1) incontro con produttori della zona che ci hanno contattato via mail
3) nel pinerolese ci sono moltissimi produttori sopratutto giovani che
stanno iniziando o hanno iniziato una attività produttiva in agricoltura
che ci richiedono un sostegno attraverso l'acquisto dei loro prodotti.
Sono produttori che il più delle volte praticano una agricoltura sana,
biologica certificata e non, che hanno pratiche e convinzioni fortemente
legate alla sostenibilità ambientale e sociale. Alla maggior parte di
loro dobbiamo rispondere in maniera negativa perchè abbiamo già dei
fornitori e i nostri acquisti sono esigui anche per i fornitori che già
abbiamo.
E' anche vero che coloro che ricevono le mail del nostro GAS sono almeno 4
volte di più dei gasisiti che acquistano abitualmente, in alcuni
acquisti anche di prodotti locali addirittura 10 volte di più. Come Gas
credo che dobbiamo far notare a tutti coloro che sono iscritti alla
mailing list che se hanno richiesto di essere iscritti è perchè in
qualche modo sono interessati alle proposte e alla "filosofia" gasista:
che non è solo poter soddisfare il bisogno di un acquisto di cibo e
altro (food e non food buono, sano, e giusto) ma anche quello di far
emergere un'economia locale di territorio, di filiera corta, tesa a
favorire la cooperazione tra produttori nonchè tra gli stessi ed i
consumatori (consum-attori). I gas promuovono quindi queste pratiche che
sono parte essenziale dell'economia così detta "solidale".
Dobbiamo
iniziare con gli iscritti alla mailing list un dialogo, far capire loro
che se vogliono veramente essere solidali, affiancare la filosofia
gasista o almeno ambiscono ad azioni solidali, in qualche modo gli si
richiede di superare la condizione attuale di spettatori ed entrare a
piccoli e magari pochissimo impegnativi in questo favoloso mondo
dell'economia solidale.
Credo ad esempio di fronte ad un impegno di una
buona parte di coloro che ricevono questa mail di eseguire un ordine
quindicinale e/o settimanale via mail (ad es, frutta e verdura), con i
produttori locali si potrebbe mettere a progetto un sistema di
consegne dei prodotti a domicilio con costi contenuti.
E sarebbe già un
primo modo di dare prospettiva ad almeno 2 giovani produttori locali. Ma
ci sono e si possono inventare anche moltissimi altri modi che
richiedono un minimo sforzo ma danno una mano a coloro che non solo ne
hanno bisogno ma si meritano di averla per il rispetto che hanno nei
confronti della terra e delle relazioni umane.
Si può fare? Ne possiamo discutere? Ci sono idee in merito? Che ne pensano gli iscritti a questa mailing list? Facciamo un questionario e poi partiamo con un progetto? Che ne dite?
Si può fare? Ne possiamo discutere? Ci sono idee in merito? Che ne pensano gli iscritti a questa mailing list? Facciamo un questionario e poi partiamo con un progetto? Che ne dite?
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