Ci siamo ripromessi di seguire le discussioni sulle mense scolastiche di Pinerolo perchè gia in varie occasioni l'abbiamo ribadito riteniamo che le mense scolastiche dovrebbero fornire un cibo Biologico, ma anche locale a filiera corta (almeno per i prodotti localmente reperibili, non per le arance) in modo da garantire: una sana alimentazione, una buona sostenibilità ecologica e fornire sostegno all'agricoltura locale. Esperienze di filiera corta bio e quella di autogetione delle mense scolastiche sono ormai diffuse, l'autogestione permette a genitori e bambini di partecipare attivamente alla scelta del cibo. I comuni in questi ultimi anni "per economia di scala" ma forse anche per evitare "la fatica" di piu appalti in ogni scuola, procedono con bandi europei complessivi e ad ogni bando devono soccombere (viste le condizioni finanziarie) ad una minore qualità del cibo. È così difficile pensare a un’organizzazione che preveda piu bandi per le singole scuole? I tecnici comunali possono trovare soluzioni per fare in modo che queste cose si realizzino? Ritorneremo sull'argomento. Intanto riportiamo il resoconto che il libero comitato mensa di Pinerolo ha pubblicato sul suo sito.
20 novembre 2014 - ore 17.30
Sono presenti: assessore Clement, consiglieri di maggioranza e di minoranza, il dirigente Crepaldi, tecnici e funzionari del comune, nutrito gruppo di genitori, presiede la dottoressa Prompicai che dopo una breve presentazione dà inizio alla discussione.
L’assessore Clement interviene descrivendo il percorso che ha portato alla riunione delle III Commissione Consiliare, dalla sollecitazione dell’articolo sull’Eco del Chisone alla mobilitazione dei genitori, in riferimento alla revisione del contratto con l’azienda appaltatrice Euturist.
L’assessore Clement si dichiara disponibile a discutere le ragioni del malcontento. Le mense sono un tema centrale per l’amministrazione comunale per la tipologia d’utenza e per il peso nel bilancio comunale, con una dimensione degli impieghi intorno ai due mila euro annui. Vengono affrontati i punti sollecitati dai genitori negli incontri precedenti, successivamente integrati dal parere dei tecnici, e dai consiglieri. Il discorso continuerà naturalmente nella commissione mensa, per la quale sono prossime le condizioni per una sua convocazione.
- Trasparenza: la gestione della comunicazione non è sempre facile. Nella sezione mense sito web del comune si possono trovare tutte le informazioni.
- Ambientale: il problema della plastica. Solo in casi eccezionali viene usata la plastica nei centri di cottura. Il veicolato usa materiali reciclabili. Si cercherà di trovare soluzioni per ridurre l’utilizzo di stoviglie usa e getta.
- Pollicino e mense Nino Costa: la defezione di una sola persona compromette il servizio. Non si passerà al veicolato grazie al lavoro dei tecnici. Si tenterà di esternalizzare la gestione del centro di cottura Nino Costa alla Euturist e liberare personale per la Pollicino. Appena ci saranno notizie nuove saranno comunicate. Sarà comunque privilegiato il centro cottura rispetto al veicolato.
- sprechi e recuperi: a fronte di proposte sull’uso ‘intelligente’ degli avanzi, le risposte sono sempre negative. È necessaria la presenza di un abbattitore di temperatura e la situazione da gestire rimane complessa. Il comune disponibile a valutare altre opportunità.
- sperimentazione altre modalità di gestione: la proposta è interessante e merita approfondimenti, ma le dimensioni di Pinerolo la rendono difficile. Si lascerà a@ tecnici esporre la ‘quasi’ impossibilità del servizio gestito dei genitori. Studi di settore asseriscono che le dimensioni di Pinerolo renderebbero impossibile ogni tipo di gestione da parte di un associazione. Rischio sicurezza alimentare e conseguenze legali.
- menù: la tipologia dei menù è gestita dall’asl. Per verificare la quantità di cibo somministrato son stati attivati controlli degli iscritti al servizio. Sono state trovate 35 persone non iscritte che usufruiscono della mensa, la quali diminuiscono le quantità di cibo disponibile e non ultimo le entrate per le casse del comune. Sono stati trovati 8 casi di assenti che mangiavano alla mensa. La morosità è arrivata a toccare la cifra di 77mila euro, tra queste si contemplano abusi nell’utilizzo del sistema di pagamento, come le assenze lunghe non chiuse, a volte in buona fede altre invece no. Ad oggi morosità è scesa a 41mila euro, per un totale di 657 casinmorosi di cui 300 con debito superiore a 50 euro, le situazioni che non rientreranno saranno affrontati nei termini di legge.
- Bando e appalto: l’appalto sarà prorogato fino a giugno in cambio della reintroduzione dei cibi bio.
- Commissione mensa: sarà convocata al più presto
- Tariffe: si sottolinea la criticità delle fasce come attualmente gestite, oltre 33% degli utenti paga ultima fascia. L’amministrazione è contraria a fare parti uguali tra diseguali, ma si propongono correttivi. Si attende il nuovo ISEE, ed intenzione dell’amministrazione istituire più fasce, anche se diminuiranno ulteriormente le entrate non modificando quota massimale. Attualmente il disavanzo dell’esercizio delle mense è di 800 mila euro, dovuta alla previsione delle entrate ottimistica, di cui l’assessore si prende la responsabilità. Altra criticità che occorre affrontare è la riduzione per più figli che frequentano la mensa.
Interviene il dirigente dott. Crepaldi, è stato pubblicato il bando di gara. Sarà contrattata una proroga per espletare le procedure di assegnazione.
I genitori possono partecipare, purché abbiano l’organizzazione che rappresentano abbia le caratteristiche per partecipare ad un bando europeo di questo. Non viè un lotto inferiore ai 20mila euro, che si potrebbe scorporare, per permettere un affidamento diverso che non preveda una procedura di gara d’appalto . L’appalto è unico e non scorporabile, lo scorporo potrebbe essere fatto solo per l’affidamento a cooperative secondo la legge 381/91. Occorre evitare ricorsi, che sono frequentissimi in questo genere di appalti. Il capitolato è stato fatto con l’idea della filiera corta. L’unica possibilità per una gestione sperimentale da parte dei genitori potrebbe essere la mensa di Baudenasca, per la sua piccola dimensione. In ogni caso superiore ai 20 mila euro sopra citati. Il comune dovrebbe aggiornare la soglia, come possibile, ai 40mila euro.
Interviene il consigliere Canal, prende atto adesso della pubblicazione della gara d’appalto, dispiaciuto di non essere stato informato prima. Questo elimina la possibilità micro sperimentazioni. Pone un interrogativo sulla buona gestione delle mense al comune di Pinerole. Non è stato riportato in commissione consiliare il lavoro sull’appalto. La commissione consiliare è stata bypassata. Quale ruolo della commissione mensa? Perché non sono stati avvisati i consiglieri?
L’assessore Clement specifica che è un anno e mezzo che si lavora sul capitolato. La scelta è stata fatta per il mantenimento dei centri di cottura. Se non vi sarà una forte impegno da parte di genitori ed amministrazione, la direzione è quella di portare il veicolato in tutte le mense, per affrontare il problema della scarsità delle risorse.
Novella Donati rappresentante commisione mensa, afferma che la commissione ha cercato di collaborare ma non nei tempi corretti per affrontare i problemi delle mense.
Stefano Giani, come portavoce del Comitato Mensa afferma che le criticità sono pezzi, ma manca il discorso generale. Manca una visione. Esiste un problema d’indirizzo politico. Il Comitato propone un modello di gestione etica delle mense e del territorio. Bisogno di avere una visione globale e la richiesta di aprirsi per affrontare questi problemi. Esprime tristezza per come la politica sia disarmata davanti ai tecnici. Anche se per tre anni non vi saranno opportunità il comitato andrà avanti con le sue proposte e la sua attività.
Clement. Alza la voce. E si giustifica che fa di tutto, per soddisfare le richieste che pervengono all’assessorato per la gestione delle mense.
Ancora alcune considerazioni del dott.Crepaldi sulla possibilità che una volta affidato l’appalto, nel caso vi siano pensionamenti del personale si possano creare le opportunità per una sperimentazione di gestione delle mense da parte dei genitori.
Successivamente l’assemblea viene chiusa.