A disposizione ci sono 763,56 kmq di tetti e 286,32 kmq di facciate. Dagli edifici italiani si potrebbe ottenere il soddisfacimento del 45% del fabbisogno di energia elettrica ad affermarlo sono stati i rappresentanti di Confedilizia, in audizione in commissione Ambiente alla Camera. "Tutti i tetti ed anche le facciate degli edifici devono essere ricoperte di fotovoltaico – afferma l'associazione, citando uno studio dell'Agenzia internazionale per l'energia -.
La stima potenziale per l'Italia parla di un'area disponibile per inserire i pannelli fotovoltaici pari a 763,56 kmq di tetti, senza contare i 286,32 kmq di facciate". "Facendo ciò si avrebbe una produzione di fotovoltaico pari al 45% - ossia 126 terwattora - dei consumi elettrici nazionali".
Quasi la metà del fabbisogno elettrico italiano potrebbe quindi essere soddisfatto dai palazzi trasformati in centrali di energia pulita. Per raggiungere questi obiettivi, Confediliza ha avanzato delle proposte. Innanzitutto sono necessari sia la creazione di una filiera italiana per la produzione dei pannelli e degli accessori, che un sistema di incentivazione per l'integrazione negli edifici, anche su parti comuni come condomini, con la possibilità di consentire la realizzazione ai singoli.
Infine Legacoop - anch'essa in audizione in commissione – ha affermato l'idea di lasciare che si possano formare cooperative con aggregazioni di cittadini per rendersi autonomi dal punto di vista energetico, partecipando alla costruzione degli impianti. Vanni Rinaldi, responsabile dell'ufficio nuove tecnologie ed energia, ha infatti ricordato che Legacoop ha avviato, nel 2008, il programma "Cooperambiente: cooperare per l'ambiente", finalizzato a favorire e diffondere tra le cooperative ed i loro soci tutte le best practice per risparmiare energia, ottimizzando i consumi e utilizzando energie rinnovabili.
Fonte: EdilOne
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