dei prodotti chimici nell'ortofrutta: ABC ad uso del "ConsumAttore".

DOMENICA 20/11/2011 - 9-18

Villaggio Olimpico Area ex MOI - Via Giordano Bruno 181 - To
 
Una grande occasione per incontrarsi e conoscersi in una vera e propria BORSA MERCATO.

Produttori -  uno spazio a disposizione per:
  • Raccontare la propria storia e le proprie produzioni
  • farsi conoscere dai gruppi d'acquisto
  • farsi conoscere dai cittadini
  • vendere i propri prodotti

Gruppi di Acquisto

  • presentarsi
  • conoscere i produttori agricoli della provincia di Torino
  • concordare acquisti
  • fornire informazioni a chi vuole intraprendere questa avventura

Per i cittadini

  • conoscere i produttori della provincia di Torino e i gruppi di acquisto già esistenti
  • aderire a gruppi di acquisto o creare un nuovo gruppi di acquisto
  • essere informati su come mangiare sano secondo la qualità e la stagionalità dei prodotti
  • ascoltare progetti nuovi e racconti di progetti andati a buon fine
  • far partecipare i propri bambini a laboratori (ndr: sono stupendi!!!)

Maggiori informazioni ed aggiornamenti: www.rururbal.eu/torino   www.provincia.torino.it
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Caro produttore/cara produttrice,

il giorno 20 novembre la Provincia di Torino organizza, in collaborazione con i Gas, una fiera studiata apposta come momento di incontro tra gruppi di acquisto e produttori.

Per i produttori ritengo che possa essere una buona occasione per incontrare i G.A.S., i gasisti e le persone interessate a formare un nuovo gruppo d'acquisto.

La partecipazione con un banchetto è aperta (e gratuita) per i produttori agricoli (anche trasformazione es. biscotti) e per i gruppi di acquisto della Provincia di Torino.
Sarà una fiera in cui potrete vendere, ma ci saranno anche momenti di approfondimento e animazione (seguirà il programma).

Se vuoi partecipare con un banchetto o comparire nel catologo che verrà distribuito ai partecipanti dovrai compilare ed inviare la scheda ad Hapax Editore che cura il catalogo (tel. 011 311 90 37, fax 011 308 33 36, mail info@hapax.it ) entro il 27 ottobre.
Allegato alla presente puoi trovare le schede di adesione per eventuali gas interessati (se ne conosci) e produttori (finora sono state raccolte già una quarantina di iscrizioni).

Questa giornata di incontro si svolgerà presso la sede del Villaggio Olimpico in via G. Bruno 181 a Torino, dove arriva la passerella del Lingotto.
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dal sito Rururbal -  http://www.rururbal.eu/torino/ 

Il 19 e il 20 novembre la Provincia di Torino organizza l’evento finale del progetto Rur.Urb. Al dal titolo la Borsa e i Valori. Il 19 Novembre alcuni Comuni della Provincia sottoscriveranno la “Carta Europea della Governance Alimentare”. La giornata  sarà anche un occasione per i G.A.S di conoscere le produzioni agricole locali.
Domenica 20 Novembre, presso l’ex mercato all’ingrosso di Torino  in via Galimberti, si svolgerà la Borsa Mercato in cui gli agricoltori della provincia di Torino incontreranno i Consumatori e i gruppi di acquisto. 
Sarà possibile acquisire informazioni su come organizzare un nuovo G.A.S , degustare i prodotti di stagione, partecipare a seminari su esperienze come la “filiera del pane” e per i più piccoli verranno organizzati laboratori del gusto.
Per informazioni e adesioni si può contattare il Patto Territoriale della Zona Ovest di Torino nella persona di Rocco Ballacchino al n. 011.405.06.06 oppure  inviare una mail a patto@zonaovest.to.it  si allega brochure.


giovedì 20 ottobre 2011

Io faccio la spesa giusta - Per un mercato equo e solidale

spesa giustaI consumatori sono sempre più attenti a cosa c’è dietro l’etichetta di un prodotto - quali ingredienti, quale metodo di produzione adottato, quale provenienza delle materie prime - e, allo stesso tempo, sempre più cittadini considerano che le scelte di acquisto hanno delle ricadute sui mercati e influenzano anche le piccole economie locali.
Una quota crescente di persone include, tra i propri criteri di consumo, l’impatto che i loro acquisti possono avere per la vita dei produttori e dei lavoratori dei Paesi del Sud del Mondo. È quanto emerge da una ricerca globale commissionata da Fairtrade International e realizzata dall’istituto indipendente GlobeScan sulla base di 17.000 interviste realizzate in 24 Paesi.
In base ai risultati di quest’indagine, sei persone su dieci (59%) ritengono di fare la differenza attraverso le proprie scelte di consumo e hanno un’aspettativa molto alta rispetto alla responsabilità sociale delle aziende. Il 79% degli intervistati ritiene, infatti, che le aziende hanno un ruolo importante nella riduzione della povertà e nel favorire lo sviluppo dei paesi del Sud del Mondo, attraverso un modo più giusto di fare commercio.

Per promuovere il commercio equosolidale torna anche quest'anno Io faccio la spesa giusta
Dal 15 al 30 ottobre 2011, Fairtrade Italia ci invita a Io faccio la Spesa Giusta, l’iniziativa che ci vuole far conoscere i criteri che sono alla base del commercio equosolidale e scoprire un modo alternativo di fare la spesa.
Si tratta – ci racconta Andrea Nicollello-Rossi, presidente di Fairtrade Italia – di un’iniziativa che ci permette di scoprire i criteri del commercio equosolidale certificato e le occasioni per fare la spesa in un altro modo, in maniera più giusta ed equa. I prodotti del commercio equo certificati – sottolinea Nicolello - non sono solo buoni e di qualità, ma sono anche giusti perché il sistema di certificazione Fairtrade assicura un prezzo equo e stabile ai produttori del Sud del Mondo e un margine aggiuntivo da investire in progetti sociali e sanitari per le comunità, nel pieno rispetto delle colture locali.
Anche in periodi difficili come questo, i consumatori con le proprie scelte di consumo possono indirizzare le dinamiche di mercato e portare dei benefici tangibili ai produttori del Sud del Mondo. Sono sempre più numerosi, infatti, coloro che scelgono il commercio equo certificato: secondo i dati dell’indagine ammonta a 4,36 miliardi di euro la spesa per i prodotti Fairtrade in tutto il mondo (+ 28% rispetto al 2009). In Italia si arriva ai 49,5 milioni del 2010 contro i 43,5 spesi del 2009.
Ben il 55% dei prodotti Fairtrade proviene da agricoltura biologica. Si tratta - aggiunge Nicolello - di un segnale importante perché dimostra come i produttori del Sud del Mondo riescono sempre più a valorizzare le loro pratiche produttive e le relazioni commerciali nel rispetto dell’uomo e dell’ambiente e i consumatori italiani premiano questa coerenza etica ed ambientale.
Tutti gli appuntamenti dell'iniziativa sono sul sito web di Fairtrade Italia.
[articolo tratto da Il Cambiamento]

domenica 16 ottobre 2011

WWF- Biodiversamente 2011- Diventa anche tu ricercartore per un giorno

Per la seconda edizione di “Biodiversamente”, il Festival dell’Ecoscienza organizzato dal WWF con l’Associazione Nazionale Musei Scientifici, viene lanciato il bando per due progetti di ricerca dedicati alle specie italiane più preziose e ai servizi naturali che garantiscono. Il WWF chiede l'aiuto di tutti per sostenere la ricerca scientifica per la biodiversità e finanziare in questo modo due borse di studio. Il 22 e 23 ottobre 2011si rinnova poi  l'appuntamento per un week-end tra scienza e natura.
PARTECIPA GRATUITAMENTE
Tanti i Musei di Scienze Naturali, Orti Botanici, Acquari e Oasi WWF in tutta Italia che, il 22 e il 23 ottobre, daranno vita a iniziative speciali: laboratori interattivi, viaggi virtuali nel tempo e nello spazio sotto la guida di noti ricercatori e appassionati. Domenica 23 ottobre l’evento si estende alle Oasi WWF e alle aree di interesse naturalistico in tutta Italia, per scoprire i segreti della biodiversità insieme ai protagonisti della ricerca scientifica “made in Italy”. SCOPRI TUTTI GLI APPUNTAMENTI >>
Scegli la regione che preferisci: ABRUZZOCALABRIA, CAMPANIA,EMILIA ROMAGNA, FRIULI VENEZIA GIULIA, LAZIO, LIGURIA, LOMBARDIA, MARCHE, PIEMONTE, PUGLIA, SARDEGNA, SICILIA, TOSCANA, TRENTINO ALTO ADIGE, VENETO
DIVENTA RICERCATORE PER UN GIORNO
Quest'anno biodiversamente è dedicato al mondo della ricerca scientifica sulla biodiversità, che è alla base del nostro benessere e della nostra economia. Leggi le storie dei ricercatori >> Sostenere la ricerca scientifica per la biodiversità significa tutelare il futuro di tutte le specie, compresa la nostra, futuro che dipende dlalla conoscenza del nostro pianeta.  La ricerca sulla biodiversità è la garanzia di una nuova economia, svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza della Terra e delle generazioni future. Aiuta il WWF ad aiutare la ricerca scientifica per la biodiversità. Con il tuo contributo potremo sostenere importanti progetti di ricerca, finanziando due borse di studio.
[tratto da sito WWF]

giovedì 13 ottobre 2011

Noi nelle Alpi: documento sull'uso improprio dei sentieri escursionistici

Pubblichiamo documento giunto del gruppo Noi nelle Alpi sull'uso improprio dei sentieri escursionistici di montagna.
Negli ultimi tempi la vita per l’escursionismo, in particolare nelle valli del pinerolese , si è fatta sempre più difficile.
Si moltiplicano le gare di trial ed enduro su sentieri, autorizzate dai Comuni (es. Villar Perosa, Pramollo, la “Due giorni in Val Pellice” , la Mula Trial a Pragelato e Sestriere…..) , crescono di numero le corse per quad, si ripetono i tentativi di modificare le leggi regionali in senso sempre più “motoristico” (vedil’ emendamento proposto dal consigliere Demagistris, presidente del Motoclub Verbania per aprire ai mezzi motorizzate tutti i sentieri, fortunatamente respinto, o la norma, invece approvata, che consente l’uso di tali mezzi per raggiungere gli agriturismi…..) , si moltiplicano in alcuni comuni i percorsi autorizzati per trial o enduro sui sentieri escursionistici o sui tracciati per le ciaspole o ancora di rilevante importanza storica o turistica (Plaisentif, Sentiero del Glorioso Rimpatrio dei Valdesi, GTA….). Anche nella stagione invernale la sempre più diffusa pratica dell’ eliski e l’utilizzo di motoslitte (anche dove non concesso) riempiono di fragore le nostre valli.

La motivazione “economica” appare pretestuosa , visto che in altri territori delle Alpi, anche piemontesi, si segue una politica diversa e con piena soddisfazione degli operatori (es, Alpi Devero e Veglia, strada Nivolet…), per non parlare delle politiche assai più restrittive per i mezzi motorizzati in vigore in Val d’ Aosta o in Trentino, e della positiva esperienza della Valle di Nevache. La provincia di Torino, soprattutto nella Valli Chisone e Susa, appare in questo contesto come quella in cui gare e percorsi motoristici hanno più spazio.

Finora l’ attività di denuncia pubblica di questo stato di cose è rimasta molto limitata, per la poca forza delle persone o delle singole associazioni che si sono mosse, e ha prodotto al massimo qualche compromesso insoddisfacente (come la chiusura per soli due giorni feriali a settimana, nei mesi di luglio e agosto, della strada dell’ Assietta).

Nel proporre la preparazione di un convegno, in cui chiamare a confronto sia gli amministratori regionali, provinciali e locali che altri soggetti e realtà che operano nel territorio e sono sensibili ai temi della montagna, a partire da un concreto problema come la gestione dei sentieri, appare però necessario proporre a tutti i soci CAI e delle altre associazioni che aderiscono a Noi nelle Alpi (ARCI , Legambiente, Le Ciaspole, Mountain wilderness, GAS…) una riflessione su quale sia la nostra ottica complessiva nel rapportarci alla montagna.

Noi riteniamo che la montagna sia certo una palestra per la nostra attività sportiva, un luogo di legittima ricreazione, uno spazio di preziosa bellezza da conservare, ma oltre a questo pensiamo che le Alpi siano anche , come dice l’ Unisco e ripete la “Convenzione delle Alpi” un “patrimonio dell’ umanità” per il loro valore storico, culturale, ambientale, per la biodiversità che custodiscono. Noi abbiamo in comune l’ idea che le nostre montagne siano da preservare (mantenendole vive anche sotto il profilo economico) come cerniera con l’Europa, custodi dell’ acqua che abbiamo rivendicato come bene comune, riserva di ossigeno, luogo di sperimentazione di un possibile diverso modello di sviluppo non distruttivo.

Se condividiamo la volontà di un impegno per la tutela e la valorizzazione sostenibile del territorio alpino, allora la nostra azione deve essere più coordinata ed incisiva, capace di mettere in relazione le realtà positive che ci sono anche nelle nostre valli. Dobbiamo chiamare con forza a confronto gli interlocutori istituzionali, essere capace di usare anche i nuovi mezzi di comunicazione e le “reti” di contatto che le associazioni hanno per “premere” sulle amministrazioni locali, ad esempio con il conferimento di un “bollino di qualità” (comune, rifugio, alpeggio….”amico degli escursionisti” ) a chi opera in senso positivo e segnalando invece con un “bollino nero” chi aggredisce l’ambiente e i territori da “evitare” a causa della frequentazione motorizzata.

In questo contesto appare importante individuare insieme anche gli altri soggetti che possono essere coinvolti in un progetto per un turismo sostenibile , dai gestori dei rifugi ai ciclisti responsabili, dagli operatori dei Parchi alle guide naturalistiche, dai negozi di articoli sportivi alle società degli impianti di risalita……

Ci sembra inoltre utile coinvolgere nella nostra proposta anche altre attività non inquinanti: ad esempio la mountain bike, che potrebbe essere praticata con grande successo sulle strade militari delle nostre valli (se venissero chiuse al traffico motorizzato), e il down-hill, a cui riservare tracciati appositi, seguendo la positiva esperienza avviata a Prali sugli impianti della società Nuova 13 laghi.

Riteniamo che, partendo da questi spunti di riflessione, possano essere elaborate anche alcune proposte concrete da sottoporre agli enti territoriali (la Provincia si era ad esempio già impegnata pubblicamente ad un confronto progettuale) per ridare spazio e “respiro” all’ attività escursionistica nelle nostre valli e contemporaneamente ridare slancio alla ricerca di un diverso modello di gestione della montagna che unisca fruizione non distruttiva e sostenibilità anche economica per chi continua a viverci e presidiarla.

Sottoponiamo perciò alla discussione di tutti i soci delle associazioni che fanno parte di Noi nelle Alpi alcuni possibili obiettivi su cui aprire un più ampio confronto a partire dal problema della salvaguardia e valorizzazione della rete escursionistica, con il proposito di arrivare a evento pubblico dedicato alla fruizione non motorizzata della montagna e dei sentieri :
  • Moratoria sull’autorizzazione da parte dei comuni di nuovi permessi per gare motoristiche e per il transito sui sentieri di moto e quad.
  • Revisione dei percorsi già autorizzati , in particolare nei casi in cui si sovrappongono a sentieri di rilevanti interesse storico/turistico o a percorsi tracciati per attività escursionistica
  • Definizione di forme per la pratica di attività motorizzate con minore impatto sull’ambiente e sul turismo escursionistico (piste riservate in aree ristrette e prive di sentieri, ecc.)
  • Istituzione di un tavolo comune tra tutti gli enti e gruppi interessati per la programmazione annuale degli interventi di manutenzione e ripristino dei sentieri
  • Rapida ultimazione del Catasto dei sentieri in corso di redazione da parte dell’ IPLA
  • Verifica della possibilità di affidamento della manutenzione dei sentieri di maggior interesse storico/turistico (Glorioso Rimpatrio, Plaisentif, GTA…..) a cooperative locali
  • Revisione degli emendamenti apportati alle normative regionali (comma 4 art. 11 L.R. 32/1982 e comma 6 art. 2 L.R. 45 /1989) con il Collegato alla finanziaria 2011 (necessità per i sindaci di un parere vincolante regionale per interdire al traffico strade di loro competenza e possibilità per i clienti di agriturismo di raggiungerli con mezzi motorizzati, magari solo per un caffè).
  • Definizione di alcuni “progetti di gestione sostenibile” ad esempio per la strada dell’ Assietta, per la pista del Prà, per il coordinamento delle navette e bus tra Pragelato e la Val Troncea
  • Utilizzo di una quota dei 40 milioni di euro gestiti dalla Fondazione Postolimpico per una riqualificazione dei sentieri escursionistici delle Montagne Olimpiche.
  • Creazione di posti tappa sui percorsi di trekking più giorni, e di altre strutture ricettive (ad esempio rifugi escursionistici) al servizio del turismo non motorizzato, per creare immediate opportunità economiche e di lavoro.
Sarebbe infine opportuno verificare la possibilità di un incontro, magari a carattere di “festa” , tra i soci di tutte le associazioni di Noi nelle Alpi per consentire la reciproca conoscenza e la capacità di lavorare insieme .


martedì 11 ottobre 2011

Il comitato Provinciale acqua bene comune scrive ai sindaci dell'ATO perchè si attuino gli esiti del referendum sull'acqua e si riduca la tariffa della quota relativa al capitale investito

Riduzione della tariffa idrica in adempimento dell’esito del referendum abrogativo della quota relativa alla “remunerazione del capitale investito” nella tariffa del  Servizio Idrico Integrato
Come è noto, il referendum popolare svoltosi il 12-13 giugno 2011 ha abrogato il comma n. 1 dell’articolo 154 del Decreto Legislativo n. 152 /2006 in base al quale la tariffa del Sistemo Idrico Integrato  doveva comprendere anche la “remunerazione del capitale investito”.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 26 del 2011 nel dichiarare ammissibile il quesito referendario in merito, ha anche dichiarato che l’abrogazione della norma in  questione è direttamente applicabile, è quindi immediatamente operativa senza bisogno di nessun altro intervento legislativo o ministeriale.
La riduzione della tariffa decorre dal 20 luglio 2011, data di pubblicazione del risultato referendario sulla Gazzetta Ufficiale n. 167.
Con la presente, chiediamo  all’ATO3 e a tutti i Comuni che ne fanno parte, di dare piena, corretta e tempestiva attuazione all’esito referendario e di eliminare dalla tariffa la quota relativa alla ”remunerazione del capitale investito”.
Gradiremmo ricevere una cortese rassicurazione in merito.
                   Il Comitato Provinciale Acqua Pubblica di Torino e Pinerolo

lunedì 10 ottobre 2011

Economie solidali del Pinerolese: Società Mutua Pinerolese. Intervista al Presidente Federico Ferro

Iniziamo con questo articolo un viaggio tra i soggetti "dell'economia solidale" del territorio Pinerolese per dare visibilità alle esperienze attive ed anche per stimolare la conoscenza reciproca tra le varie realtà. Riteniamo infatti importante favorire, per quanto possibile, conoscenza e relazioni, fino ad un possibile incontro, tra i vari soggetti di questo settore che permetta per lo meno uno scambio di informazioni sulle attività di ognuno.

Il nostro viaggio inizia con una delle più antiche e conosciute (a volte anche discusse) realtà solidali: il mutualismo. Oggi che il capitalismo della grande finanza e dei mercati globali mostra crisi profonde  e  lo Stato si sta ritirando dagli spazi che aveva occupato. Si profila una occasione storica per la rinascita del mutualismo. La prospettiva non è l’accettazione di minori garanzie né la sostituzione più o meno precaria dello stato che batte in ritirata, ma quella di dare dignità sia economica che politica alla capacità di autorganizzazione. Sembra che anche il sindacato (vedasi ultimo dibattito alla festa della Fiom a Torino) stia cercando di  superare una antica frattura culturale con il movimento delle mutue proponendosi per lo meno in un dialogo con le società mutualistiche fino a poco tempo fa impensabile.  
A Pinerolo è presente la Società Mutua Pinerolese che è una Società di Mutuo Soccorso che si propone  di rilanciare la mutualità volontaria, tipica delle Società di Mutuo Soccorso del 1800 (un patto di solidarietà tra gli aderenti, non un contratto assicurativo).  
Intervista a Federico Ferro Presidente della Società Mutua Pinerolese (SMP)
’ un patto di solidarietà, e non un contratto assicurativo, a legare gli aderenti.
E’ un patto di solidarietà, e non un contratto assicurativo, a legare gli aderenti.

Come, e su quali basi, è nata la Società Mutua Pinerolese?
Nell’ultimo decennio del ‘900 lo stato sociale e la sanità pubblica cominciano a tagliare e a ridurre alcuni servizi. In questo nuovo contesto le Società di Mutuo Soccorso del pinerolese, riunite nella omonima Consulta, decidono di riprendere l’originaria attività mutualistica, dapprima con una convenzione col Consorzio Mutue di Novara, costituendo la “Società Mutua Pinerolese” con il compito di fornire servizi integrativi al Servizio Sanitario Nazionale.
È stata costituita l’11 gennaio 1996 e dal 2005 opera in totale autonomia.

Il sindacato è nato dal movimento mutualistico, il quale successivamente ha avuto una progressiva eclisse, ma qual è la differenza forte fra il sindacato e il mutualismo?
Storicamente le società di mutuo soccorso sono state le prime forme di organizzazione autogestita dalla classe lavoratrice.
Attualmente si interessano di ambiti diversi. Il sindacato rappresenta e contratta mentre il mutualismo gestisce servizi.

Le società di mutuo soccorso, quindi, facevano parte di quello che oggi fa il welfare state… cosa fate?
In origine le società di mutuo soccorso erano tra le poche realtà che si occupavano del benessere dei cittadini in quanto non esisteva ancora l’attuale welfare. Oggi le mutue sanitarie integrano e completano i servizi del welfare state.

Come funziona, quanti sono gli iscritti, quali servizi offre?
Chiunque si può iscrivere, si diventa Soci pagando una quota annuale che varia in base ai servizi richiesti, che meglio rispondono alle proprie necessità. Essenzialmente prestazioni di tipo sanitario ad integrazione di ciò che il Servizio Sanitario Nazionale non riesce a soddisfare.
Attualmente gli iscritti sono circa 2000.
Garantisce diverse prestazioni:
- rimborsi per spese sostenute per visite, analisi e ticket;
- rimborsi per ricoveri o interventi a pagamento e diarie per ricoveri in strutture pubbliche;
- assistenza in ospedale e a domicilio;
- rimborso parziale di viaggi in ambulanza;
- tariffe convenzionate con alcuni studi dentistici.

L’età media degli iscritti è piuttosto alta quali sono le opportunità che il mutualismo potrebbe creare per le nuove generazioni?
Si sono studiate negli anni alcune forme di assistenza rivolte alle giovani famiglie, con delle tariffe scontate in base al numero dei componenti e una quota molto bassa per i bambini fino agli 11 anni. Per le nuove generazioni la spinta ad iscriversi alla società di mutuo soccorso arriva dal sempre maggiore peso che ha la spesa sanitaria sul bilancio personale. I servizi che offriamo diventano sempre più utili se si pensa alla possibilità di avere un rimborso delle spese sanitarie sia nel pubblico che nel privato o ancora tariffe agevolate per le cure dentistiche.

Qual è il futuro della vostra esperienza, pensate sia possibile un welfare radicalmente autogestito, ovviamente a fronte del fatto che le risorse che oggi sono drenate a favore dello Stato passino alle mutue?
Nel prossimo futuro è possibile che l’integrazione al welfare statale sia sempre maggiore e gestita anche da realtà quali le mutue. In particolare l’assistenza domiciliare in collaborazione con le istituzioni locali. Le mutue non vogliono sostituirsi alla gestione pubblica che è garanzia di universalità, ma solo integrarla.

Eppure le mutue potrebbero essere importanti nella battaglia per una riforma del welfare. La politica in generale invece di accettare la sfida e puntare sull’autogestione, continua a difendere la logica del welfare statale… c’è una soluzione a questa eterna diatriba?
Riteniamo che le difficoltà della finanza pubblica portino naturalmente all’integrazione dei due modelli. Ci sono segnali di forte apertura nella cultura politica e un inizio di apertura seppur limitato nel mondo sindacale.

Uno dei problemi sta forse nel fatto che, nella storia politica del nostro paese il concetto autogestione e stato marginalizzato… perché?
Dopo la 1° guerra mondiale nei grandi stati europei Francia e Germania le Società di Mutuo Soccorso si svilupparono grandi mutue nazionali che gestivano il servizio sanitario nazionale, in Italia la politica del fascismo distrusse le Società di Mutuo Soccorso in quanto strumento di democrazia. Le scelte successive furono obbligate.


sabato 8 ottobre 2011

Sabato 22 ottobre Linux Day 2011 anche a Pinerolo


Logo Linux Day 2011

Il  Linux Day  è la  giornata  nazionale dedicata a Linux ed al software libero. 
Tutti i dettagli sono su http://www.linuxday.it

Quando?
 Il 22 ottobre, dalle 9:30 alle 17 circa

Dove?
 A Pinerolo, in via Brignone 9, presso i locali del Museo di Arti Preistoriche.

Cosa?
Ci saranno conferenze divulgative sul software libero ed argomenti attinenti, conferenze più tecniche per gli addetti ai lavori e la possibilità di farsi installare Linux sul proprio PC, fisso o portatile.  Programma provvisiorio.

Quanto?
Tutto gratis ed aperto al pubblico.


venerdì 7 ottobre 2011

Corso per custodi di semi e autoproduzione di sementi da orto



Il CRAB  organizza – in collaborazione con il CRA-Unità di Ricerca per l’Orticoltura di Montanaso Lombardo (LO) – un corso di formazione per agricoltori custodi e per l’autoproduzione di sementi da orto, che si terrà il 22 e il 23 novembre 2011, presso la sede operativa del Centro, sita a Bibiana (TO) in Via San Vincenzo 48.  Il Corso è rivolto a tutti coloro che da tempo coltivano varietà locali conservandole e salvaguardandole dal rischio di erosione genetica, e per chi intende diventare Agricoltore Custode di biodiversità del Piemonte. La partecipazione al corso è gratuita, previa registrazione obbligatoria, entro il 12 novembre.
Per ulteriori informazioni scrivere a info@ilcrab.it, mentre il programma del corso è consultabile scaricando la locandina

sabato 1 ottobre 2011

1-7 ottobre 2011 - Settimana Vegetariana Mondiale

Anche quest'anno viene organizzata a livello internazionale dall'1 al 7 ottobre la Settimana Vegetariana Mondiale, con lo scopo di informare le persone sulla scelta di escludere ogni ingrediente di origine animale dalla nostra alimentazione e da tutto il resto della nostra vita.
Il sito ufficiale della Vegetarian Week è www.VegetarianWeek.org: lì si possono vedere i vari eventi organizzati in varie parti del mondo, mentre qui in questa pagina sono elencate le iniziative proposte per l'Italia.
Ogni iniziativa in aggiunta a queste va benissimo: qualsiasi idea utile vi venga in mente per diffondere la scelta vegan, mettetela in atto, e se volete segnalatela al sito della Vegetarian Week sopra citato. In particolare, le associazioni che volessero aderire sono invitate a mandare una mail di adesione al sito della Vegetarian Week!
La raccomandazione importante è di intendere in questo caso la parola "Vegetariana" in senso di "Vegetariana stretta" e quindi organizzare le iniziative in modo che se ci sono assaggi di cibo questi siano 100% vegetali, perché le galline, i pulcini, le mucche e i vitelli, che muoiono per la produzione di uova e latte, vanno difesi come qualsiasi altro animale. In fondo a questa pagina elencheremo dunque tutte le iniziative sul tema, purché escludano in qualsiasi modo il consumo, oltre che di carne e pesce, anche di latte, latticini, uova.

Perché partecipare

Dato che il primo ottobre è già da anni la "Giornata Vegetariana Mondiale" e il 4 ottobre è la "Giornata Mondiale per gli Animali", questa prima settimana di ottobre ben si presta allo scopo, e organizzare degli eventi informativi sulla scelta veg in varie città d'Italia e in altre città del mondo, in contemporanea, dà più forza e più efficacia alle iniziative.
Partecipare è molto facile, quindi chiunque può farlo, proponiamo vari modi alla portata di tutti, sia che siate da soli che in un gruppetto di attivisti. Val davvero la pena di farlo, leggete come!