Cari tutti
stavolta il verbale è un po’ lungo, ma è stato un incontro denso!
Nell’intento di consentire di districarsi anche a chi non c’era, è molto dettagliato. Si parla di energia, di cibo, di vestiti, di alcuni eventi con altri GAS e di come vogliamo lavorare insieme...
Chiunque rilevi la necessità di integrazioni o modifiche, è pregato di farle.
1) Giovanni Papa - che fa parte del GAS Val Pellice e di una cooperativa sociale che intende avviare un’attività di produzione agricola presso la struttura di Villa Olanda - ha partecipato alla nostra riunione per presentare una sua proposta relativa all’acquisto di energia elettrica. Avendo scoperto che esiste una società cooperativa di Ivrea - l’AEGcoop - che si occupa di distribuzione dell’energia elettrica e del metano nella zona di Ivrea e Torino, propone che i diversi gasisti si associno; Papa segnala che questa cooperativa - oltre a consentire ai clienti-soci di risparmiare e di ridistribuirsi gli eventuali utili - può creare nuovi posti di lavoro (dai suoi calcoli sarebbero 4 posti di lavoro a tempo pieno ogni 2000 nuovi clienti).
L’assemblea si riserva di approfondire la questione reperendo maggiori informazioni (che società è? Da quali fonti ricava l’energia che vende?) per capire meglio come lavora, se è coerente con i principi che il GAS segue in genere e se può diventare un’alternativa agli attuali fornitori.
Paolo precisa che i progetti nazionali GAS relativi al rifornimento di energia (di cui è al corrente avendone seguito lo sviluppo anche durante il convegno nazionale GAS/DES dell’Aquila) sono per ora fermi per diversi problemi tecnici e amministrativi.
Si decide di reperire maggiori informazioni sia attraverso il sito internet della AEGcoop (anche se pare non contenga molti dettagli), sia attraverso il GAS di Ivrea, che potremmo incontrare a Torino il 19 e 20 novembre, in occasione dell’evento descritto in seguito.
2) Francesco illustra gli esiti della ricerca condotta sulla possibile fornitura di trote:
- il vivaio di Villafranca propone trote intere, non pulite, a 5€ al Kg; non è disposto a consegnarle al GAS, nè a venire alla riunione a fare una presentazione della propria attività
- il laghetto di Villar Pellice propone trote a 6,50€ circa; i pesci vengono puliti; sono disposti ad organizzarsi per riuscire a trasportarli a Pinerolo e sono interessati a presentare la loro attività ed i loro prodotti, purchè avvenga un mercoledì sera.
La preferenza va quindi al laghetto di Villar Pellice.
Si decide di organizzare la serata di presentazione per il 14 dicembre (prima di quella data il mercoledì sera non ci sono spazi liberi allo Stranamore)
3) Elena illustra i prodotti tessili finora esplorati per un possibile acquisto: oltre a Made in NO, produttore di biancheria intima di cotone biologico da cui abbiamo già acquistato lo scorso anno con soddisfazione, possiamo valutare l’acquisto di indumenti di cotone biologico della Be cotton.
Filiera: L’azienda è composta da diversi piccoli laboratori della zona del biellese, che lavorano in filiera: il cotone viene acquistato dal consorzio svizzero BioRe, che commercializza dei filati di cotone prodotto in India e Tanzania rispettando i criteri della coltivazione biologica e del commercio equo e solidale (trattamento corretto dei lavoratori) e, in sequenza, diversi laboratori si occupano di: costruire il tessuto di maglia; costruire i modelli; tingere i tessuti (non vengono usate tinte naturali per la loro scarsa stabilità ai lavaggi, ma l’azianda che tinge ha il certificato Oecotex, che garantisce l’assenza di sostanze nocive, utilizzate nei comuni processi di colorazione industriale, nel corso della lavorazione) e confezionare i capi. La cooperativa sociale Raggio verde si occupa del progetto nel suo insieme e della logistica.
Costi: La Be cotton prevede uno sconto del 20% sul prezzo di listino per i GAS.
La responsabile dell’azienda ha spiegato che l’aumento considerevole dei prezzi dallo scorso anno è legato all’aumento dei costi delle materie prime registrato ad agosto. Poichè l’azienda aveva bisogno di cotone e non ha grande potere contrattuale, è stata costretta ad acquistare, tra l’altro un grande quantitativo, ai prezzi imposti dal mercato. Avendo pochissimo margine di guadagno sui prodotti, sono stati costretti a trasferire l’aumento di costi sull’aumento di prezzo del capo finale. Pensano di poter acquistare le prossime forniture a costi inferiori, essendo nel frattempo scesi i prezzi, e di poter riabbassare i costi dei capi che produrranno successivamente.
Al momento, confrontando un capo analogo prodotto da Becotton e da Made in NO, Becotton è più costoso di circa il 20%.
E’ possibile ordinare i capi di abbigliamento solo se già disponibili in magazzino. Dunque occorre scegliere i prodotti guardando il catalogo fotografico www.becotton.com (sapendo che i prezzi saranno scontati del 20%) e poi verificare quali taglie e colori sono disponibili di quel capo. La Becotton offre le informazioni in modo separato ed organizzate in modo tale da non rendere semplice la loro associazione, ma se l’acquisto interessa si cercherà di costruire un file unico che permetta di scegliere ed ordinare agilmente.
La Becotton è disponibile ad inviare un campione dei loro prodotti per poterne prendere visione direttamente.
Non è chiaro quanti nel GAS avvertano l’esigenza di acquistare capi di abbigliamento di questo tipo, ma si decide di procedere così: si chiede alla Be cotton di inviare qualche capo di abbigliamento che consenta di vedere: tipi di tessuti, modelli, colori e taglie diversi tra loro.
Dopo averli visti direttamente si deciderà se aprire un ordine.
Nel frattempo verrà comunque aperto l’ordine Made in NO.
Alcuni segnalano interesse per dei capi in lana. Viene citato un laboratorio cooperativo di Briançon di cui alcuni di noi hanno visto i prodotti in occasione di fiere varie, così come una fiera annuale del filato che si tiene a Collegno, che potrebbe essere una buona occasione per conoscere produttori. Non si decide nulla al riguardo.
4) Paolo ricorda l’iniziativa della Provincia finalizzata all’incontro GAS-produttori agricoli della provincia di Torino “La borsa e i valori” che si terrà il 19-20 novembre.
Si sono iscritti diversi produttori agricoli (anche del nostro GAS), molti GAC ed alcuni GAS.
Sarà l’occasione per conoscere altri GAS ed altri produttori agricoli e per approfondire insieme alcuni temi. Inoltre verranno organizzate iniziative per illustrare cos’è un GAS e come funziona per i cittadini che desiderano farne parte o attivarne uno. In allegato al verbale troverete il volantino dell’evento.
In relazione con quell’evento, in cui i GAS si confronteranno anche tra loro su alcune questioni relative il rapporto coi produttori agricoli, Silvia illustra la scheda di valutazione dei produttori, su cui GASTorino sta lavorando per aiutare i GAS a confrontarsi con i produttori. Nella riunione è circolata la scheda elaborata finora ed un’altra più raffinata e complessa costruita dall’AREGAI, ma si è deciso di approfondirla in una riunione apposita.
Paolo ha iscritto il nostro GAS all’evento del 19-20 novembre; questo implica l’apparire nel catalogo dei GAS della provincia di Torino (che sarà stampato e distribuito in occasione dell’evento) e la disponibilità a collaborare con GasTorino nella gestione del banchetto GAS o delle iniziative annesse.
Nessuno segnala la propria disponibilità al riguardo e chi vorrà parteciperà a titolo individuale, come visitatore.
Silvia si è iscritta e parteciperà come produttrice.
5) Cogliamo l’occasione di quest’iniziativa e dei modi di coinvolgersi (o meno) del nostro GAS per discutere un po’ sul nostro funzionamento:
Da un lato si segnala che la scarsa disponibilità a partecipare attivamente (a quest’iniziativa come ad altre) è dovuta alla scarsa conoscenza delle stesse e soprattutto alla mancanza di una vera discussione e decisione comune sul cosa fare o non fare e come.
Paolo ricorda di aver sempre inviato a tutti le informazioni ed i documenti riguardanti qualunque iniziativa e lamenta piuttosto una scarsa disponibilità al coinvolgimento da parte dei gasisti, che non rispondono neanche alle richieste esplicite di collaborazione (tipo il questionario sul GAS che si è chiesto di compilare per aiutare la studentessa di Trieste, che ha ottenuto 5 risposte soltanto).
L’esito, frequentemente, è che in pochi (o a volte in uno soltanto) ci si fa carico di partecipare a riunioni con altri GAS, gestire iniziative, organizzarle etc.
Ragioniamo un po’ anche sulle riunioni: anch’esse poco partecipate sia dal punto di vista numerico (siamo sempre 15/20 su 80 iscritti al gasdotto), sia dal punto di vista della presa di parola e decisione (a volte non si capisce, ad esempio, se ai presenti interessi davvero acquistare i prodotti di cui si parla in riunione).
Secondo alcuni deve essere accettata la costante assenza di molti soci, fermo restando che le decisioni vengono ovviamente prese da chi partecipa alle riunioni.
Alcuni presenti ipotizzano che il calo di presenza sia dovuto al fatto che ci si occupa troppo poco di conoscere nuovi produttori e ci si dedica troppo ad altre questioni, che non facevano parte dell’obiettivo con cui il GAS è nato (ma non è emerso nella riunione quali siano), oppure che le varie questioni sono già state affrontate sufficientemente e che dunque sembra ridondante approfondirle ancora (ad esempio i criteri per la scelta dei produttori, che sono già in parte molto chiari).
Si evidenziano anche due ipotesi opposte: che abbiamo già i fornitori dei prodotti di base necessari e che dunque non siano più necessari molti incontri con produttori nuovi; oppure che invece si debba continuare ad esplorare il territorio per conoscere le varie realtà produttive, anche se poi si decidesse di non acquistare tutto ciò che viene presentato.
Qualcuno segnala tra le ragioni di scarsa partecipazione anche l’inconcludenza delle nostre riunioni: frequentemente dopo la presentazione di un produttore tutto viene lasciato cadere e non si decide nulla; anche perchè nelle riunioni si sommano troppe questioni da affrontare: presentazioni di prodotti, proposte di iniziative cui partecipare, problemi logistici, confronto su questioni più generali.
Abbiamo ipotizzato alcune modalità che ci potrebbero aiutare a lavorare meglio insieme:
- Differenziare gli incontri in cui si invitano dei nuovi produttori da quelli in cui ci si dedica all’approfondimento di questioni GAS (ad es. come si scelgono i prodotti da cercare e come si valutano i produttori..)
- organizzare incontri di durata inferiore (dalle 21 alle 23) in cui affrontare poche cose con il giusto tempo
- stabilire un giorno mensile fisso per le nostre riunioni, in modo che ciascuno possa tenerlo presente per programmare altri impegni (tendenzialmente sarebbe il martedì, che non sollevava problemi per nessuno dei presenti; se qualcuno degli assenti volesse partecipare e non potesse il martedì, lo può segnalare e troveremo un’altra soluzione)
- trasformare la mailing list esistente in una aperta, in cui circolino direttamente le richieste e le proposte di ciascuno e le risposte che gli altri gasisti danno; potrebbe essere usata anche nei giorni dopo l’incontro con un produttore per condividere valutazioni e domande che sono sorte al di fuori dell’assemblea
Per aiutarci a lavorare nelle riunioni emerge anche la proposta che, almeno sui temi impegnativi, vengano costruiti sottogruppi - in base alla competenza, all’interesse e alla disponibilità - che potrebbero farsi carico di raccogliere le informazioni ed elaborarle già un po’, in modo da presentare all’assemblea dei materiali che consentano di discutere più proficuamente e prendere insieme delle decisioni. (Un po’ il lavoro che fanno già i referenti sui singoli prodotti, ma allargato anche ad altre questioni più trasversali)
Paolo segnala il convegno finale dell’iniziativa “La filiera corta che vorrei..” che si terrà il 3 dicembre al museo del Gusto di Frossasco, che doveva essere organizzato entro il mese di dicembre a chiusura del progetto finanziato dalla Regione. Programma di massima:
-ore 9,30 - presentazione del convegno da parte del gas pinerolo stranamore con proiezione di un filmato che riassume gli 8 incontri che abbiamo tenuto sul tema della Filiera corta che vorrei...
-ore 10,00 Dibattito sul ruolo della filiera corta in agricoltura (interventi di istituzioni e organizzazioni agricole).
-ore 13,00 Pranzo preparato con i prodotti dei nostri produttori
-ore 15,30 I GAS l'economia solidale e la filiera corta - Incontro dibattito tra gas nonchè eventuali realtà solidali del pinerolese e non solo
-ore 10,00 Dibattito sul ruolo della filiera corta in agricoltura (interventi di istituzioni e organizzazioni agricole).
-ore 13,00 Pranzo preparato con i prodotti dei nostri produttori
-ore 15,30 I GAS l'economia solidale e la filiera corta - Incontro dibattito tra gas nonchè eventuali realtà solidali del pinerolese e non solo
Sul sito del GAS troveremo il programma dettagliato.
Per quanto riguarda il pane presentato da Heritier nell’incontro di settembre, non si capisce quante persone sarebbero disponibili ad acquistarlo con regolarità, nè sono chiare le condizioni alle quali il panificatore è disponibile a rifornire il GAS. Si decide quindi che verrà ricontattato (da Dario?) perchè nel prossimo incontro si possano comunicare le sue condizioni ed il GAS possa valutare se può far partire un ordine.
Silvia segnala la disponibilità, anche per quest’anno, di alcuni capponi forniti dalla contadina dell’anno passato.
Operativamente dunque abbiamo un autunno ricco di appuntamenti:
Il 19 e 20 novembre 2011 a Torino per “La borsa e i valori” (ci si va come visitatori singoli); occasione per conoscere produttori, ma anche altri GAS più o meno vicini.
Il 3 dicembre 2011 al Museo del Gusto di Frossasco dalle ore 9,30 alle ore 17,30 per il convegno finale del ciclo “La filiera corta che vorrei..” (anche lì, partecipazione singola; se qualcuno è disponibile a collaborare logisticamente, contatti Paolo, Andrea o Dario e lo segnali)
Il 6 dicembre 2011 alle 21 avrà luogo la nostra prossima riunione: ci incontriamo per approfondire ancora un po’ la riflessione sui criteri di scelta che si possono adottare per scegliere prodotti e produttori. Utilizzeremo le schede su cui ha lavorato finora il GASTorino - che inviamo già ora in allegato - e cercheremo di portare delle riflessioni già elaborate che ci aiutino a discuterne concretamente tra di noi.
Il 14 dicembre 2011 alle 21 ci incontriamo con il produttore di trote di Villar Pellice per conoscere lui ed i suoi prodotti.
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