domenica 6 febbraio 2011

Presentata la campagna per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua

Accorpare la data di voto dei referendum sull'acqua alle prossime elezioni amministrative ed approvare in Parlamento l'emendamento al decreto 'milleproroghe' che sospende le scadenze del decreto Ronchi sui processi di privatizzazione. Sono le due richieste alle istituzioni lanciate dal comitato referendario 'Due si' per l'acqua bene comune', in occasione dell'apertura della campagna per i referendum in favore dell'acqua pubblica. Tra le altre iniziative annunciate, una manifestazione nazionale a Roma il 26 marzo, una campagna di autofinanziamento con banchetti ed eventi in tutta Italia, nei giorni 5 e 6 febbraio.

Nel corso di una conferenza stampa Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi, coordinamento di 48 associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale ha commentato:

Consegnare l’acqua al mercato dei privati è una sfida che non si deve perdere! Dobbiamo difendere i beni comuni essenziali alla vita da ogni forma di potere e dagli interessi di ogni tipo, a partire da quelli economici. La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili due dei tre quesiti referendari abrogativi della legge Ronchi sulla privatizzazione dei servizi idrici. Una buona notizia che premia quanti da anni si battono per non consegnare l’acqua - un bene comune indispensabile alla vita, un diritto fondamentale di ogni persona - alle speculazioni del mercato. Premia anche la straordinaria mobilitazione che ha portato alla raccolta di quasi un milione e mezzo di firme, senza altri appoggi se non quello della forza del movimento stesso”.

Il diritto umano all’acqua e all’igiene è fondamentale: sono 884 milioni le persone senza accesso all'acqua sicura, 2,6 miliardi (il 40% dell'umanità) senza igiene di base. Invitiamo Stati ed organizzazioni internazionali a destinare risorse finanziarie, abilità costruttive, tecnologie appropriate ai paesi impoveriti.
[articolo tratto dal sito del WWF]

Video della conferenza stampa torinese davanti alla rai


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