venerdì 10 ottobre 2014

CHI CI FA PAGARE DUE VOLTE LA STESSA ACQUA?



Le ultime bollette dell’acqua sono aumentate, una nuova voce è entrata in tariffa,
il “ conguaglio ante 2012”
SMAT spa dice che è obbligata a farlo da una delibera dell’ATO3

Chi è l’ ATO3 ?
L’Autorità  d’Ambito 3 Torinese  -ATO3 – è  costituita dai 306 Comuni della Provincia di Torino, che delegano 20 loro Sindaci nella Conferenza degli Enti Locali con compiti di governo e controllo del Servizio Idrico Integrato,  la cui gestione è stata affidata a SMAT spa nel maggio 2004 per la durata di anni 20.

Nei mesi scorsi SMAT spa ha chiesto all’ATO3 l’autorizzazione di adeguare la tariffa applicata per gli anni dal 2008 al 2011 in quanto essa non teneva conto della diminuzione dei consumi  e dell’aumento degli investimenti sui quali la tariffa stessa veniva calcolata. Il conguaglio ottenuto da  SMAT spa “pesa” sulla bolletta di circa il 20%, in totale altri € 46 milioni sottratti alle tasche degli utenti, addebitati in tre rate annuali a partire dalle bollette del 2014.

Una cifra analoga (€ 49 milioni) è uscita dalle casse di SMAT spa, negli  stessi anni dal 2008 al 2011, sotto forma di dividendi  che, come ogni Società per Azioni, distribuisce ai soci, nello specifico ai Comuni Soci .

I RESPONSABILI SONO I NOSTRI SINDACI
e i loro delegati nella Conferenza ATO3
che da un lato si prendono i dividendi e dall’altro ce li fanno ri-pagare con l’espediente del conguaglio. Il più ingordo è il Comune di Torino che da solo si prende il 64% degli utili SMAT spa. Poche e isolate le voci dei Sindaci fuori dal coro

In precedenza, la stessa Conferenza dell’ATO3 aveva deliberato diversi aumenti della tariffa dell’acqua che negli ultimi due anni hanno raggiunto il + 16%.

In questo modo SMAT spa può chiudere il bilancio 2013 con un utile di 42 milioni, dopo aver accantonato 25 milioni per rischi di morosità relativi  al conguaglio stesso!

L’utile 2013 è stato destinato per l’80% a riserva e il 20 % pari a circa € 8 milioni distribuito ai Comuni direttamente per cassa e indirettamente escogitando la riduzione del 50% delle bollette dell’acqua dei Comuni stessi, e qualche briciola di riduzione per le famiglie meno abbienti, quando l’ammontare degli utili sarebbe più che sufficiente per una consistente riduzione della bolletta.

Ma questo non passa nemmeno per la testa ai nostri Sindaci o loro delegati nell’ATO3– salvo rare e isolate eccezioni - che nella gestione dell’acqua si comportano come qualsiasi speculatore privato che considera l’acqua una merce  come tante, e non un bene comune da gestire senza scopo di lucro.

Ecco perché l’attuale natura giuridica di Società per Azioni di diritto privato di SMAT spa deve essere trasformata  in Azienda speciale consortile di diritto pubblico per poter dar voce e potere alla gestione partecipativa degli utenti e dei lavoratori, in applicazione dell’esito referendario in cui si è espressa la volontà di oltre 26 milioni di italiani.

Il Comitato Acqua Pubblica Torino svilupperà ogni possibile iniziativa di contrasto al comportamento di SMAT spa e ATO3 e invita i cittadini-utenti a chiedere conto ai loro Sindaci del perché lo hanno accettato o subìto!

Torino. 9 ottobre 2014

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