Le ultime bollette dell’acqua sono aumentate, una
nuova voce è entrata in tariffa,
il “
conguaglio ante 2012”
SMAT spa dice che è obbligata a farlo da una delibera dell’ATO3
Chi è l’ ATO3 ?
L’Autorità d’Ambito 3 Torinese -ATO3 – è
costituita dai 306 Comuni della Provincia di Torino, che delegano 20
loro Sindaci nella Conferenza degli
Enti Locali con compiti di governo e
controllo del Servizio Idrico Integrato,
la cui gestione è stata affidata a SMAT
spa nel maggio 2004 per la durata di anni 20.
Nei
mesi scorsi SMAT spa ha chiesto all’ATO3 l’autorizzazione di adeguare la
tariffa applicata per gli anni dal 2008 al 2011 in quanto essa non teneva conto
della diminuzione dei consumi e
dell’aumento degli investimenti sui quali la tariffa stessa veniva calcolata.
Il conguaglio ottenuto da SMAT
spa “pesa” sulla bolletta di circa il 20%, in totale altri € 46 milioni sottratti alle tasche
degli utenti, addebitati in tre rate
annuali a partire dalle bollette del 2014.
Una
cifra analoga (€ 49 milioni) è
uscita dalle casse di SMAT spa, negli stessi anni dal 2008 al 2011, sotto forma di
dividendi che, come ogni Società per
Azioni, distribuisce ai soci, nello specifico ai Comuni Soci .
I
RESPONSABILI SONO I NOSTRI SINDACI
e i loro
delegati nella Conferenza ATO3
che da un lato si prendono i dividendi e
dall’altro ce li fanno ri-pagare con l’espediente del conguaglio. Il più ingordo è il Comune
di Torino che da solo si prende il 64%
degli utili SMAT spa. Poche e
isolate le voci dei Sindaci fuori dal coro
In precedenza, la stessa Conferenza dell’ATO3
aveva deliberato diversi aumenti della tariffa dell’acqua che negli ultimi due
anni hanno raggiunto il + 16%.
In questo modo SMAT spa può chiudere il bilancio 2013 con un utile di 42 milioni,
dopo aver accantonato 25 milioni per rischi di morosità relativi al conguaglio
stesso!
L’utile 2013
è
stato destinato per l’80% a riserva e il 20
% pari a circa € 8 milioni distribuito ai Comuni direttamente per cassa e
indirettamente escogitando la riduzione del 50% delle bollette dell’acqua dei
Comuni stessi, e qualche briciola di riduzione per le famiglie meno abbienti,
quando l’ammontare degli utili sarebbe
più che sufficiente per una consistente riduzione della bolletta.
Ma questo non passa nemmeno per la testa ai nostri
Sindaci o loro delegati nell’ATO3– salvo rare e isolate eccezioni - che nella
gestione dell’acqua si comportano come qualsiasi speculatore privato che
considera l’acqua una merce come tante, e
non un bene comune da gestire senza scopo di lucro.
Ecco perché l’attuale natura giuridica di Società
per Azioni di diritto privato di SMAT
spa deve essere trasformata in
Azienda speciale consortile di diritto pubblico per poter dar voce e potere
alla gestione partecipativa degli utenti e dei lavoratori, in applicazione
dell’esito referendario in cui si è espressa la volontà di oltre 26 milioni di
italiani.
Il Comitato Acqua Pubblica Torino svilupperà ogni
possibile iniziativa di contrasto al comportamento di SMAT spa e ATO3 e invita
i cittadini-utenti a chiedere conto ai loro Sindaci del perché lo hanno
accettato o subìto!
Torino. 9 ottobre 2014
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