Il 23 febbraio il Consiglio comunale di Pinerolo, all’unanimità, ha modificato lo Statuto comunale dichiarando:
- che l’acqua è un diritto umano
- che il servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) sia un “servizio pubblico locale privo di valenza economica”
- che l’acqua non sia assoggettati ad alcuna privatizzazione per legge
- che sia eliminata la possibilità di fare profitto sulla gestione dell’acqua
- che l’acqua è un “bene comune” che deve essere garantito alle generazioni future.
Riteniamo la decisione del Consiglio comunale molto importante dal punto di vista politico e culturale perché indica l’obiettivo da perseguire nelle gestione collettiva dei “beni comuni”, cioè di quelle risorse indispensabili per la vita, come l’acqua, di cui non è possibile limitarne l’accesso Ringraziamo perciò i consiglieri che hanno, con il loro voto, deciso la modifica dello Statuto.
Presto un altro voto per l’acqua pubblica coinvolgerà i nostri concittadini: Tra il 15 marzo e il 15 giugno (probabilmente il 12 giugno) saremo chiamati a votare per abrogare la legge che consente di privatizzare il servizio idrico integrato in tutta Italia. A Pinerolo 3.500 cittadini hanno sottoscritto la proposta di referendum (in tutta Italia sono stati più di 1.400.000) e si dovrà perciò verificare la volontà popolare in materia. Acqua pubblica o privata?
In vista di questo appuntamento referendario il Comitato Acqua Pubblica di Pinerolo continuerà ad aggiornare i cittadini mediante gli organi di stampa, i tavoli informativi sui referendum e invitando i cittadini a visionare il sito www.acquapubblicatorino.org
Comitato Acqua Pubblica - Pinerolo
Pinerolo 25 febbraio 2011
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