lunedì 17 settembre 2012

INIZIATIVE: DISOBBEDIENZA CIVILE PER PROTEGGERE I SEMI TRADIZIONALI SCAMBIO DI SEMI E ABBRACCI


Con sentenza del 12 luglio, la Corte di Giustizia della UE ha confermato il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo. Fin dal 1998 è in vigore una direttiva della Comunità europea che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (le note multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato così, di colpo, un delitto. Con questa sentenza sono messe fuorilegge anche le associazioni di volontari impegnati nel recupero delle varietà antiche e tradizionali ­ ne esistono di benemerite anche in Italia ­ che commettono appunto questo crimine: preservano e distribuiscono a chi le chiede sementi fuori del catalogo ufficiale.

È per questo che vi invito a svolgere un ruolo di primo piano nella lotta per la libertà dei semi tradizionali dal 2 ottobre (Anniversario della nascita di Gandhi) al 16 ottobre 2012 (Giornata mondiale). Nello spirito del satyagraha di Gandhi, abbiamo intenzione di mettere a fuoco in particolare il 2 ottobre (anniversario della nascita di Gandhi) come una richiesta di disobbedienza civile contro le leggi ingiuste sulla libertà di commerciare i semi tradizionali (Vandana Shiva). 
CERCHIAMO DI ORGANIZZARCI PER CITTA'. COLLABORATE TUTTI PER IL BENE DELLA NOSTRA TERRA E DELL'UMANITA'

DICHIARAZIONE PER LA LIBERTA' DEI SEMI
1. Il seme è la sorgente della vita, rappresenta la necessità della vita di esprimere se stessa, di rinnovarsi, di moltiplicarsi e di evolversi all'infinito liberamente
2. Il seme è la personificazione della biodiversità culturale. Contiene milioni di anni di evoluzione biologica e culturale e il potenziale di un futuro millenario.
3. La libertà dei semi è un diritto originario di tutte le forme di vita ed è la base della protezione della biodiversità.
4. La libertà dei semi è un diritto millenario di ogni agricoltore e produttore di cibo. Il diritto degli agricoltori di conservare, scambiare, migliorare, riprodurre e vendere I semi è il cuore della Libertà dei Semi. Quando questa libertà è rubata, gli agricoltori rimangono intrappolati nell'indebitamento e in casi estremi si suicidano.
5. La libertà dei Semi è la base della Libertà Alimentare, visto che i semi sono il primo anello della catena alimentare.
6. La libertà dei semi è minacciata dai brevetti, che creano monopoli sui semi e rendono illegale la conservazione e lo scambio dei semi.
I brevetti sui semi sono eticamente ed ecologicamente ingiustificati perché i brevetti sono diritti esclusivi concessi per un'invenzione. Un seme non è un'invenzione. La vita non è un'invenzione.
7. La libertà dei semi delle diverse culture è minacciata dalla Biopirateria e dai brevetti sulle conoscenze indigene e sulla loro biodiversità.
8. La libertà dei semi è minacciata dai semi OGM, che stanno contaminando le nostre fattorie, chiudendo così ogni opzione di scelta per cibi OGM free per tutti. La libertà dei semi per i contadini è minacciata quando, dopo le contaminazioni, le multinazionali li citano in giudizio per “aver rubato le loro proprietà”.
9. La libertà dei semi è minacciata dalla loro deliberata trasformazione da una risorsa rinnovabile autogenerativa ad una merce brevettata non rinnovabile. Il caso più estremo di seme non rinnovabile è la “Tecnologia Terminator” sviluppata con lo scopo di creare un seme sterile.
10. Noi ci impegniamo a difendere le libertà dei semi come libertà delle diverse specie di evolvere; come libertà delle comunità umane di rivendicare i semi come” beni comuni”.

A tal fine,
-Noi salveremo i semi, creeremo banche dei semi comunitarie e centri di documentazione sui semi,
-Non riconosceremo alcuna legge che illegittimamente rende I semi proprietà privata delle multinazionali.
-Noi fermeremo la brevettazione dei semi.
Collettivamente, dobbiamo bloccare le brevettazione dei semi. Aderisci al Movimento Globale per la Libertà dei Semi, per fermarne il furto da parte delle multinazionali e con questo dunque, il furto della nostra libertà e del nostro futuro.




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