Il 25 marzo scorso il Consiglio Comunale di Pinerolo ha
approvato le “Linee programmatiche per la pianificazione urbanistica”,
documento la cui bozza era stata presentata alla Cittadinanza nel dicembre
2013. Anche le Associazioni e i gruppi che partecipano al Forum
pinerolese per l’Urbanistica e il
Paesaggio avevano fatto
pervenire proprie osservazioni a quel documento. Fra le Osservazioni
presentate, ci pare essere stata realmente accolta solo quella riguardante il Piano Particolareggiato della collina:
come richiesto dalle Associazioni, nel documento è stato esplicitato il
mantenimento dei vincoli più gravosi in caso di contrasto tra gli strumenti
comunali e quelli provinciali.
Le altre osservazioni
da noi presentate sono state ignorate nella sostanza. In particolare:
· Non è stata quantificata, al di là
delle dichiarazioni di principio, la quota di riduzione della capacità edificatoria rispetto al piano regolatore
vigente e la conseguente riduzione del consumo di suolo. Inoltre non è stata
esclusa l’individuazione di nuove aree residenziali.
· In relazione alle cosiddette “valorizzazioni immobiliari”, le
Associazioni chiedevano fossero definiti criteri oggettivi che provassero
l’esistenza di reali condizioni di “interesse
pubblico” nel momento in cui si adottassero
varianti urbanistiche puntuali e “permessi di costruire in deroga alle attuali
destinazioni d’uso del PRG. Inoltre, si chiedeva di favorire il ricorso allo
strumento della “variante” anziché i “permessi di costruire in deroga” previsti
dalla LR106/2011.
· Nella delibera approvata viene
ribadita la necessità di reperire una nuova
area industriale. Al contrario, le Associazioni chiedevano di verificare la
possibilità di riportare in città alcune delle attività di tipo terziario (
uffici, servizi) che – impropriamente!- sono state insediate nell’area
industriale della Porporata. Si chiedeva inoltre di evitare ulteriore consumo
di suolo agevolando l’insediamento di piccole/medie industrie nelle aree
produttive dismesse, già presenti sul territorio. La previsione di una nuova
area industriale ci pare ingiustificata e da doversi considerare solo in
conseguenza di specifici e reali progetti, o proposte industriali, che possano
assicurare un cospicuo e sostenibile sviluppo occupazionale.
· Nella delibera approvata nulla di
concreto anche sul tema della mobilità
sostenibile. Le Associazioni chiedevano l’adozione delle soluzione già
prospettate nel lavoro condotto dagli uffici comunali con l’ Associazione
Salvaciclisti: un progetto che stimolava
soluzioni nuove nel campo dell’ accessibilità e dell’attraversamento dello
spazio cittadino.
· Le Associazioni richiedevano una
maggior attenzione al verde cittadino,
con la realizzazione di una “fascia verde” attorno al centro abitato a
salvaguardia delle residue zone agricole, per riportare in luce le cascine
storiche, per valorizzare e salvaguardare i cosiddetti “coni visivi” e il
paesaggio della città.
· Nel capitolo “obiettivi”, la delibera
approvata introduce il tema del cosiddetto “miglioramento della qualità degli ingressi in città “. Le
Associazioni paventano il timore che sotto quelle parole si celi piuttosto
l’alibi per individuare, ri-definire, nuove e grandi aree a destinazione
commerciale.
A seguito di quanto esposto, pensiamo che le linee
programmatiche approvate dal Consiglio Comunale risultino generiche e poco
incisive. Ancora una volta manca l’idea, la visione, della Pinerolo “a venire”.
Inoltre, se da un lato abbiamo inizialmente apprezzato la dichiarazione dell’Amministrazione di voler adottare il metodo
del confronto nell’affrontare un tema fondamentale quale è tratteggiare la
Città “ a venire”, le azioni sinora condotte appaiono ben lontane dalla
cosiddetta “urbanistica partecipata”
, pratica a nostro parere fondamentale per indirizzare
eticamente le “pre-visioni” e il carattere della città futura. Alla necessità di prevedere la
partecipazione concreta delle comunità al momento progettuale e decisionale
fanno oramai riferimento i migliori e più moderni strumenti di gestione dei
territori: partire dall’analisi delle
situazioni esistent; individuare obbiettivi rispettosi della vocazione dei
territori, obbiettivi condivisi
dalla comunità e “sostenibili”, sia dal punto di punto di vista economico
che ecologico.
Questi alcuni dei “fondamenti” necessari iniziare il processo
della revisione - anche “culturale”-
dell’attuale Piano Regolatore: un Piano ipertrofico, non rispondente alla
realtà attuale, frutto di una idea
meramente speculativa del bene comune “Territorio-Paesaggio”. Pinerolo ha bisogno di un progetto che ne
difenda e ne rivitalizzi la sua Bellezza.
Le Associazioni del Forum Pinerolese Salviamo il
Paesaggio difendiamo i Territori
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