mercoledì 2 giugno 2010

Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo lancia la campagna "Cerca la Rotta"

Cerca-la-rottaDal Centro Nuovo Modello di Sviluppo è partito uno speciale invito ad aderire a dei gruppi di discussione con lo scopo di trovare insieme soluzioni concrete alla crisi economica, sociale ed ambientale. I gruppi, formati da chiunque vorrà partecipare, si riuniranno periodicamente e si scambieranno informazioni cercando una rotta da seguire nel modo più democratico possibile.
Il Centro Nuovo Modello di Sviluppo è un importante centro di documentazione ed informazione creato nel 1985 a Vecchiano (Pisa).
Il Centro, coordinato da Francesco Gesualdi, è nato per analizzare le cause profonde che generano emarginazione ed impoverimento nella società odierna e per definire nuove formule economiche capaci di garantire a tutti gli esseri umani la soddisfazione dei propri bisogni nel rispetto dell’ambiente.
Molte sono le pubblicazioni divulgate, ad esempio le utilissime guide: Guida al Consumo Critico; Guida al Vestire Critico; Guida al Telefono Critico; Guida al Risparmio Responsabile.
La sfida lanciata di recente da Francesco Gesualdi è dimostrare che sarebbe possibile coniugare sobrietà e stili di vita sostenibili con piena occupazione e sicurezza per tutti semplicemente riorganizzando l’economia e la società e capovolgendo il nostro modo di concepire il rapporto con la natura, i rapporti sociali, il lavoro, la tecnologia, il mercato, il benessere.
Le proposte di cambiamento, però, devono giungere dal popolo, dai cittadini. Secondo Francesco, infatti, tocca a noi tutti, senza distinzione di professione, titolo di studio, provenienza culturale e politica, trovare una nuova idea di società e tracciare un percorso per farla avanzare. Perché non delegare questo studio agli economisti, gli specialisti del settore?
Gli economisti – precisa Gesualdi – sono troppo intrisi di cultura mercantile; inoltre, delegare agli economisti è pericoloso perché così facendo si nega la democrazia. Al mondo d’oggi niente influenza la nostra vita quotidiana più dell’economia e niente è posto fuori dal nostro controllo più dell’economia: difatti il potere oggi non appartiene al popolo, ma ai mercanti e ai finanzieri”.
Ripensare l’economia e la società è un compito che possiamo assumerci e che richiede solo chiarezza politica. Fortunatamente non si parte da zero: alcuni hanno già riflettuto e scritto in proposito ed altri hanno sperimentato su piccola scala. Ma come rendere possibile tutto questo, come mettere in contatto tante persone e tante realtà diverse sparse in tutta Italia?
Francesco ha avuto l’idea dei gruppi di studio: aggregazioni di poche persone che individuano le questioni cruciali, le affrontano ed ipotizzano soluzioni applicabili a piccola, media e grande scala. Secondo lui dovrebbero essere centinaia, migliaia, trasversali e diffusi su tutto il territorio e dovrebbero ritrovarsi due o tre volte al mese per discutere una traccia condivisa a livello nazionale. Perciò invita chiunque voglia partecipare al progetto a comunicarlo al Centro, scrivendo un messaggio a gruppidistudio@cnms.it.
Finora hanno aderito una quarantina di gruppi sparsi in varie parti d’Italia, e gli argomenti di discussione proposti sono stati vari, ad esempio: “C’è ancora spazio per la crescita?”; “Le paure sociali che ci tengono legati alla crescita: come superarle?”; “Economia pubblica: quali funzioni, quali produzioni, quali livelli organizzativi, quale ruolo della comunità?”
La strada da fare è ancora lunga, ma se il progetto dovesse avere successo potrebbe rappresentare una rinascita della vera politica in un’Italia in cui sempre di più le decisioni importanti sono prese da poche persone che raramente hanno a cuore gli interessi dei cittadini e dell’ambiente.
La conversione ecologica potrà affermarsi solo se apparirà socialmente desiderabile” (Alex Langer).
[ articolo tratto dal sito OKambiente]

Nessun commento:

Posta un commento