martedì 26 giugno 2012

Dire Fare Eco Solidale - Resoconto sintetico della riunione di valutazione e bilancio della manifestazione


Tutti gli interventi hanno espresso una valutazione nel complesso decisamente positiva della manifestazione, sia per la sua capacità di suscitare interesse e partecipazione, sia per la qualità della proposta che è riuscita a coniugare aspetti intellettuali e aspetti esperienziali. Il giudizio positivo spesso è sostenuto sia da riscontri di tipo economico (soddisfazione dei venditori, nonostante la pioggia ) sia da un’analisi del tipo di partecipazione che si è rilevata: non passiva e superficiale (modello “mostra dell’artigianato”), fatta da curiosi che osservano distrattamente, ma interessata e attiva, costituita da persone competenti che vogliono conoscere e capire.
Positiva anche la valutazione che si è data della collocazione in Piazza S. Donato e vie adiacenti, collocazione che da un lato ha permesso di dare visibilità alla manifestazione, e dall’altro, grazie alla concentrazione di tutte le attività in un’unica zona, ha generato un clima gradevole, ricco di stimoli e di energie,  di scambi e contatti,  come se si trattasse di un vero e proprio “villaggio”
Criticità
Le criticità che sono emerse riguardano principalmente alcuni punti:
-          la comunicazione: alcuni hanno rilevato una insufficiente comunicazione dell’evento e comunque una  certa difficoltà a cogliere con chiarezza il senso complessivo e unitario della manifestazione; si è inoltre dedicata scarsa attenzione alle nuove forme di comunicazione (social network), strumento essenziale per coinvolgere i giovani.
-          L’organizzazione dei workshop: eccesso di offerta, soprattutto a volte collocata in orari infelici, che di fatto impediscono la partecipazione – necessità di un lavoro più approfondito di selezione e programmazione.
-          Alcuni rilievi riguardano aspetti di tipo logistico: collocazione degli stand, dimensione degli stand, mancanza di servizi igienici, assenza di un sistema centralizzato e riconoscibile per la gestione delle informazioni e della comunicazione.
-          Integrazione non sempre riuscita tra la dimensione “intellettuale” delle conferenze (alcune relazioni che si sono mosse in una dimensione puramente “accademica” senza riuscire ad entrare realmente in relazione con il pubblico) e il contesto (molto più ricco, fluido, aperto, fruibile). Da questo punto di vista sembra più adatta la dimensione del dibattito rispetto alla presenza di un unico relatore.
-          Necessità di un coinvolgimento maggiore e più preciso degli esercizi commerciali del centro storico.
-         Il rapporto con le istituzioni, in particolare con l’amministrazione comunale (ad eccezione della consigliera Agnese Boni delegata ai rapporti  associazioni), è stato limitato al momento formale dell’inaugurazione, senza un reale coinvolgimento, (a livello di ascolto, partecipazione, proposta) nella manifestazione.
Proposte
Infine sono emerse alcune proposte nella prospettiva di iniziare a progettare  la manifestazione del prossimo anno:
- coinvolgere sin dall’inizio, già nella fase di progettazione, un maggior numero di  associazioni;
 - creare un sito specifico DIREFARECOSOLIDALE come luogo di confronto, di memoria e di  elaborazione per il futuro;
 - realizzare una mappatura di tutte le associazioni che nel pinerolese lavorano nella prospettiva “eco  solidale” (mappa del mondo solidale pinerolese). Il primo passo in questa direzione dovrebbe  essere l’individuazione, attraverso un confronto aperto e comune, di una serie di criteri sulla base  dei quali costruire la mappa.

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